Con un’anzianità contributiva di 25 anni quale assegno previdenziale sarà possibile incassare? Ecco chi potrebbe richiedere la pensione e come.
Uscire dal mercato occupazionale comporta il rispetto di determinati requisiti anagrafici e contributivi. La pensione di vecchiaia può essere richiesta avendo compiuto 67 anni d’età ed un’anzianità contributiva pari a 20 anni. Ci sono altre opzioni disponibili, tra cui avere un’anzianità contributiva pari a 25 anni. C’è un limite anagrafico per andare in pensione? Facciamo chiarezza.
Andare in pensione con 25 anni di contributi: ecco come
È possibile accedere alla pensione con un’anzianità contributiva pari a 25 anni e con un’età pari a 57 anni. Ci sono determinate categorie che potranno beneficiare di questo interessante vantaggio.
Possono accedere alla pensione con 25 anni di contributi previdenziali coloro che hanno compiuto 57 anni. Tale importo viene computato con il sistema contributivo e ad impattare in modo negativo sono i pochi contributi previdenziali versati. Non ci sono tantissime possibilità di andare in pensione con un’anzianità contributiva pari a 25 anni, ma è necessario rispettare anche il requisito anagrafico.
L’accesso alla pensione anticipata ordinaria richiede un’anzianità contributiva pari a 42 anni per gli uomini e un’anzianità contributiva pari a 41 anni per le donne. Un’altra opzione è Quota 102, ma occorrono 64 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva. Queste misure previdenziali non consentono di uscire dal mercato occupazionale con 25 anni di contributi previdenziali. Sono percorribili due strade:
- per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 è possibile andare in pensione con un’anzianità contributiva pari a 20 anni. Al compimento dei 64 anni, se sono stati versati contributi con metodo contributivo, è possibile andare in pensione. L’importo del trattamento previdenziale spettante deve essere pari o superiore a 2,8 l’assegno sociale;
- chi è titolare di un fondo previdenziale complementare e ha versato almeno 5 anni di contributi previdenziali, può andare in pensione a 60 anni e con un’anzianità contributiva pari a 20 anni. In questo caso la pensione sarà erogata dal fondo complementare e non dall’Inps.
Pensione con 25 anni di contributi: quanto si può prendere?
Per procedere al calcolo dell’importo dell’assegno previdenziale spettante avendo versato almeno 25 anni di contributi è necessario tenere in considerazione questi due fattori:
- media degli stipendi degli ultimi cinque anni,
- età del lavoratore.
L’assegno previdenziale spettante è pari a 2 punti percentuali della retribuzione per ogni anno di contributi. Con un’anzianità contributiva pari a 25 anni, il lavoratore potrà percepire almeno il 50% della retribuzione.
Pensione anticipata per invalidità
Altra categoria di lavoratori che può andare in pensione con almeno venti anni di anzianità contributiva sono gli invalidi. È necessario che i beneficiari del trattamento previdenziale abbiano una determinata percentuale di invalidità.
Possono andare in pensione in anticipo gli invalidi che abbiano almeno l’80% di invalidità, abbiano un’anzianità contributiva pari ad almeno 20 anni e abbiano raggiunto l’età di 61 anni, se si tratta di lavoratori. Per le lavoratrici la variabile anagrafica deve essere pari a 56 anni.
Nel caso in cui l’invalido sia non vedente, il requisito anagrafico richiesto è pari a 56 anni per gli uomini e a 51 anni per le lavoratrici.