Andare in pensione senza contributi? Sembra impossibile, ma in realtà non lo è. Basta semplicemente soddisfare determinati requisiti.
Ti sei mai chiesto se è possibile andare in pensione senza dover versare contributi? Che tu ci creda o no, non è un sogno soltanto per alcuni fortunati.
Ecco perché vogliamo approfondire questo argomento e vedere chi ha diritto all’assegno previdenziale, anche se non ha mai versato alcun contributo, e quanto esattamente gli spetta.
Tutti noi ormai sappiamo che l’età pensionabile in Italia è arrivata a 67 anni, ma con la condizione di aver versato almeno 20 anni di contributi.
L’asticella dei contributi non è esattamente bassa, ma non è nemmeno altissima, soprattutto perché al giorno d’oggi le persone tendono a entrare nel mondo del lavoro più tardi e spesso con qualche contratto atipico che non sempre garantisce contributi regolari.
Fortunatamente per noi, ci sono un sacco di opzioni di pensionamento anticipato disponibili, ma tutte hanno come requisito l’aver versato un buon numero di anni di contributi.
Diciamo che vuoi andare in pensione con Quota 103. Ebbene, per farlo, devi raggiungere la veneranda età di 62 anni e aver versato contributi per ben 41 anni.
Ma, se stai mirando al pensionamento anticipato, non ci sono ostacoli che te lo impediscono. Anche se non hai 67 anni, basta che hai versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (se sei un uomo) e 41 anni e 10 mesi di contributi se sei una donna.
Proprio come l’opzione Donna e l’Ape sociale, c’è però un problema. L’opzione Donna ti consente di andare in pensione a 60 anni, ma solo se hai versato almeno 35 anni di contributi.
E l’Ape sociale? Potrai dire addio al mondo del lavoro a 63 anni, a patto che hai versato almeno 30 anni di contributi.
Tuttavia, c’è un percorso che in pochi conoscono per andare in pensione senza aver mai versato un solo mese di contributo.
Non è un segreto che è stata la legge Fornero a imporre ai cittadini italiani l’età di 67 anni come soglia tra il mondo del lavoro e quelle dei pensionati.
Aspetta, però: non è che il semplice fatto di avere raggiunto questa età qualifica tutti al diritto alla pensione. Vanno verificati gli anni di contributi versati prima di poter cantare vittoria.
Se in contributi non raggiungono l’ammontare di anni previsti dalla legge, allora niente pensione a 67 anni.
Però, esiste un modo, che è stato pensato esclusivamente per coloro che non soddisfano questo requisito. Addirittura consente di andare in pensione senza aver versato alcun contributo.
Non siamo ricchi per goderci l’età pensionabile senza problemi economici? Non abbiamo versati contributi, quindi niente pensione?
Sicuramente colpa nostra per aver accettato di lavorare in nero per gran parte della nostra vita lavorativa. Ma viene in nostro aiuto l’assegno sociale.
Non è che questi soldi vengono regalati, tanto per intenderci. Possiamo considerare l’assegno sociale come una forma di previdenza sociale che prevede 13 mesi di sostegno finanziario. È ovvio che ci sono sempre i soliti criteri da soddisfare per riceverlo.
Innanzitutto, l’età di 67 è il requisito principe, a cui si aggiunge una situazione reddituale non superiore a 6.542,51 euro se si è celibe e 13.085,02 euro se si è coniugato.
E non è tutto. Bisogna essere cittadino italiano oppure avere il permesso di soggiorno a tempo indeterminato e risiedere in Italia da almeno 10 anni consecutivi.
Poi l’importo di questo assegno non resta certamente tale e quale ogni anno. Ad esempio, nel 2023 è stato portato a 503,27 euro al mese.
E la quattordicesima? Adesso non esageriamo, perché sarebbe troppo! Questa mensilità aggiuntiva spetta soltanto a coloro che hanno versato i contributi.
Ma non è tutto. Se hai dei seri problemi di salute e hai bisogno di una mano, puoi anche richiedere un’indennità extra, che quest’anno ammonta a 523 euro.
Quindi, tutti coloro che non hanno mai versato neanche un mese di contributi, potrebbero comunque mettersi in tasca oltre 1000 euro al mese di pensione. Interessante, vero?