Scontrini con costi aggiuntivi, è consentito dalla legge? Cosa dicono gli esperti

Alcuni commercianti tentano di fare i furbetti applicando delle commissioni e dei costi aggiuntivi agli scontrini. Cosa dice la legge?

scontrino con costi aggiuntivi
scontrino con costi aggiuntivi- oipamagazine.it

Lo scontrino è un documento di vendita che risulta essere fondamentale in ogni tipo di transazione. Questo perché si tratta di una dichiarazione che va a testimoniare i guadagni del commerciante, elemento dal quale poi verrà ricavato il pagamento delle imposte dovute. Nell’ultimo periodo però, è successo uno scandalo, in quanto diversi clienti e molti turisti hanno rivelato l’esistenza di una truffa. Questa riguarderebbe degli scontrini gonfiati, i quali non avrebbero fatto altro che danneggiare le tasche dei poveri visitatori sfortunati. Cerchiamo dunque di capire che cosa è successo e soprattutto che cosa dice la Legge in merito a tutto questo .

Arriva la nuova truffa degli scontrini

Negli ultimi mesi, diversi clienti soprattutto quelli provenienti da altri Paesi, hanno dichiarato di come, molto spesso, lo scontrino finale di un conto o di un servizio risulta sia maggiorato rispetto agli accordi presi in passato.

Si parla di prezzi aggiuntivi che molte volte non corrispondono alla realtà. Un uomo ha raccontato di aver dovuto pagare 2 € in più solo per aver chiesto alla commessa del ristorante un piatto in più per la figlia.

La stessa cosa è capitato ad una donna che ha chiesto un cappuccino senza schiuma o a  un altro signore che si è fatto tagliare il toast dalla barista. 

Commissioni extra sugli scontrini
Commissioni extra sugli scontrini – Oipamagazine.it

Certo si tratta di cifre irrisorie, che però a fine giornata vanno a costituire un guadagno di non proprio conto nelle tasche del barista e del bar stesso.

Ovviamente le polemiche non sono mancate, in quanto la maggior parte delle persone ha descritto questo comportamento come un abuso di potere e un illecito penale. Ecco, dunque, che siè cominciato a dibattere della questione sui social, dove la gente si è rivelata particolarmente indignata per quanto accaduto 

Sovrapprezzi sugli scontrini: ecco cosa dice la legge 

Ovviamente l’argomento trattato risulta essere piuttosto delicato, motivo per cui gli esperti hanno indagato su quanto dice la Legge in merito a questa materia. Secondo la legislazione italiana è impossibile commissionare prezzi extra qualora questi non fossero stati appositamente indicati in un listino a parte. 

Scontrini con importi aggiuntivi
Scontrini con importi aggiuntivi – Oipamagazine.it

Colui che si avvale di tale commissione, infatti, non cade nel penale solo laddove venga specificato l’impossibilità di pagare un supplemento a seguito di un servizio svolto. A dare questa motivazione una bravissima avvocatessa che ha per l’appunto deciso di rivolgere queste parole agli intervistatori di Fanpage. 

Secondo quanto dichiarato dalla Legge, quindi, bisogna far di tutto per agire, rispettando il principio di trasparenza. Nessuno vieta al commerciante di applicare dei sovraprezzi ma questi devono essere chiari e leggibili fin dal primo momento e non essere rivelati solo nel momento in cui si paga il conto o si presenta lo scontrino. 

Il venditore è libero di scegliere i prezzi dei suoi servizi? 

In base a quanto dichiarato nel paragrafo precedente, ogni esercente è libero di scegliere i prezzi ai quali vendere i propri prodotti e servizi. Ovviamente bisogna rimanere nei limiti e non incappare nelle fregature che potrebbero causare la perdita della clientela 

La legge dichiara che, trovandoci all’interno di un mercato libero, non esistono delle particolari limitazioni e quindi il negoziante è libero di proporre i propri beni e servizi al prezzo che vuole.

Starà infatti al consumatore scegliere presso quale rivenditore rifornirsi, ma solo laddove sia possibile visionare l’importo richiesto prima dell’effettiva consumazione. In caso contrario si tratta di truffa e il cliente potrebbe sentirsi libero di non corrispondere il pagamento dovuto all’esercente del servizio. 

Qualora venisse a mancare la dicitura relativa alla presenza di sovrapprezzi, il negoziante potrebbe incappare in multe amministrative che potrebbero toccare la cifra finale di circa 2.000 €. Se invece tutto viene specificato il consumatore dovrà attenersi alle disposizioni del locale e pagare lo scontrino senza generare polemiche.

Fate quindi attenzione quando vi addentrate in un locale e richiedete un servizio in quanto questo potrebbe presentarvi brutte sorprese a seguito del pagamento finale. È molto meglio informarsi prima.

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