In arrivo notizie non troppo piacevoli per i pensionati. A breve assisteremo ad una riforma che interesserà la popolazione più fragile. Ecco che cosa accadrà.
Nell’ultimo periodo non si fa altro che parlare di tutto quello che riguarda il settore delle pensioni. Tagli a destra e a sinistra, rivalutazione degli assegni pensionistici, cambiamenti dei criteri per accedere alla pensione e molto altro ancora. Come si suol dire “piove sempre sul bagnato” in quanto, dalle prossime settimane, potrebbe cambiare qualcosa di significativo proprio in questo settore. Pare che, ancora una volta, tutto questo si abbatterà a duro prezzo sui soggetti che lo Stato identifica come i più fragili. Ecco di che cosa stiamo parlando.
Pensioni di Settembre: il calendario dei pagamenti
Come sempre, anche per il mese di Settembre sono stabilite delle date che permetteranno ai pensionati di ritirare il loro cedolino. Questo per ridurre le code ed evitare episodi come il sovraffollamento all’interno degli uffici.
Secondo quanto dichiarato da Poste Italiane gli italiani che riceveranno per primi la pensione sono quelli il cui cognome inizia per A e B. A loro verrà consegnato l’assegno il 1° Settembre. La mattinata del 2 Settembre sarà riservata ai cognomi che iniziano per C e D mentre Lunedì saranno convocati quelli della fascia E a K.
Seguiranno poi i cognomi da L a O, quelli da P a R e infine quelli da S a Z che potranno ottenere il pagamento tra Mercoledì, Giovedì e Venerdì della stessa settimana. Le cose sono diverse per coloro che, invece, hanno un conto corrente in quanto, in quel caso, l’assegno verrà versato sul conto senza bisogno di recarsi in ufficio.
Aumenti e sindacati: le novità
Non ci sono buone notizie in merito alle risposte che il Governo avrebbe dovuto dare ai sindacati qualche giorno fa. A quanto pare gli accordi non sarebbero ancora stati raggiunti e proprio per questa ragione i sindacati sarebbero pronti ad insorgere e a lottare contro il sistema.
Si vocifera poi della possibilità per alcuni di godere di alcuni aumenti sul prossimo cedolino della pensione. Ovviamente nessuno ha deciso di aumentare l’importo del trattamento concesso. Per molti ci sarà un ricalcolo che potrebbe far lievitare leggermente l’importo finale della pensione, ma non si tratta di qualcosa di definitivo.
L’aumento verrà corrisposto in caso di arretrati, laddove la 14° mensilità non sia stata retribuita in passato e perfino in merito ai rimborsi legati all’esecuzione del Modello 730. Non tutti quindi beneficeranno di questa opportunità, se non chi si riconoscerà in una di queste situazioni.
Brutte sorprese in agguato: riguardano la pensione
Altre brutte sorprese sono in arrivo e saranno proprio i più deboli a doverne pagare le conseguenze più dure. Pare infatti che nell’ultimo periodo l’Ente Nazionale di Previdenza Sociale abbia deciso di prendere in mano la situazione e procedere così all’individuazione di nuovi criteri.
Questo per scegliere con più precisione quelle persone che potranno godere della pensione di invalidità e di quella di inabilità. L’inabile è colui che ha perso del tutto la capacità lavorativa, mentre l’invalido solamente una parte. Si parla quindi di una rettifica, un intervento che andrà a valutare nuove situazioni al fine di renderle più specifiche e ridistribuire così i fondi a disposizione.
Molte persone, quindi, potrebbero ricevere meno soldi del previsto, in quanto i nuovi criteri (di cui non siamo ancora a conoscenza) potrebbero essere diversi rispetto a quelli del passato. Alcuni dei soggetti fragili potrebbero perfino perdere il loro trattamento di favore, in quanto ora potrebbero non rispondere più ai requisiti indicati dalla Legge.
A quanto sembra, inoltre, l’importo finale dell’assegno non verrà più calcolato sul netto fiscale ma sulle spese lorde. Questo è davvero un bel problema, perché la maggior parte delle persone coinvolte in questa scelta non sono in grado di lavorare e senza un adeguato assegno di invalidità potrebbero subire grosse ripercussioni sotto il punto di vista economico. I sindacati sono in attesa di risposte, in quanto la situazione appare complessa e l’ansia e la preoccupazione si stanno diffondendo sempre più tra la popolazione. Non ci resta che attendere qualche novità per scoprire quali saranno le ultime decisioni dell’Inps sulla materia.