Se lo chiedessimo in giro, sicuramente in pochi risponderebbero: cosa significano i 3 colori della bandiera italiana?
Se qualcuno è curioso di sapere il significato dei colori della bandiera italiana, meglio non chiederlo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il motivo? Presto detto.
Durante l’incontro con il presidente Joe Biden e i rappresentanti del Senato, il senatore democratico Chuck Schumer ha chiesto alla Meloni il significato dei colori della bandiera italiana.
Nel video, che è diventato subito virale, la risposta della nostra premier è stata piuttosto laconica, rispondendo semplicemente che la bandiera ha molteplici significati, senza dare però ulteriori spiegazioni.
Un momento imbarazzante che ha scatenato tante polemiche, soprattutto sui social media, dove le persone hanno criticato la Meloni, la quale si è sempre professata convinta patriota, salvo poi non conoscere nei dettagli la storia della bandiera.
Un esponente politico di tale livello non arrivare a riassumere la storia dei colori in pochissime parole, visto che rappresentano vari aspetti della storia e della cultura italiana.
Ogni colore ha il suo significato storico e la sua interpretazione simbolica, come affermato da Giosuè Carducci, il primo poeta italiano a cui è andato il Premio Nobel per la letteratura.
Poi ci sono tutti quei documenti storici che parlano del significato profondo del tricolore, e non si può far finta che non esistono.
In una giornata di sole a Reggio Emilia, la bandiera fece il suo debutto il 7 gennaio 1797. Ispirata al tricolore francese, divenne l’orgoglioso simbolo della Repubblica Cispadana.
La mente brillante dietro questa idea era nientemeno che il deputato Giuseppe Compagnoni, che dichiarò che la tavolozza della bandiera sarebbe stata composta da verde vibrante, bianco incontaminato e rosso appassionato.
Torniamo indietro nel tempo fino all’anno 1796, quando Napoleone formò la Legione Lombarda. Scelse con cura i colori per le loro uniformi, combinando il bianco e il rosso dello stemma di Milano con il verde dell’abbigliamento della milizia cittadina milanese.
Questi colori erano così apprezzati da essere utilizzati anche negli stendardi della Legione italiana, che comprendeva i soldati dell’Emilia-Romagna.
È probabile che proprio per questo legame la Repubblica Cispadana abbia deciso di mantenere questi colori nella propria bandiera.
Ma aspetta, c’è di più nella storia del nostro tricolore. Secondo i documenti del Quirinale, fu solo con il Risorgimento che il tricolore assunse un nuovo significato.
Si è trasformato dall’essere solo un simbolo di una dinastia o di un potere militare a rappresentare il popolo, le sue libertà conquistate a fatica e, in definitiva, l’intera nazione.
Quando l’Italia fu unificata il 17 marzo 1861, non tutti gli angoli del regno sventolarono la bandiera. Questo era un tale problema che si dovette approvare una legge nel 1925.
E quando fu istituita la Repubblica, un decreto del 19 giugno 1946 modificò la legge, che puoi ancora trovare nell’articolo 12 della Carta costituzionale.
Se dovessi parlare del significato dei colori sulla nostra bandiera, potresti dire che rispecchia lo schema dei colori della Rivoluzione francese con una svolta.
Ma lo stemma tricolore non è solo la rappresentazione della storia e dei costumi dei vari popoli riuniti sotto un’unica monarchia (come ha detto Massimo D’Azeglio, “Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”). Comprende anche i mondi della letteratura e della poesia.
In realtà, anche se ci sono varie interpretazioni per i colori della bandiera, tendiamo ad affidarci alla spiegazione fornita da Carducci e Pascoli.
In particolare, durante i festeggiamenti per il centenario della bandiera d’Italia nel 1897, Carducci descrisse il verde, il bianco e il rosso come segue:
“I colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all’Etna; le nevi delle Alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e sì augusta; il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi”.
Il verde, in questo contesto, evoca immagini di prati lussureggianti e l’ottimismo che ne scaturisce. Il bianco, invece, simboleggia la purezza della neve e la fede incrollabile nelle idee.
Infine, il rosso serve come tributo ai coraggiosi soldati che hanno fatto l’ultimo sacrificio nel perseguimento di un’Italia unita.