In questo articolo ti daremo tutte le informazioni sulla possibile richiesta di NASPI anticipata in caso di apertura della partita IVA. Ecco i dettagli.
La precarietà nel mondo del lavoro è qualcosa di difficile da digerire per molte persone nel nostro Paese. Sono milioni i cittadini italiani con una situazione occupazionale instabile e soggetta a frequenti e brusche interruzioni.
Oltre agli stipendi non in linea con l’inflazione galoppante e con un costo della vita sempre più alto – nonostante le rivalutazioni – diverse famiglie, quindi, devono ancora fare i conti con una situazione di precarietà molto evidente, specie in alcuni ambiti lavorativi specifici.
Sono sempre di più i cittadini che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, a causa dell’aumento dei prezzi di ogni bene di prima necessità (e non solo) e della situazione occupazionale instabile.
Lo Stato viene incontro ai cittadini che stanno affrontando un momento complicato, erogando bonus e agevolazioni in base al reddito. Chi ha un ISEE inferiore a determinate soglie di sopravvivenza, riceverà ogni mese degli aiuti diversificati e specifici, in base alla propria situazione personale.
Chi non ha un contratto a tempo indeterminato, poi, è sempre a rischio licenziamento o di interruzione momentanea della propria attività lavorativa. L’INPS si fa carico proprio di questa specifica situazione, erogando a questi lavoratori una vera e propria indennità mensile di disoccupazione, chiamata NASPI.
Si tratta della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e potrà essere ricevuta da tutti i lavoratori che vedono interrotta in modo involontaria la propria attività lavorativa per un determinato periodo.
Vuoi scoprire come ricevere il sussidio di disoccupazione dell’INPS in caso di apertura della partita IVA? Non ti resta che proseguire nella lettura del nostro articolo.
Richiesta di NASPI anticipata con partita IVA: ecco cosa devi sapere
L’INPS eroga la NASPI ai lavoratori dipendenti che hanno perso in modo involontario il lavoro, secondo regole precise. La regola generale è quella di erogare l’assegno di disoccupazione mensile per un limite temporale pari alla metà delle settimane di lavoro svolte negli ultimi 4 anni e con contributi regolarmente versati.
Chi si è stancato di sottostare al mondo del precariato per quanto concerne i lavori dipendenti da qualcuno, può scegliere di mettersi in proprio e di aprire la partita IVA. Se si hanno competenze in qualcosa, allora ecco che diventare il datore di lavoro di se stessi potrebbe realmente essere un’idea vantaggiosa.
Molto dipenderà dalla giusta idea e dalla voglia di mettersi in gioco. Chi sceglie di intraprendere questa strada avrà anche un incentivo indiretto, basato sulla NASPI anticipata. A cosa facciamo riferimento?
In caso di apertura della partita IVA, ecco che sarà possibile far passare la NASPI da assegno mensile di disoccupazione a vero e proprio incentivo per “cambiare” il proprio lavoro e, in un certo senso, stile di vita.
Scopriamo come aprire la partita IVA e richiedere l’erogazione della NASPI anticipata. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.
Come richiedere la NASPI anticipata
La NASPI potrà essere trasformata in un vero e proprio assegno unico anticipato, nel caso in cui si scelga di percorrere una strada diversa in futuro, vale a dire buttarsi nel mondo dell’autoimprenditorialità. Chi si dimette volontariamente non avrà diritto alla ricezione della NASPI. In tutti gli altri casi, invece, potrà riceverla.
La notizia che, però, farà piacere a tanti è che l’assegno NASPI potrà essere ricevuta in un’unica soluzione nel caso in cui si volesse intraprendere la via dell’autoimprenditorialità con l’apertura della partita IVA.
La NASPI anticipata potrà essere richiesta entro 30 giorni dall’apertura della partita IVA. Il primo passaggio da seguire sarà quello di effettuare la richiesta di disoccupazione NASPI in seguito all’interruzione della propria precedente mansione, in modo involontario.
Dovrai, poi, effettuare la comunicazione all’INPS in merito alla scelta di apertura della partita IVA con il codice ATECO corrispondente.
Potrai contare, quindi, su una buona liquidità per dare vita alla tua nuova attività imprenditoriale. Una scelta che percorrono sempre più persone nel nostro Paese, stanche della continua precarietà nel mondo del lavoro subordinato.