Alcune schede telefoniche antiche hanno un valore immenso per i collezionisti, i quali non vedono l’ora di aggiungere un pezzo simile agli articoli posseduti. Ma di quali schede telefoniche rare si tratta?
In che modo stabilire che una carta Telecom o SIP, oltre che a numerosi altre carte, hanno un valore davvero molto alto? Si tratta di oggetti che gli appassionati scambiano e raccolgono tramite internet oppure all’interno dei mercatini.
Coloro che hanno vissuto durante gli anni ’80 e ’90, di sicuro ricordano ancora le vecchie schede telefoniche della SIP, un sistema prepagato utilizzato sui telefoni pubblici, il quale ha avuto un enorme successo prima che si diffondesse il cellulare insieme alla rete GSM.
Era il 1976 l’anno in cui ha inizio la storia della scheda telefonica prepagata. In base a ciò che spiega l’Archivio storico della Telecom, sappiamo all’epoca questa era una vera e propria novità introdotta a livello mondiale.
Un qualcosa che fu realizzato dal gestore telefonico Sip. Il successo vero e proprio giunse intorno agli anni ’90, nel momento in cui si diffuse la carta orizzontale la quale poteva essere sfruttata più di una volta.
Visto che, a seguito di ogni chiamata, ogni scheda telefonica prepagata veniva comunque rimessa nella tasca del proprietario, questa non fu utilizzata soltanto come mezzo di pagamento per chiamate ma anche come veicolo per messaggi culturali, sociali e pubblicitari.
Ed è così che si trasformò in un vero e proprio oggetto di culto per i vari collezionisti.
Durante gli anni ’80 e ’90, i collezionisti hanno visto le schede telefoniche rare come un vero e proprio terreno di conquista al punto che queste venivano conservate all’interno di raccoglitori.
A partire dal 1994, la Sip però sostituì ogni apparecchio a gettone utilizzando addirittura e scheda magnetica. Tre furono i tagli di schede prodotte, ossia da: 5.000, 10.000 e 15.000 lire.
Queste sono state prodotte in un taglio più piccolo e attualmente alcuni esemplari vengono visti come i veri e propri oggetti dei desideri.
Non era raro infatti che negli anni passati, nei vicoli delle principali città italiane si organizzavano dei mercatini in cui si scambiavano o vendevano delle schede telefoniche sia estere che italiane.
Uno scambio che attualmente viene fatto soprattutto su internet all’interno di Forum di siti specializzati o semplicemente su eBay.
Entrare a far parte del mondo del collezionismo di schede telefoniche prepagate vuol dire capire che sono numerosi i modelli in circolazione.
Troviamo le classiche “pubbliche precursorie“, ossia delle schede divulgate in grande quantità della Telecom e che possono essere acquistati presso tabaccherie, uffici postali o rivenditori.
Queste sono le primissime schede a banda magnetica che sono state posizionate in maniera verticale.
In seguito sono state divulgate poi le schede prepagate in cui è presente una tecnologia orizzontale inizialmente della serie Urmet della “Serie Bianca” e in seguito della serie “Rossa”.
La lista delle precursorie non finisce qui in quanto bisogna aggiungere anche le “serie turistica“, delle schede prepagate che raffiguravano un’immagine, ossia i monumenti del nostro Stato.
Non mancavano poi “le schede telefoniche pubbliche ordinarie” utilizzate per molto tempo e sulle quali era presente sempre la stessa illustrazione.
Erano presenti quindi i tre modelli, ossia: “Fasce Orarie”, “Scopri la carta infinita” e “Compagna di tutti i giorni”.
Inoltre, proprio come è accaduto anche per alcune monete che in seguito sono diventate degli oggetti da collezione, non mancavano delle schede telefoniche prepagate sul cui retro venivano stampati i personaggi famosi oppure manifestazioni o eventi importanti.
Si fa riferimento quindi alle “schede pubbliche commemorative“. Tra queste troviamo quella chi celebrava il G7 a Napoli nel 1994, quella che ricordava la nascita di Telecom Italia e molti altri ancora.
In linea di massima, è possibile affermare che per venire a conoscenza del valore di una scheda telefonica prepagata, è necessario prendere in considerazione degli elementi precisi.
Si tratta di elementi come:
Anche in questo caso, vale la regola che più bassa è la tiratura e più alto è il valore del costo mano a mano che il tempo passa.
Ogni scheda italiana possedeva un angolo tratteggiato il quale doveva essere staccato per il suo utilizzo.
Nel momento in cui si fa riferimento ad esemplari che hanno l’angolo intatto, il loro valore è molto più alto
Un esempio è dato dalla “Fontana maggiore di Perugia” la quale appartiene alla serie turistica di schede Telecom e che possiede degli esemplari in cui l’immagine è differente in base a inquadratura.
Le schede precursorie Sida realizzate tra il 1977 e il 1981, sono molto più rare di quelle che invece sono state create tra il 1986 e il 1988.
Molto ricercate nei collezionisti sono anche le schede Urmet bianche create nel biennio 1985-1986 e le versioni rosse create tra il 1986 e il 1988, le quali sono state create dalla ditta Mantegazza utilizzando un cartone resistente.
Molto difficili da trovare e per questo molto ricercate, sono le schede omaggio create su commissioni dalle varie aziende.
Oggetto del desiderio e anche la “Labirinto” la quale possiede addirittura una scarsa tiratura, insieme alla AIG una scheda che è stata distribuita soltanto a coloro che sono stati ospitati dall’Associazione Italiana Ostelli della Gioventù.
Tra le altre schede rare telefoniche preparate troviamo quelle che mostrano alcuni scorci paesaggistici d’Italia tra cui: la Torre di Pisa, il particolare di Michelangelo, Alberobello, Interni di Palazzo e Mulini a vento.
Non è facile riuscire a stabilire la rarità e il valore di una scheda telefonica rara.
Un ottimo metro di valutazione potrebbe essere ottenuto avvenendosi delle aste online di eBay.
Una cosa però è abbastanza certa: i prezzi più interessanti di sicuro saltano subito all’occhio, visto che ci sono numerosi parametri a cui far riferimento.
Esistono delle schede che vengono vendute per una cifra che si aggira intorno ai €200, altre che spinge i collezionisti a pagare fino a €1000.
In molti casi inoltre, si va ad acquistare anche una collezione intera, un servizio il cui costo varia in base alla quantità di esemplari.
Non mancano poi numerosi mercatini dell’usato in vari punti del Paese in cui spesso gli appassionati scelgono di incontrarsi per vendere, acquistare o scambiare schede telefoniche.
Molto probabilmente, il successo di questo servizio è dato anche dal fatto che, con il passare degli anni, intorno a questo fenomeno si è creata una vera e propria comunità in cui i collezionisti non sono soltanto spinti all’andare alla ricerca di schede telefoniche prepagate da aggiungere nella propria collezione, ma anche di condividere con altri la propria passione.