Quali sono le città italiane più care in Italia per chi studia? Quanto sono costretti a pagare gli studenti fuori sede? Ecco le risposte
In Italia, il caro prezzi continua a preoccupare, un qualcosa che danneggia maggiormente gli studenti fuori sede. Ma quali sono le città più costose in Italia per gli studenti?
In Italia, il costo dell’affitto è sempre molto più elevato. Si tratta di un qualcosa che si è registrato nel corso degli ultimi anni e soprattutto negli ultimi mesi, un evento che è verificato a causa dell’aumento del costo della vita e dell’inflazione.
Capito che chi ne paga le conseguenze sono maggiormente gli studenti universitari fuori sede oltre che i lavoratori che non riescono a trovare una casa in affitto proprio perché i canoni di locazione non sono per nulla convenienti.
Infatti, attraverso una ricerca recente si è stati in grado di stilare una lista dei costi dell’affitto delle stanze dedicate agli studenti universitari, scoprendo quindi qual è il mercato immobiliare attuale.
Vediamo insieme che cosa si è analizzato in questa ricerca.
Iniziamo subito con l’analizzare quali sono le città italiane in cui l’affitto ha subito un notevole aumento, spingendo così sia i lavoratori che gli studenti a scegliere una soluzione alternativa.
In cima alla classifica troviamo la città di Milano luogo in cui anche una sola stanza viene a costare 626 euro al mese.
Si fa riferimento ad un costo molto elevato se si prende in considerazione il fatto che è questa una cifra che anche gli studenti fuori sede sono costretti a pagare per una sola stanza e non per un appartamento intero, un qualcosa che interessa tutti quei ragazzi che si spostano per studiare da una regione all’altra.
Ma non è solo Milano ad avere prezzi elevati. Infatti, sulla lista compaiono anche i nomi di città come Bologna, Roma, Firenze, Modena e Bergamo, luoghi dove anche se i costi sono più bassi di Milano, restano alti in ogni caso.
Ecco la classifica delle città più costose prendendo come punto di riferimento una sola stanza all’interno di un’abitazione:
Una lista a cui fanno seguito poi altre città come Trento, Bari, Parma, Napoli e Torino, dei posti in cui il costo medio varia da un minimo di 343 euro al mese fino ad un massimo di 373 euro al mese.
I prezzi che abbiamo visto all’interno di questa classifica si riferiscono a tutte quelle proposte indirizzate agli studenti fuori sede, dei costi eccessivamente alti se si pensa al fatto che questi devono anche pagare tutte le tasse universitarie.
In questi casi, una scelta adatta potrebbe essere quella di andare in paesi limitrofi dove gli affitti hanno un costo più basso ed evitare così il centro città.
In questo modo, utilizzando mezzi pubblici o l’automobile, si potrà comunque raggiungere l’università.
Tra le altre soluzioni, troviamo anche quella di affittare un’abitazione intera da dividere con più studenti universitari, in modo da cercare di risparmiare e condividere le spese, una scelta che però non sempre è così facile come sembra.
Inoltre, si può anche prendere in considerazione l’idea di studiare a distanza.
Lo Stato ha poi anche introdotto un bonus affitto per i giovani che hanno un reddito basso, un’agevolazione a cui è possibile accedere solo se si ottengono dei requisiti specifici.
Il costo degli affitti continua ad essere molto elevato anche per i lavoratori i quali, nel momento in cui vengono impiegati nelle città italiane principale, spesso sono costretti a fare i pendolari e quindi a spostarsi utilizzando i mezzi pubblici o i treni.
Insomma, l’aumento dei prezzi non interessa soltanto l’affitto di una stanza o di una casa ma anche l’acquisto di un’abitazione intera.
Sempre basandosi su un’indagine, si è scoperto che coloro che decidono di sottoscrivere in questo periodo un mutuo, si trovano ad affrontare delle spese molto più elevate.
Prendendo sotto analisi il costo di vendita al metro quadro, sembra che la città che detiene i prezzi più alti per la vendita risulta essere il Trentino Alto Adige, luogo in cui nel mese di giugno del 2023 il costo per un metro quadro era pari a 3.150 euro.
A questa città fanno seguito poi altre regioni come Valle d’Aosta, Toscana e Liguria.
Passiamo poi alla fine della classifica, ossia quei luoghi in cui il costo è molto più basso. Si parla quindi della Calabria in cui si va a spendere 924 euro a metro quadro.
Bisogna comunque tenere in considerazione il fatto che per comprare una casa, molto spesso è necessario aprire un mutuo con una banca.
Ed è su questo elemento che bisogna sottolineare anche quanto siano aumentati recentemente i tassi di interesse sulle rate mensili.
Si tratta di un qualcosa che ha causato un sentimento di sfiducia generale che spinge gli acquirenti a non fare più un passo del genere, evitando quindi di acquistare una casa bensì a preferire l’affitto.