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Economia e Finanza

Vuoi diventare un Expat? Ecco come integrarti in una nuova cultura

In che modo diventare un expat e riuscire ad integrarsi in una cultura del tutto nuova? Ecco come muoversi in tal senso.

Integrazione degli expat- Oipamagazine.it

Trasferirsi in un luogo del tutto nuovo è sempre un qualcosa che deve essere fatto con la consapevolezza di sapere che si avranno di fronte a sé numerosi ostacoli, una situazione in cui non possono mancare anche delle sofferenze, disagi e incomprensioni. Insomma, l’esistenza di un expat di sicuro è ricca di sfide da superare.

Le fasi che costituiscono il periodo di integrazione degli expat

È stato l’antropologo Kalervo Oberg, nel 1960, a categorizzare il processo di integrazione socio culturale sotto un’ottica disfunzionale e da un punto di vista fisiologico, comportamentale e psicologico.

Egli è riuscito a dividere ben quattro fasi evolutive differenti, ossia:

  • Luna di miele: il periodo iniziale della permanenza dove gran parte dei soggetti vanno sperimentare una sensazione di attrazione per la cultura nuova, andando a lasciare da parte ogni disagio e sofferenza. Si tratta di una fase il cui decorso può avvenire in pochi giorni fino ad un massimo di 6 mesi;
  • Periodo di crisi: una frase durante la quale si focalizza l’attenzione su problematiche, disorientamento e confusione, provocata dalla lontananza da casa e da differenze culturali.
    Infatti, a causa di una lingua diversa, di una lontananza dei propri affetti e di numerose differenze da un punto di vista lavorativo e sociale, si dà vita ad un enorme ostacolo emotivo;
  • Fase di aggiustamento: una fase in cui si vanno ad indirizzare tutte le energie in modo proattivo, cercando di modificare ogni aspetto di sé stesso invece di aspettare che un cambiamento provenga dagli altri.
    In questa fase, il soggetto inizia l’esplorazione della cultura, andando a cercare di stabilire dei compromessi con lo scopo di trovare una soluzione per affrontare la quotidianità e il modo migliore;

Fase di accettazione e adattamento: la condizione finale la quale coincide con l’acquisire consuetudini e riti della comunità, andando a metterli sotto un’ottica diversa. In quest’ultima fase, lo smarrimento e l’ansia spariscono del tutto.

Gli ostacoli da superare al momento dell’inserimento in una nuova cultura

Gli psicologi hanno notato che gli italiani all’estero spesso si trovano di fronte ad un processo di inserimento difficile, proprio perché la cultura da cui si proviene viene vista come un qualcosa di maggiore a differenza del posto che lo sta ospitando.

Integrazione in un nuovo contesto lavorativo- Oipamagazine.it

In casi del genere, si fa riferimento al fenomeno dell’etnocentrismo.

Una difficoltà ulteriore è provocata anche dal non riuscire a capire i modi di essere e di pensare della gente del posto, andando così a creare una confusione tra la cultura di accoglienza e quella dominante.

Non devono essere sottovalutati nemmeno gli aspetti sociali inerenti al trasferimento.

Anche se i social network danno la possibilità di rimanere in contatto con i propri cari, la separazione determina il bisogno di elaborare questa esperienza proprio come se fosse un lutto, ossia una sorta di addio dalle abitudini di tutti i giorni oltre che dalla famiglia e dagli amici.

Non mancano poi delle sfide da affrontare anche per quanto riguarda la lingua in quanto, non è sufficiente essere in grado di conoscere un idioma in quanto, anche il contesto e il background culturale vanno ad influire andando a determinare delle differenze nella comunicazione.

Tutto ciò può causare anche delle interpretazioni totalmente differenti.

In che modo affrontare ogni sfida socio culturale

Due sono i punti fermi su cui concentrare la propria attenzione nel momento in cui si cerca di trovare una soluzione ad ogni difficoltà che si incontra nel momento in cui si sceglie di vivere all’estero.

Sappiamo infatti che non esiste una differenza innata fra ogni persona e che le differenze genetiche non sono molto significanti nel determinare elementi diversi culturali e sociali.

Insomma, è facile capire che ogni cosa può essere costruita proprio come è possibile mettere in piedi anche una convivenza fra minoranza e maggioranza, a patto che si sceglie un pensiero in cui non vi è nessun pregiudizio.

Etnie diverse- Oipamagazine.it

È possibile quindi superare ogni ostacolo soprattutto nel momento in cui si riesce a comprendere il valore degli altri, con lo scopo di andare alla ricerca di tutto ciò che può essere condiviso per arrivare ad una nuova convivenza.

Non si dovranno soltanto rispettare le varie differenza, ma bisogna anche di comporle all’interno di una visione del tutto nuova della convivenza e del mondo.

Sarà quindi doveroso realizzare un clima di accoglienza tra le varie etnie così che ogni diversità venga vista come un valore in più per ogni presente.