Sapevi che si può prendere la pensione anticipata a 65 anni? Scopriamo come fare e quali categorie potranno accedere per andare prima in pensione.
Ci sono ottime notizie per chi vuole andare in pensione a 65 anni e può farlo uscendo in anticipo dal mondo del lavoro. Come fare per usufruire di questa novità? Ecco quali sono le categorie che potranno accedere alla pensione anticipata a 65 anni!
La legge prevede generalmente di andare in pensione a 67 anni per vecchiaia, ma anche in pensione anticipata agli uomini che hanno versato 42 anni e 10 mesi di contributi. Per le donne la legge prevede un anno di versamenti in meno di versamenti, ma questa categoria beneficia anche di misure che consentono di andare con largo anticipo in pensione.
Per farlo si procede con il ricalcolo contributivo, misura prevista in quella che viene chiamata Opzione donna. Come dice la stessa misura, la lavoratrice che ha i requisiti richiesti può optare per il pensionamento anticipato. Ma in questo caso il calcolo contributivo della misura non prevede ulteriori alternative in quanto è il solo ammesso.
Anche la pensione anticipata con 20 anni di contributi e 64 anni di età è contributiva e prevede che nel ricalcolo non siano presenti altri tipi di contributi versati oltre a quelli contributivi. Invece, possono avere contributi misti coloro i cui versamenti sono stati effettuati prima del primo gennaio 1996, data che segna l’entrata in vigore esclusivamente del sistema contributivo.
Anche per chi ha la gestione separata rientra nel sistema contributivo. In questo caso è il lavoratore che deve scegliere la cassa previdenziale a cui affidarsi. E’ bene sapere che con il conteggio nella Gestione Separata INPS è possibile andare in pensione anticipata a 65 anni.
Pochi conoscono questa regola e nonostante il ricalcolo con il contributivo possa sembrare penalizzante in realtà ci sono diversi vantaggi, altrimenti i lavoratori non sceglierebbero questo tipo di ricalcolo. Inoltre, c’è da sapere che la gestione separata INPS ha gli stessi requisiti della opzione contributiva, del tutto compatibile con la pensione anticipata a 64 anni di tipo contributivo con 20 di contributi versati.
Questa opzione, oltre che per coloro che sono iscritti alla Gestione Separata INPS, si rivolge anche ai lavoratori con 15 anni di contributi e 5 di questi versati nel sistema di tipo contributivo. Inoltre, i contributi versati prima del 1996 devono essere meno di 18 anni.
L’articolo 3 del DM numero 282 del 1996 ha dunque spianato la strada per ricorrere al ricalcolo contributivo e andare in pensione anticipata a 65 anni.
Dunque, come detto prima, chi vuole andare in pensione anticipata a 65 anni e possiede i requisiti prima citati può farlo tranquillamente. Infatti, bisogna sapere che il conteggio nella Gestione Separata può rivelarsi in sintonia con la pensione contributiva anticipata.
C’è però un solo dettaglio importante da conoscere, e riguarda l’importo dell’assegno che verrà erogato. Per poter mettere in atto la misura della pensione contributiva anticipata è necessario che l’importo della pensione sia per 2,8 volte almeno l’importo del trattamento sociale.
Poiché attualmente l’importo dell’assegno sociale mensile è pari a 503,27 euro, per liquidare la pensione con il pensionamento in anticipo l’assegno deve raggiunge la cifra di 1.409,16 euro mensili. Dunque, come abbiamo visto, c’è la possibilità di andare a 65 anni in pensione anticipata.
Chi vuole e ha i requisiti richiesti può dunque sfruttare questa opzione del ricalcolo contributivo e sceglierlo anche se è iscritto nella Gestione Separata INPS. Per avere maggiori chiarimenti bisogna recarsi al patronato ad un Caf autorizzato che potrà fornire maggiori chiarimenti sulla misura e preparare la domanda da presentare per andare in pensione a 65 anni.