Aziende più inclusive in Italia: quali sono? Ecco la classifica del 2023

Quali sono le aziende più esclusive in Italia? La classifica è stata ideata attraverso uno studio, in cui si è preso in considerazione quanto sia importante una leadership efficace insieme ai rapporti tra i dipendenti e il management.

AZIENDE INCLUSIVE IN ITALIA
Aziende inclusive in Italia- Oipamagazine.it

Lo studio in questione è stato realizzato da Great Place to Work Italia ed è stato in grado di scoprire molti elementi che hanno dato la possibilità di stilare una lista delle aziende più esclusive del nostro Stato. Ma di quale si tratta? Scopriamolo insieme nel testo che segue.

La classifica delle aziende più inclusive d’Italia

In Italia la classifica dei “Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion” è stata realizzata andando ad analizzare i pensieri di 56.000 soggetti che provengono da 131 imprese nostrane e al cui interno ci sono almeno 50 dipendenti.

I risultati che si sono ottenuti è che aziende come la Best Workplaces DE&I, sono capaci di superare di molto tutte le altre, in numerosi aspetti.

Infatti, più del 31% dei dipendenti afferma di essere trattato in maniera equa per quanto riguarda la retribuzione o per il ricevimento di riconoscimenti speciali.

Inoltre tali aziende riescono a differenziarsi anche per i benefit dati ai dipendenti oltre che per la meritocrazia per ottenere le varie promozioni e per impegnarsi nella ricerca di un equilibrio tra vita privata e lavorativa.

Ecco quindi la lista delle aziende più inclusive nel 2023:

  • Bending Spoons;
  • American Express;
  • Storeis;
  • GalileoLife;
  • Teleperformance Italia;
  • Salesforce;
  • Biogen Italia Srl;
  • Hilton;
  • Cisco System;
  • Vianova SpA;
  • Luxoft Italy SRL;
  • W.L. Gore & Associati S.r.l.;
  • Axl Agenzia per il lavoro;
  • Webranking;
  • MSD Italia;
  • DHL Express;
  • Skylab Srl;
  • Wide Group;
  • P.A. Advice SpA;
  • Prestiter.

Quindi, in base a ciò che abbiamo potuto vedere, la Bending Spoons, un’azienda di origini Lombarde da cui sede è a Milano, ricopre la prima posizione all’interno della classifica a cui fa seguito poi American Express, un’organizzazione che opera all’interno del settore assicurativo e finanziario.

Al terzo posto troviamo Storace, un’azienda Padovana il cui compito è quello di gestire il retail omnicanale e le varie consulenze per il commercio elettronico.

Il settore più inclusivo, l’IT

Uno dei settori più inclusivi di sicuro risulta essere l’Information Technology, il quale compare spesso nella classifica e che viene seguito da altri servizi professionali oltre che da quelli del settore assicurativo e finanziario.

Settore IT
Settore IT- Oipamagazine.it

Andando ad analizzare il luogo in cui queste aziende operano, l’Italia va a coprire metà della classifica a cui fa seguito poi gli Stati Uniti con il 75% e Germania, Francia e Svizzera con un 5% per ogni Stato.

Invece, se si fa riferimento alle dimensioni delle aziende, sappiamo che queste sono abbastanza variegate in quanto ve ne sono 6 al cui interno ci sono più di 500 dipendenti, altre sei che sono di medie dimensioni e che quindi danno lavoro ad un numero tra 150 e 499 dipendenti mentre non mancano 8 organizzazioni più piccole al cui interno troviamo occupati tra i 50 e i 149 soggetti.

In base a ciò che afferma il CEO di great Place to work Italia, Alessandro Zollo, vedere una cultura inclusiva all’interno del luogo di lavoro dà la possibilità ai dipendenti di sperimentare molte più opportunità da un punto di vista innovativo e di dare il proprio contributo verso i cambiamenti oltre che a dar vita a nuovi modelli e idee di lavoro.

Infatti, attraverso la diversità all’interno della popolazione aziendale, è possibile trovare numerosi vantaggi tra cui il favorire la creatività e dell’innovazione che si traduce nel 17% in più di opportunità tra le Best Workplaces DE&I.

Il punto debole delle aziende italiane

All’interno del rapporto si sottolinea anche che in Italia il tema riguardo alla parità di genere risulta essere ancora un punto debole.

Questo è ciò che si è scoperto soprattutto se si analizza il lavoro di cura e il work-life balance.

Infatti, per le lavoratrici, ogni impegno familiare va a pesare per una percentuale pari a 62%. Inoltre, il numero di dipendenti femminili all’interno del management aziendale risulta essere ancora limitato in quanto soltanto il 28% i manager risulta essere donna mentre sole 19% di loro possiedono una qualifica dirigenziale.

Tutto ciò, non solo viene visto come una negazione dell’uguaglianza di genere ma provoca una valorizzazione mancata di ogni risorsa produttiva causando anche delle perdite a livello economico.

Differenza di genere a lavoro
Differenza di genere a lavoro- Oipamagazine.it

Great Place to Work Italia e Fiabilis Consulting Group Italia Srl, per riuscire a capire in che modo superare tali sfide, hanno scelto di stringere una partnership strategica utile per dare supporto alle aziende, così da mettere in piedi un piano in cui si va a migliorare la gestione della parità di genere e per mettere finalmente le mani sulla Certificazione UNI/PdR 125:2022.

Si fa riferimento ad una certificazione che è stata introdotta attraverso la legge numero 162/2021 in cui si vanno a sostenere e promuovere delle politiche il cui scopo è quello di diminuire il divario di genere in alcune aree in particolare.

Fino ad oggi, sono 412 le aziende italiane che sono state in grado di ottenere tale certificazione.

In base a ciò che afferma il CEO di Fiabilis Consulting Group Italia Srl, Fernanda Peterson, tali partnership dà la possibilità alle aziende di migliorare e misurare l’equità di genere utilizzando degli strumenti precisi e andando a lavorare su diversi livelli di parità decisamente elevati.

Lo scopo è quello di fare in modo che un cambiamento in questa direzione possa essere favorito, così da creare dei posti di lavoro eccellenti in cui non si fa più riferimento a problematiche sulla parità di genere e di diversity.

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