Il consumo energetico in una casa è una cosa che fa passare le notti in bianco a molti utenti, ma sapete quanto consuma una casa di notte? Scopriamolo insieme.
Lo sapevate che anche di notte in una casa in cui tutto è spento e tutti dormono vi è un consumo di energia niente male? In pochi ci credono, ma è davvero così e non si parla di cifre irrisorie, ma di numeri abbastanza elevati.
Al giorno d’oggi non facciamo nemmeno più caso di quanti elettrodomestici abbiamo nella nostra abitazione. Siamo abituati alla comodità, ad avere tutto pronto e subito e talvolta non ci rendiamo conto di quanto effettivamente abbiamo.
Per il caffè non si usa più la vecchia e tradizionale caffettiera ma la macchinetta del caffè, per scaldare non si usa più il pentolino della nonna sul fuoco ma il microonde, per asciugare i panni non si aspettano più le belle giornate ma è indispensabile l’asciugatrice e per fare un semplice toast non utilizziamo più la padella sul fuoco ma abbiamo il tostapane.
Tutti questi sono elettrodomestici, anzi solo una piccola parte di tutti quelli che troviamo in casa, e che anche se non si utilizzano consumano comunque energia. Vi starete chiedendo come sia possibile, ma tutte le comodità si pagano anche di notte. Si ha sempre la concezione che nelle ore notturne non si utilizza nulla di tutto questo in casa e di conseguenza non consumano. Falso!
Ovviamente non parliamo di un consumo eccessivo se si considera la singola notte, ma alla lunga questi assorbimenti di corrente pesano sulla bolletta e sommando con tutto il resto si fa in fretta a fare cifra. A questo punto sorge una domanda spontanea: ma quanto può incidere questo dispendio di energia durante la notte?
Se ci fermiamo un momento a pensare a quanti elettrodomestici, piccoli o grandi che siano, utilizziamo durante la giornata probabilmente ci stupiremo da soli. Oramai in ogni casa sono presenti moltissimi dispositivi elettronici che molto spesso viaggiano in contemporanea.
Basti pensare infatti che mentre la mamma utilizza la lavatrice, il figlio ascolta la musica giocando con i videogiochi e il padre lavora sul computer. Questo è solo un piccolo esempio di un piccolo momento di una giornata, ma consideriamo tutto il giorno e anche con altri membri familiari, forse non ci ricorderemo nemmeno quante cose accendiamo e usiamo.
Ovviamente tutto questo incide sulla bolletta e anche non di poco, ma considerate tutte le attività è anche normale. Ciò a cui non pensiamo mai è il consumo di notte e ciò potrebbe stupire dal momento in cui teniamo tutto spento. Ma non è proprio così. Nelle ore notturne non si può parlare di reale consumo di energia, ma di dispendio energetico.
Infatti, basterà anche un solo apparecchio elettronico che rimane in standby per consentire al contatore dell’Enel di girare anche se chiaramente molto più lentamente rispetto ad un’accensione completa. Quindi alla domanda se una casa di notte consuma 0, la risposta è assolutamente no.
Facciamo un esempio per semplificare il concetto. Quasi ogni sera ognuno di noi spegne il telefono e lo mette sotto carica. Il caricabatterie lavorerà fino a che il livello non sia al massimo, ma una volta raggiunto il telefono e la carica finiranno in stanby fino al giorno dopo che lo staccheremo dalla presa. Questo porterà ad un consumo, seppur minimo, di energia elettrica.
Premettiamo subito che una famiglia più numerosa avrà un consumo decisamente più alto rispetto ad un nucleo familiare meno numeroso. Ma questo non significa che non vi sia un consumo notturno. Parlando in termini numerici parliamo di un’incidenza del 40% in più sulla bolletta e questo si traduce in circa 250 kWh al mese o in anno corrisponde a 3000 kWh. Al consumo giornaliero quindi si aggiungeranno circa 650 euro in più all’anno di consumo notturno.
Per concludere, esiste un metodo facile e infallibile per eliminare questi consumi, seppur minimi, notturni e parliamo delle multi prese o meglio conosciute come ciabatte. Basterà quindi, prima di andare a dormire, spegnere l’interruttore azzerando così la fase di standby di ogni elettrodomestico.