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Videosorveglianza: dove si possono mettere le telecamere per non violare la privacy

In molti sono coloro che non vedono l’ora che arrivi l’estate proprio per rilassarsi un po’ lontano da casa. Un evento durante il quale i malviventi approfittano per intrufolarsi in casa e fare i propri comodi.

Telecamera di videosorveglianza- Oipamagazine.it

Ed è per tutte le ragioni che molti prendono in considerazione il fatto di installare delle telecamere per la videosorveglianza. Ma in che modo farlo senza violare la privacy?

Dov’è possibile inserire telecamera all’interno di un condominio

Nel momento in cui si prende la decisione di installare una telecamera di videosorveglianza, è bene sapere che è necessario rispettare delle norme precise.

Infatti la legge stabilisce in maniera chiara in quali luoghi è possibile installare le telecamere e in quali casi questo è permesso.

Come prima cosa, bisogna sapere che questa decisione deve essere approvata durante un’assemblea di condomini e ottenere almeno la maggioranza dei voti.

Dopo che sono state collocate le telecamere, si dovrà sempre segnalare la loro presenza con un cartello “area videosorvegliata”.

È importante che vengano inquadrate soltanto le zone comuni dell’edificio, evitando quelle di proprietà.

In poche parole, non è possibile installare una telecamera che va a riprendere, anche in modo parziale, l’ingresso di un appartamento del vicino.

Se nella maggior parte dei casi i condomini non sono favorevoli all’installazione, si può procedere in maniera diversa, facendo sì che si vada ad inquadrare soltanto la proprietà esclusiva di un soggetto evitando le parti comuni dell’edificio.

Quindi è possibile solo inquadrare la porta d’ingresso dell’appartamento in questione oppure il balcone, ma senza andare oltre.

In casi del genere, non c’è bisogno di avere nessun tipo di autorizzazione nella parte dei condomini né da parte della questura.

Inoltre, se si va a montare una telecamera finta con l’obiettivo di scoraggiare un intruso, non si deve nemmeno andare a rispettare le regole appena elencate.

Infatti è possibile installare tali telecamere senza ottenere nessun tipo di autorizzazione.

Installare le telecamere in casa propria, è possibile?

Nel caso in cui si vive in una casa indipendente o in una villetta, è possibile procedere tranquillamente all’installazione delle telecamere all’interno di un giardino privato senza essere costretti a chiedere un’autorizzazione alla polizia o ai vicini.

È possibile anche orientarle facendo sì che si possa riprendere anche il cancelletto di ingresso insieme a quello del cortile.

Telecamera installata- Oipamagazie.it

In tali casi si può anche inquadrare una zona del marciapiede che si trova vicino all’ingresso.

E’ molto importante però tenere a mente che, nel momento in cui la telecamera è posta all’esterno di una proprietà, è necessario sempre aggiungere il cartello di avviso.

Per evitare che si violino le regole che tutelano la privacy, è molto importante anche evitare che vengano ripresi i visi di persone che si trovano a camminare sulla strada pubblica ma riprendere soltanto coloro che si accostano al citofono oppure che attraversano il cancello.

Per la medesima regione, non è possibile nemmeno riprendere le targhe delle auto che stanno circolando sulla strada.

Inoltre è molto importante aggiungere anche che, attraverso l’uso delle telecamere, non si può in nessun modo tenere sotto controllo la domestica impiegata all’interno della nostra abitazione a patto che prima non si si è ottenuta un’autorizzazione dall’ispettorato del lavoro.

E’ fondamentale che la lavoratrice venga informata di tale situazione. Nel caso in cui invece si sospetta che la badante rubi in casa o che la baby-sitter non faccia bene il suo lavoro, è possibile anche installare delle telecamere nascoste senza essere costretti a chiedere nessun autorizzazione.

E’ vietato però registrare ciò che fa un coniuge o un convivente in casa nel momento in cui si è fuori per lavoro.

Si tratta di un controllo che non è permesso in nessun modo e, chi sceglie lo stesso di farlo, puoi rischiare addirittura di andare in carcere.

L’importanza dei cartelli di avviso “aria videosorvegliata”

Quindi, abbiamo capito fino ad ora che, nel momento in cui si installano delle camere, è molto importante aggiungere anche dei cartelli in cui chiunque può essere avvisato della presenza dell’impianto di videosorveglianza.

Si tratta di un adempimento che deve essere fatto anche dai privati nei momenti in cui vanno ad installare delle telecamere all’interno di zone perimetrali della propria abitazione, una scelta fatta per ottenere sotto controllo degli eventuali accessi che però non sono stati in nessun modo autorizzati.

In casi del genere, è molto importante che i cartelli vengano aggiunti nei pressi della zona inquadrata dalle telecamere.

Questi devono segnalare sia la presenza dell’impianto che il nome di colui che ha provveduto al montaggio e per quale motivo sono stati installati.

Ovviamente si tratta di cartelli che devono essere messi in una zona abbastanza visibile.

Nei cartelli in questione, devono essere sempre presenti degli elementi in particolare, tra cui una telecamera raffigurata su uno sfondo giallo e sotto la quale indicare:

  • il nome di chi si occupa di eseguire la registrazione;
  • per quanto tempo la registrazione viene conservata;
  • il motivo della registrazione;
  • se i dati raccolti sono trasmessi o meno ad un’agenzia di videosorveglianza;
  • quali sono i diritti di coloro che vengono ripresi.

Per essere certi che il cartello sia leggibile, deve avere una dimensione di 20 x 30 cm.

Nel caso in cui questo cartello manchi, il rischio che si corre è quello di ottenere una sanzione che parte da un minimo di 2.500 euro fino ad un massimo di 36.000 euro.

Le sanzioni che si incorrono nel momento in cui si installano le telecamere in luoghi proibiti

Dopo aver capito in quali luoghi è possibile mettere delle camere, analizziamo le sanzioni che prevede la legge nel momento in cui tali regole vengono violate.

Telecamera in casa- Oipamagazine.it

Partiamo con l’affermare che, tramite un impianto di videosorveglianza si vanno a procurare delle immagini di terzi senza nessun diritto.

Ed è per questo motivo che il rischio che si corre è quello di essere arrestati.

Si rischia anche la galera nel momento in cui si vanno a diffondere le immagini raccolte sia tramite social che tramite un giornale.

Si fa riferimento ad un reato di interferenze illecite sulla vita privata.

Attraverso tale reato, lo Stato ha intenzione di proteggere la privacy di coloro che si trovano all’interno della propria casa.

In questi casi, è prevista una pena che va dai 6 mesi fino a 4 anni di carcere.