Il mese di luglio è stato l’ultimo mese di ricarica del Reddito di Cittadinanza per moltissime famiglie italiane. Adesso arrivano buone notizie per chi lo ha perso.
Nel corso dell’ultimo anno sono stati rinforzati i controlli per evitare appropriazioni indebite del sussidio economico. Questo set di controlli ha consentito di individuare i nuclei familiari che non hanno diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza. Oltre a ciò, il governo ha puntato diritto sulla stretta del RdC e molte famiglie di “occupabili” si sono viste notificare il messaggio dall’Inps avente come oggetto la sospensione dell’erogazione della misura. Queste famiglie avranno diritto a percepire una nuova misura a partire dal mese di settembre: stiamo parlando del Supporto per la formazione ed il lavoro.
Questi nuclei familiari, ex percettori del Reddito di Cittadinanza, possono fare domanda per accedere ad un’altra misura, che è stata rafforzata dall’esecutivo. Si tratta dell’Assegno unico ed universale, una misura che sostiene economicamente la natalità e la genitorialità.
Fino al mese di febbraio 2024 anche le famiglie che hanno dovuto dire addio al RdC potranno continuare a vedersi erogato l’Assegno unico e universale. Tuttavia, all’indomani della sospensione del Reddito di Cittadinanza gli importi spettanti saranno oggetto di revisione. A partire dall’anno 2024 sarà necessario ripresentare l’istanza per accedere alla misura di sostegno alla genitorialità. Scopriamo quali sono le novità.
Assegno unico per le famiglie ex percettrici del RdC
Gli oltre 200mila nuclei familiari ex percettori del Reddito di Cittadinanza potranno contare su un sostegno economico rivolto alle famiglie che hanno figli a carico fiscale. La prole deve avere meno di ventuno anni oppure non sono previsti limiti anagrafici nel caso di figli disabili.
L’ammontare di questo beneficio economico varia a seconda della situazione economica del nucleo familiare che presenta la domanda ed alla presenza di eventuali figli disabili, oltre che in base al numero ed alla variabile anagrafica della prole fiscalmente a carico. All’indomani della settima e ultima ricarica del RdC sulla card, le regole per percepire l’Assegno unico e universale cambieranno definitivamente.
Cosa cambia per chi continuerà a percepire il RdC?
Le famiglie che continueranno ad incassare il Reddito di Cittadinanza fino alla fine dell’anno 2023 non dovranno preoccuparsi dato che fino all’anno prossimo riceveranno anche l’accredito relativo all’assegno unico. L’integrazione dell’assegno unico sarà erogata fino al mese di febbraio 2024, poi occorrerà presentare una nuova istanza.
E per chi ha perso il RdC?
Le famiglie che hanno perso il RdC potranno continuare a vedersi erogata l’integrazione dell’Assegno unico e universale solo in presenza di determinati requisiti stabiliti dalla normativa. Le famiglie interessate sono quelle che hanno figli di età compresa tra i 18 ed i 21 anni e sono studenti o frequentano corsi di formazione.
I nuclei, che hanno subito la sospensione del Reddito di Cittadinanza a luglio, riceveranno l’integrazione dell’assegno unico spettante a partire dal giorno 27 dell’ottavo mese dell’anno. Per i prossimi mesi l’accredito della misura spettante sarà “pieno”. A partire dal primo gennaio sarà necessario ripresentare una nuova domanda: è possibile rivolgersi a CAF, Patronati oppure si può inoltrare l’istanza direttamente dal sito istituzionale dell’Inps.