Sapevi che partono le indagini dal fisco per coloro che hanno un conto cointestato? Scopriamo perché il fisco sta procedendo a svolgere queste indagini.
Non tutti ancora lo sanno, ma stanno partendo le indagini dal fisco per coloro che hanno un conto cointestato. Qualcuno quindi dovrà preoccuparsi, soprattutto se ci sono delle anomalie sul conto che devono chiarire.
Ma perché il fisco sta procedendo a svolgere queste indagini? Come sappiamo, il fisco vigila sui movimenti inusuali dei nostri conti correnti e se nota qualcosa che non va può chiedere delle spiegazioni. E allora, scopriamo tutto sui conti cointestati e perché il fisco sta facendo delle indagini!
La gestione del denaro attraverso il conto corrente
La maggior parte dei cittadini possiede un conto corrente, considerato indispensabile per svolgere le numerose operazioni che richiede la gestione di un’attività, ma anche semplicemente la gestione dello stipendio e delle spese.
Il denaro è la costante immancabile nell’economia e nella vita delle persone che senza di esso non possono fare nulla. Sapere come spenderlo e come gestirlo al meglio è fondamentale per dare stabilità alla propria esistenza e per sperare di realizzare sogni e progetti a cui tutti aspiriamo.
Avere un conto corrente significa quindi dare un certo ordine agli introiti e alle spese che vengono affrontate nella quotidianità e poterlo gestire in modo snello e online come si può fare oggi è certamente un gran vantaggio.
Oltre ai conti personali individuali ci sono anche i conti cointestati, a cui molti fanno riferimento e che offrono diversi vantaggi ma sono anche quelli spesso più tenuti sotto controllo dal fisco, scopriamo perché.
I vantaggi del conto cointestato
Un conto cointestato offre innumerevoli vantaggi, primo fra tutti quello di poter gestire gli introiti di due persone con un unico conto, quindi dimezzando le spese. Un inconveniente di avere un conto corrente cointestato è però quello di essere soggetti a controlli più facilmente di altri tipi di conto.
Infatti, l’Agenzia delle Entrate tiene sotto controllo questi conti intestati a due o più persone in quanto spesso ci sono movimenti sospetti che possono rivelare affari poco puliti.
E’ bene sapere che con un conto cointestato gli intestatari possono fare tutti le stesse operazioni, come fare bonifici, ritirare denaro, gestire le risorse disponibili, pagando le spese in base alla propria quota.
Se gli intestatari sono due le spese vengono divise a metà, se sono tre in tre parti. Solitamente sono i coniugi ad aprire un conto cointestato, tuttavia anche le coppie vengono tenute sotto controllo dall’Agenzia delle entrate. L’obiettivo è verificare le operazioni e i rapporti bancari per accertare che non vi siano movimenti loschi.
I controlli del fisco sui movimenti del conto cointestato
Ma perché il fisco sta indagando sui conti cointestati? E come fa per capire se c’è qualcosa di sospetto? Per comprendere se nel conto cointestato ci sono movimenti sospetti l’agenzia delle Entrate effettua una ricostruzione attenta del reddito imponibile su coloro che risultano intestatati del conto.
Se vi sono redditi imponibili che non vengono messi alla luce il fisco lo scopre. In tanti sono convinti che aprendo un conto cointestato li esoneri dai controlli, tuttavia si tratta di una convinzione errata in quanto il fisco può indagare e verificare nel dettaglio le operazioni non consentite.
Spesso i rapporti ravvicinati con i familiari attirano i sospetti piuttosto che allontanarli e per questo partono le indagini, per attestare se le operazioni vengono svolte in modo legale.
Il titolare del conto, se ha prove per dimostrare che il denaro versato sul conto proviene da redditi dichiarati non ha nulla da temere. Il problema sorge quando sono state effettuate operazioni in nero e risultano introiti superiori alle attività dichiarate, che necessitano quindi di una giustificazione. In caso il fisco trova delle anomalie per le quali non ci sono sufficienti dimostrazioni le sanzioni possono essere molto pesanti.