Quando è possibile non pagare l’IMU? Se si rientra in questa categoria di persone non è necessario pagare l’imposta. È bene verificare attentamente.
La normativa vigente prevede determinate casistiche che consentono di non pagare legalmente l’IMU. L’IMU è una delle tasse più odiate in assoluto dai contribuenti italiani e colpisce chi possiede gli immobili, ovvero i proprietari o i titolari di altro diritto reale di godimento, tra cui enfiteusi, usufrutto, etc. L’IMU non deve essere pagata sull’immobile che viene utilizzato come abitazione principale.
Inoltre, per beneficiare dell’esenzione pagamento IMU è bene che sia di categoria catastale diversa da A/1, A/8 e A/9. Non deve trattarsi di un immobile di lusso. La normativa vigente prevede la possibilità di non pagare l’IMU nel caso in cui si rientri in questa categoria. Facciamo chiarezza.
Prendiamo il caso di una famiglia che si compone di tre persone, il marito, la moglie ed il figlio maggiorenne. Ammettiamo che il marito sia proprietario di un bene immobiliare in cui tutti i componenti hanno la residenza. La moglie ed il figlio sono proprietari di un altro bene immobiliare. Gli immobili si trovano tutti nello stesso Comune.
Il marito non paga l’IMU sul bene immobiliare in cui tutti i tre componenti hanno la residenza. La moglie ed il figlio pagano l’IMU sugli altri due immobili di loro proprietà.
La normativa vigente prevede l’esenzione per il bene immobiliare utilizzato come abitazione principale, se appartiene ad una categoria catastale non di lusso (A/1, A/8 e A/9). Nel caso in cui la moglie ed il figlio trasferiscano la residenza nella casa di proprietà del marito, l’esenzione pagamento IMU si potrebbe avere solamente su una dei tre beni immobiliari. Pertanto, l’IMU dovrebbe essere pagata sui beni immobiliari di proprietà della moglie e del figlio perché considerate come seconde case.
La normativa vigente prevede la possibilità di beneficiare dell’esenzione pagamento IMU in determinati casi. È possibile non pagare l’IMU sulla seconda casa intestando l’immobile ad un parente disabile o anziano ricoverato in un istituto di cura.
Altra casistica contemplata dalla normativa vigente è quella di un coniuge deceduto e proprietario di un bene immobiliare che lasci all’altro coniuge il diritto di abitazione. in questo caso, il coniuge superstite non è tenuto a pagare l’IMU dal momento che avrà residenza e dimora nell’abitazione principale.
La normativa prevede il pagamento dell’IMU al 50% nel caso in cui l’immobile sia dato in comodato ad un parente. L’IMU ridotta al 50% è contemplata anche nel caso in cui l’immobile sia inagibile. In questo caso è necessario presentare una dichiarazione di inagibilità, che deve riportare gli estremi catastali del bene immobiliare. Altra casistica è quella di fingersi separati per non pagare l’IMU. Si tratta di una vera e propria furbata che viene messa in atto anche da coloro che desiderano richiedere il Reddito di Cittadinanza.