In arrivo 350 euro di assegno a favore di una specifica categoria di cittadini italiani. Andiamo ad analizzare questo nuovo sussidio.
Addio al Reddito di Cittadinanza per 160.000 famiglie che hanno ricevuto un SMS dall’Inps che le informava che cesseranno i pagamenti.
Però questo non significa che non ci saranno alternative. Anzi, tutto il contrario. A partire da settembre 2023 prenderà il via una nuova iniziativa denominata Sostegno alla formazione e al lavoro.
Questo programma si rivolge in modo specifico a quei nuclei familiari (ma non tutti) ai quali è stato recentemente revocato il diritto al Reddito di Cittadinanza.
In pratica, riceverai un bonus di 350 euro, ma c’è un problema. A differenza del Reddito di Cittadinanza, lo riceverai solo dopo aver sottoscritto la convenzione di servizio personalizzato con il Centro per l’Impiego e avviato le attività di formazione e orientamento al lavoro previste dal programma.
Quando ci pensi, è piuttosto interessante che più persone in una famiglia possano entrare nel programma di supporto per la formazione e il lavoro.
E la parte migliore? Non ci sono limiti sulla quantità di denaro che puoi ricevere. Quindi, in alcuni casi, l’importo totale che ottieni potrebbe effettivamente essere superiore a quello che hai già ricevuto con il Reddito di Cittadinanza.
Il problema è che la circolare attuativa dell’Inps per il Sostegno alla formazione e al lavoro non si trova da nessuna parte.
Di conseguenza, non possiamo nemmeno iniziare a richiedere questo bonus. Comunque l’INPS ha rassicurato che sta arrivando.
Nel frattempo, entriamo nel dettaglio di chi ne ha diritto, come funziona e quali requisiti devono essere soddisfatti per ricevere il bonus di 350 euro.
Il Sostegno alla formazione e al lavoro è stato messo in campo dal Decreto Lavoro. Se soddisfi i requisiti e lo richiedi, sarai idoneo a partecipare a un programma che offre un’ampia gamma di opportunità.
Queste opportunità includono formazione professionale, qualificazione e riqualificazione, orientamento professionale e supporto nella ricerca di lavoro. Non importa come lo chiami, purché ti aiuti ad andare avanti.
Il sostegno riguarderà una serie di misure, compresa l’attuazione di un servizio civile universale. Inoltre, ci saranno vari progetti volti a beneficiare la comunità in aree come la cultura, l’assistenza sociale, l’arte, l’ambiente, l’istruzione e la conservazione dei beni pubblici.
Tutte queste iniziative saranno realizzate all’interno del comune di residenza.
Se fai parte di un nucleo familiare di età compresa tra i 18 e i 59 anni e vivi in condizioni di povertà assoluta (ovvero il tuo ISEE non supera i 6.000 euro annui), hai diritto a richiederlo.
Devi, però, assicurarti di non ricevere il Reddito di Cittadinanza o la nuova Indennità di Inclusione che entrerà in vigore nel gennaio 2024.
Ma ecco la buona notizia: con l’Assegno di Inclusione, non conteranno più i numeri della scala di equivalenza. Quindi, avrai ancora la possibilità di iscriverti al programma.
Dopo aver inviato la domanda per partecipare al programma di sostegno alla formazione e al lavoro, verrà avviata una serie di passaggi.
Ciò include la presa in carico del centro per l’impiego e il tuo coinvolgimento nelle attività di formazione e orientamento menzionate in precedenza.
Il bonus di 350 euro viene accreditato direttamente sul conto bancario, senza vincoli. Non concorrerà nemmeno ai limiti di spesa per il Reddito di Cittadinanza. E indovina cosa? Va direttamente a te, non a tutta la tua famiglia.
Quando c’era il reddito di cittadinanza, prima arrivavano i soldi e poi venivi chiamato al centro per l’impiego e ti veniva chiesto di partecipare a diverse attività lavorative.
Ma ora con il programma Sostegno alla formazione e al lavoro, le cose sono cambiate. Devi accettare di partecipare all’iniziativa, e poi ti forniranno il sostegno finanziario di cui hai bisogno.
La somma rimane costante e non è subordinata ai guadagni delle famiglie (come per l’Rdc). Per intenderci, ogni persona che fa domanda ha diritto a 350 euro al mese, che si sommano a un massimo di 4.200 euro per l’intero anno.
Trattandosi di un beneficio personale, non ci sono vincoli sul numero di familiari che possono fare domanda.
Diciamo, ad esempio, che all’interno di una famiglia due individui decidano di richiederlo. In questo caso, avrebbero diritto a una somma mensile di 700 euro.
Se invece tre familiari chiedono lo stesso beneficio, l’importo sale a 1.050 euro. Ciò significa che, potenzialmente, il totale ricevuto potrebbe superare quanto concesso dal Reddito di Cittadinanza.
L’unica distinzione è che la durata di questa indennità è legata al periodo di partecipazione, limitato a un massimo di 12 mesi (senza possibilità di rinnovo).
Per poter accedere al bonus da 350 euro ci sono una serie di passaggi da completare. Per prima cosa devi presentare domanda attraverso il sistema telematico INPS per il Sostegno alla Formazione e al Lavoro.
Contestualmente è necessario sottoscrivere il contratto di attivazione digitale, che prevede la partecipazione a un incontro presso il centro per l’impiego.
Una volta completati questi passaggi, dovrai attendere che il servizio per il lavoro ti convochi per la firma di un contratto di servizio personalizzato.
In tale accordo è necessario indicare almeno tre agenzie per l’impiego o soggetti autorizzati che possano assistere nell’inserimento lavorativo.
In questa fase avrai diritto a ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento professionale, nonché a partecipare a specifici programmi di formazione offerti da enti pubblici o privati accreditati.
Una delle opzioni disponibili è l’iscrizione a corsi di formazione per adulti per coloro che non hanno assolto l’obbligo formativo.
Solo dopo aver fornito la prova della partecipazione a queste attività di attivazione riceverai il bonus di 350 euro.
Il bonus verrà erogato per tutta la durata della tua partecipazione al programma, fino ad un massimo di 12 mesi.
Quindi, potresti dover aspettare parecchio, come settimane o addirittura mesi, da quando fai domanda per registrarti per ottenere supporto per la formazione e il lavoro e ricevere il primo pagamento di 350 euro.
Per questo è importante che l’INPS si metta d’accordo e confermi di avviare le procedure entro settembre 2023.
In questo modo, le persone che hanno perso il reddito di cittadinanza a luglio potranno accedere al nuovo sostegno prima possibile.