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Bucce d’arancia e scarti vegetali per riciclare le batterie: il progetto AraBat

Una startup innovativa la cui sede è in Puglia è riuscita a rivoluzionare del tutto il riciclaggio delle classiche batterie al litio, utilizzando un processo sostenibile in cui si sfruttano anche gli scarti vegetali e le bucce d’arancia. Questa è l’iniziativa realizzata da AraBat, un modo perfetto per spingere verso un utilizzo responsabile di ogni risorsa naturale.

Scarti vegetale- Oipamagazine.it

Questa è un’idea davvero molto interessante se si pensa all’effetto che le batterie al litio hanno sull’ambiente in quanto creano un inquinamento notevole. Per risolvere questa situazione, la startup AraBat ha pensato di unire gli scarti della natura e dar vita ad un qualcosa di innovativo.

L’idea di AraBat

AraBat è una startup innovativa nata in Puglia e il cui scopo è quello di riciclare tutte quelle batterie al litio che provengono da dispositivi elettronici, computer portatili, smartphone e automobili.

Andando a sfruttare il concetto di “idrometallurgia verde”, la startup riesce a recuperare un gran numero di metalli preziosi i quali vengono poi venduti ancora una volta, all’interno di diversi settori industriali.

Il processo di AraBat punta sull’utilizzo di parti vegetali e bucce d’arancia, andando ad offrire un metodo del tutto ecologico per riciclare le batterie.

Nel nostro Stato non esistono ancora delle aziende da cui specializzazione è nel riciclare le batterie, differentemente da ciò che invece accade in altri paesi della Cina oppure dell’Unione Europea.

Tale mancanza potrebbe essere spiegata da numerosi fattori anche se sembra che questa situazione stia piano piano cambiando, raggiungendo così una consapevolezza maggiore su quanto sia necessario riuscire a trovare un secondo di utilizzo anche per le batterie esauste.

L’impatto ambientale nel processo di riciclaggio delle batterie

I classici metodi per riciclare le batterie possono causare un significativo impatto ambientale, soprattutto se si fa riferimento alle emissioni nocive che vengono generate.

Nonostante ciò, AraBat sfrutta un metodo differente, andando ad avvalersi dell’idrometologia convenzionale.

Tale tecnologia vede l’utilizzo di acido citrico reso ancora più forte dalla presenza di scarti vegetali e agrumati, utilizzati quindi per recuperare tutti i metalli preziosi che si trovano all’interno delle batterie esauste, un procedimento che può dirsi sicuro e sostenibile.

Batterie al litio- Oipamagazine.it

Tale processo riesce a diminuire di molto l’impatto ambientale andando così ad offrire una scelta responsabile per riciclare le batterie.

Il modello di business di AraBat

La startup AraBat ha dato vita ad un modello di business al cui interno troviamo anche la vendita diretta dei vari metalli preziosi che si recuperano nel corso del processo di riciclaggio.

Ma non è soltanto questo l’obiettivo che si pone la startup pugliese in quanto è loro intenzione condividere, con altre aziende, la propria tecnologia, un qualcosa che vogliono fare con coloro che hanno intenzione di realizzare degli impianti simili nel mondo intero.

Tale strategia dà la possibilità di dar vita ad una rete internazionale di recupero e di raccolta di batterie esauste, andando così a contribuire alla divulgazione di pratiche sostenibili.

Attraverso l’interesse in Paesi differenti, lo scopo di AraBat è quello di espandersi a livello globale e di trasformarsi così in un vero e proprio punto di riferimento all’interno del mondo del riciclaggio delle batterie.

L’utilità che si nasconde dietro il riciclo di batteria

La soluzione sostenibile ed innovativa di AraBat, la quale si basa sull’utilizzare scarti vegetali e bucce d’arancia, dà la possibilità di avere un approccio ecologico per recuperare i metalli preziosi che si trovano all’interno delle varie batterie.

Il riciclo di questi oggetti risulta essere di fondamentale importanza per numerose ragioni.

Basti pensare soltanto al fatto che, all’interno delle batterie, troviamo numerosi metalli preziosi tra cui nichel, cobalto e litio, degli elementi che possono essere recuperati e quindi riutilizzati piuttosto che procedere all’estrazione da fonti nuove.

Tutto ciò fa sì che si possano preservare le risorse naturali che la terra offre. Inoltre, andare a riciclare le batterie, fa sì che si diminuisca l’impatto ambientale che deriva dalla produzione di batterie nuove oltre che da uno smaltimento improprio delle batterie vecchie.

Vecchia batteria al litio- Oipamagazine.it

Inoltre, all’interno delle batterie esauste troviamo delle sostanze tossiche e chimiche, le quali possono addirittura contaminare il terreno oltre che l’acqua, un qualcosa che accade se queste non vengono trattate nella maniera giusta.

Infine, attraverso il riciclaggio di batterie si riesce anche a diminuire le emissioni di gas serra, delle emissioni legate alla realizzazione di nuove batterie andando così a promuovere uno sviluppo sostenibile in cui le emissioni di carbonio sono molto più basse.