Sono in arrivo 700 euro di aumento in busta paga, saranno alcuni lavoratori a beneficiarne. Scopri quale categoria di lavoratori avrà questo aumento e se ci rientri anche tu.
Una bella somma verrà accreditata sulle buste paga di alcuni lavoratori italiani. Si tratta di un aumento che non spetterà a tutti, ma ad una categoria di lavoratori, che avrà questa somma in più sullo stipendio. Si tratta ovviamente di una bella cifra che aiuterà molte famiglie, ma scopriamo a chi spetta e se ci rientri anche tu in questa categoria!
Aumento di 700 euro per alcuni lavoratori
L’aumento di 700 euro previsto sulla busta paga è destinato ad alcuni lavoratori, che potranno beneficiarne perché si tratta di una bella somma. I 700 euro in più rappresentano un buon aiuto per tante famiglie che possono contare su quest’altra entrata per far fronte alle tante spese che devono sostenere.
Quando arrivano aiuti economici sono infatti sempre apprezzati dalle famiglie e ricevere 700 euro senza aver fatto nulla è davvero una gioia. L’importo che verrà erogato consiste in una tantum, assegnata ad una specifica categoria di lavoratori per via del rinnovamento del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro.
Con il rialzo del costo della vita e la crisi economica in atto i cittadini sono sempre afflitti da un mare di problemi e a rendere peggiore la situazione sono anche i tassi di interesse che continuano a crescere.
Dunque, quando arrivano dei soldi sullo stipendio, da qualunque parte provengano, sono sempre apprezzati e costituiscono un grosso aiuto per tutti i lavoratori. Il rinnovo del CCNL stavolta ha consentito di accreditare un aumento di 700 euro che però spetterà solamente ad una determinata categoria, vediamo quale!
A chi spettano i 700 euro di aumento
Il rinnovo del CCNL stipulato il 18 luglio 2023 da Federreti e Acap con le OO.SS di settore ha permesso ai lavoratori che operano per consorzi e società concessionarie di trafori e autostrade di avere un aumento. Il contratto era scaduto il 16 dicembre 2019 ed è stato finalmente rinnovato con effetto dal 1° luglio 2023 fino al 30 giugno 2025, data fissata per la scadenza.
Sono due le principali novità, una è l’aumento della retribuzione minima e l’altra è l’accredito di una somma definita una tantum. A partire dal primo agosto sono state erogate le retribuzioni minime come segue:
- Livello A – 2.795,70 euro;
- Livello A1 – 2.498,30 euro;
- Livello B – 2.200,85 euro;
- Livello B1 – 2.010.56 euro;
- Livello C – 1,760,70 euro;
- Livello C1 – 1.606,06 euro;
- Livello D – 1.189,65 euro.
Quali saranno gli importi erogati
A partire da gennaio 2024 ci saranno altri aumenti, che si ripeteranno ad agosto 2024 e a gennaio 2025. Complessivamente l’aumento per il livello C si attesterà a 210 euro. Nel mese di luglio verrà anche erogata una somma di 700 euro massimo definita una tantum per compensare il contratto carente che si è registrato tra il primo luglio 2022 e il 30 giugno 2023. Nello specifico, gli aumenti corrisposti saranno:
- Livello A – 1.111,49 euro;
- Livello A1 – 993,24 euro;
- Livello B – 875 euro;
- Livello B1 – 799,32 euro;
- Livello C – 700 euro;
- Livello C1 – 638.51 euro;
- Livello D – 472,97 euro.
E’ bene sottolineare che le cifre verranno proporzionate e definite in base a quanti mesi di servizio il lavoratore ha prestato nel periodo a cui si riferisce l’incremento. Coloro che hanno un contratto part time dovranno tenere conto del 60% della proporzione oppure, se sono state svolte in un mese 80 ore di lavoro, del 70%.
Ad ogni modo, per coprire il carente periodo, nell’accordo sono state previste come welfare 300 euro, che saliranno a 330 nel 2024 e a 360 nel 2025.