Quando decidiamo di andare in affitto con il padrone di casa o il locatario si stipula un contratto, ma sapete che c’è un tempo per comunicare la disdetta di affitto?
Se vi state chiedendo se costa meno comprare casa o andare in affitto, in questi ultimi anni, una risposta ben precisa non c’è. Sempre più persone comunque prediligono l’affitto, ma non tutti sanno che vi sono delle clausole precise nel contratto. Una di queste riguarda la disdetta dell’affitto. Sapete che c’è un tempo da rispettare?
Affitto di casa, cosa fare se si vuole dare la disdetta
Partiamo subito con il dire che quando si decide di andare in affitto, si stipula un contratto con il proprietario di casa o locatario in cui elencherà tutta una serie di clausole sul documento. Chiaramente prima di procedere con il tutto è necessario che tutti siano d’accordo. Una volta che questo avviene andrà firmato da entrambe le parti.
In una di queste postille troveremo sicuramente quella che riguarda la disdetta del contratto di affitto in cui viene espresso chiaramente il tempo in cui darla. Spieghiamo meglio. Il recesso deve essere comunicato con un periodo di preavviso che varia a seconda della volontà del padrone di casa e a seconda del tipo di contratto, ma solitamente è di 6 mesi.
Questo però, non significa che non si possa andare via prima. Una precisazione va fatta però. Anche se il contratto ha una lunga durata, questo non significa che la disdetta possa essere fatta nell’immediato o in altre parole con effetto istantaneo. Questa regola vale sia per l’inquilino, ma anche per il locatore.
La disdetta dovrà attendere la fine del contratto o con il preavviso necessario. Non importa quale sia la motivazione della disdetta, ma il termine di preavviso dovrà essere rispettato. Tuttavia, ci sono delle motivazioni che consentono di recedere il contratto prima della scadenza, ma i motivi devono essere gravi.
Motivi per il recesso del contratto di affitto e quanto tempo dare di preavviso
Come abbiamo detto poco sopra, è possibile recedere un contratto prima della data di scadenza dello stesso, ma alla base ci devono essere dei motivi ben precisi. Ad esempio per motivazioni imprevedibili avvenuti al momento della sottoscrizione del documento. Ci riferiamo anche a motivi indipendenti dalla propria volontà, ovviamente riferita al conduttore e infine per motivi oggettivamente impeditivi.
Per quanto riguarda il periodo di disdetta, questo dipende dal tipo di contratto. Se parliamo di un preavviso che riguarda una locazione ad uso abitativo (quelli che comunemente chiamiamo i 4+4 o i 3+2) si parla di un preavviso di 6 mesi che dovrà essere comunicato con una raccomandata a/r.
Per quanto concerne una locazione destinata agli studenti universitari sarà sufficiente un periodo di preavviso che varia da 1 a 3 mesi. In questi casi, solitamente, il contratto ha una durata che varia dai 6 mesi a 3 anni. Ci sono poi le locazioni ad uso commerciale che prevedono un preavviso di 12 mesi.
Infine, per tutte quelle locazioni adibite a attività alberghiere o teatrali il preavviso è di 18 mesi. Ma cosa accade se non si da il giusto preavviso?
Giusto preavviso non dato, ecco cosa accade
Come accennato poco sopra, dietro ad una locazione in affitto vi è un contratto in cui sono stipulate tutte le condizioni che sia il proprietario che l’inquilino si impegna a rispettare. Dal momento in cui si firma il documento entrambe le parti sono “impegnate”. Anche la disdetta di tale contratto è un impegno da rispettare.
La Cassazione è molto chiara nei confronti dell’inquilino che non rispetta il periodo di preavviso. Il conduttore infatti potrà chiedere il risarcimento danni. La comunicazione della disdetta dovrà avvenire entro il termine della scadenza del contratto e dovrà essere recapitata al domicilio del conduttore.
Attenzione, non si prende in considerazione la data di spedizione, ma quando il postino consegna effettivamente la raccomandata. Ovviamente, se la disdetta cade proprio durante un giorno festivo, il tutto è prorogato al primo giorno non festivo. Una volta ricevuta la comunicazione il locatore dovrà rispondere alla stessa entro 60 giorno e potrà:
- non accettare la domanda di disdetta proponendo così un rinnovo del contratto con nuove condizioni o con le stesse precedenti;
- accettare la domanda di disdetta:
- non rispondere e in questo caso il contratto scadrà la data prevista sul contratto.