La stretta sul Reddito di Cittadinanza è oramai evidente a tutti: il Governo porta avanti la sua tabella di marcia.
Ancora brutte notizie in arrivo per i nuclei familiari che percepiscono la tanto discussa misura, un tempo cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. È da mesi che si discute sul fatto che il Reddito di Cittadinanza debba essere abolito ed è palese a tutti i cittadini italiani che sia giunto al capolinea. Non a caso a partire dal primo gennaio 2024 il RdC sarà abolito e sarà sostituito con una nuova misura: l’Assegno di inclusione sociale. Dopo gli sms inviati dall’INPS in merito alla sospensione della misura a luglio, anche ad agosto è ufficiale che verranno inviate altre comunicazioni che hanno ad oggetto la sospensione della misura. Ecco quanti sono gli sfortunati a cui verrà tolto il RdC entro la fine dell’ottavo mese dell’anno.
Addio Reddito di Cittadinanza: per questa platea non c’è scampo
Purtroppo, la misura è giunta al capolinea e il governo è deciso ad abolirla definitivamente. A luglio oltre 159.000 famiglie hanno ricevuto il messaggino dall’Inps che avvisava della sospensione dell’erogazione del RdC.
La settima e ultima ricarica sulla carta Postepay è stata accreditata a luglio: ad averla ricevuta sono le famiglie che hanno come componenti soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni e sono “occupabili”.
Questa platea ha dovuto dire addio a questa misura, ma potrà ricevere l’integrazione all’Assegno unico, nel caso in cui abbiamo figli fiscalmente a carico di età inferiore ai 21 anni.
Inps ha fatto chiarezza su quante famiglie perderanno il Reddito di Cittadinanza, la maggior parte, ovvero 159mila nuclei, lo hanno già perso a luglio. Entro la fine dell’anno saranno 240.000 famiglie.
Agosto è stato l’ultimo mese di ricarica del RdC per 32mila nuclei familiari, che percepiscono la misura dal secondo mese dell’anno. Molto probabilmente questi 32mila nuclei familiari hanno presentato l’istanza a gennaio e l’erogazione del RdC è avvenuta il mese seguente.
Scaduto il settimo mese nel corso dell’anno 2023, l’accredito mensile sulla card sarà sospeso. Queste famiglie hanno ricevuto l’sms da parte dell’Inps che avvisava sulla sospensione della misura. Anche in questo caso si tratta di famiglie che non hanno tra i componenti over 60, minorenni, fragili e disabili.
Cosa succederà nei prossimi mesi?
Man mano che ci si avvicina alla fine dell’anno 2023 il numero dei percettori del RdC si ridurrà sensibilmente. Il prossimo mese riceveranno l’sms i nuclei familiari che hanno presentato l’istanza a partire dal mese di febbraio, ma la cui erogazione è avvenuta a marzo.
Coloro che hanno perso il diritto a percepire l’accredito mensile sulla card potranno fare affidamento su un’altra misura, che partirà dal mese di settembre.
Stiamo parlando del Supporto per la formazione ed il lavoro, che si sostanzierà nell’erogazione di un assegno mensile pari a 350 euro. Per avere diritto a questa nuova misura è necessario rispettare ed essere in possesso di determinati requisiti.