In che modo diventare un expat e riuscire ad integrarsi in una cultura del tutto nuova? Ecco come muoversi in tal senso.
Trasferirsi in un luogo del tutto nuovo è sempre un qualcosa che deve essere fatto con la consapevolezza di sapere che si avranno di fronte a sé numerosi ostacoli, una situazione in cui non possono mancare anche delle sofferenze, disagi e incomprensioni. Insomma, l’esistenza di un expat di sicuro è ricca di sfide da superare.
È stato l’antropologo Kalervo Oberg, nel 1960, a categorizzare il processo di integrazione socio culturale sotto un’ottica disfunzionale e da un punto di vista fisiologico, comportamentale e psicologico.
Egli è riuscito a dividere ben quattro fasi evolutive differenti, ossia:
Fase di accettazione e adattamento: la condizione finale la quale coincide con l’acquisire consuetudini e riti della comunità, andando a metterli sotto un’ottica diversa. In quest’ultima fase, lo smarrimento e l’ansia spariscono del tutto.
Gli psicologi hanno notato che gli italiani all’estero spesso si trovano di fronte ad un processo di inserimento difficile, proprio perché la cultura da cui si proviene viene vista come un qualcosa di maggiore a differenza del posto che lo sta ospitando.
In casi del genere, si fa riferimento al fenomeno dell’etnocentrismo.
Una difficoltà ulteriore è provocata anche dal non riuscire a capire i modi di essere e di pensare della gente del posto, andando così a creare una confusione tra la cultura di accoglienza e quella dominante.
Non devono essere sottovalutati nemmeno gli aspetti sociali inerenti al trasferimento.
Anche se i social network danno la possibilità di rimanere in contatto con i propri cari, la separazione determina il bisogno di elaborare questa esperienza proprio come se fosse un lutto, ossia una sorta di addio dalle abitudini di tutti i giorni oltre che dalla famiglia e dagli amici.
Non mancano poi delle sfide da affrontare anche per quanto riguarda la lingua in quanto, non è sufficiente essere in grado di conoscere un idioma in quanto, anche il contesto e il background culturale vanno ad influire andando a determinare delle differenze nella comunicazione.
Tutto ciò può causare anche delle interpretazioni totalmente differenti.
Due sono i punti fermi su cui concentrare la propria attenzione nel momento in cui si cerca di trovare una soluzione ad ogni difficoltà che si incontra nel momento in cui si sceglie di vivere all’estero.
Sappiamo infatti che non esiste una differenza innata fra ogni persona e che le differenze genetiche non sono molto significanti nel determinare elementi diversi culturali e sociali.
Insomma, è facile capire che ogni cosa può essere costruita proprio come è possibile mettere in piedi anche una convivenza fra minoranza e maggioranza, a patto che si sceglie un pensiero in cui non vi è nessun pregiudizio.
È possibile quindi superare ogni ostacolo soprattutto nel momento in cui si riesce a comprendere il valore degli altri, con lo scopo di andare alla ricerca di tutto ciò che può essere condiviso per arrivare ad una nuova convivenza.
Non si dovranno soltanto rispettare le varie differenza, ma bisogna anche di comporle all’interno di una visione del tutto nuova della convivenza e del mondo.
Sarà quindi doveroso realizzare un clima di accoglienza tra le varie etnie così che ogni diversità venga vista come un valore in più per ogni presente.