Non è un mistero che vi sono delle novità in merito al Reddito di cittadinanza e che sta per “andare in pensione”, ma non per tutti sarà così. Vediamo come ri-ottenerlo.
Il Reddito di cittadinanza è stato un grande aiuto e supporto per moltissime persone già dal periodo della pandemia, ma ormai non è una novità che tale provvedimento stia andando a scemare. In realtà, già da agosto molti hanno dovuto rinunciarvi, ma a breve riguarderà tutti. Solamente in tre casi sarà possibile riottenerlo. Vediamo quali sono.
A chi spetta ancora il Reddito di cittadinanza?
Il Reddito di cittadinanza è stato per diverso tempo un grandi sussidio e supporto per numerosissime famiglie, soprattutto nel periodo della pandemia e negli attimi successivi. Purtroppo, o per fortuna, il Rdc sta per andare in pensione e se per molti la situazione è già cambiata, per altri sta per cambiare.
Il fatto è che non si tornerà più indietro e questo è per volere del Governo Meloni che ha stabilito che ci saranno nuovi sostegni per le famiglie e che verranno introdotti dei nuovi requisiti soprattutto per coloro che sono considerati occupabili. Al momento comunque non è ancora giunta l’ora di dire addio a tale provvedimento. Infatti, ci sono ancora delle categorie che possono beneficiarne. Vediamo di seguito a chi spetta ancora.
A chi spetta ancora il Reddito di cittadinanza?
Il nuovo Governo sta abolendo con una certa forza il Reddito di cittadinanza, ma garantisce l’erogazione ancora per alcune categorie. Innanzitutto, è garantito ancora a tutte quelle famiglie che hanno a carico un disabile di qualsiasi età, un minore o una persona anziana Over 60. Tutto questo sarà possibile fino a dicembre 2023.
All’interno di queste categorie che potranno beneficiare del RdC ancora per qualche tempo sono tutte quelle famiglie che sono seguite dai Servizi Sociali. Cambiamenti invece per chi ha un’età tra i 18 e i 59 anni ritenuti idonei ad un lavoro. A loro verranno riconosciute solamente un massimo di sette mensilità. Ciò significa che molti di loro hanno ricevuto l’ultima mensilità nel mese di luglio e già a partire da agosto non vedranno più l’addebito del sussidio.
Per queste persone però, è garantita ancora la possibilità di richiederlo per ulteriori tre mesi. La prima casistica si verifica quando all’interno di un nucleo familiare vi è un cambiamento drastico tanto da rientrare nei requisiti dei beneficiari dei 12 mesi. Per tale riconoscimento, è bene tenere a mente che non esiste un riconoscimento automatico. Pertanto ognuno dovrà pensare a rifare la domanda presentando una dichiarazione sostitutiva dell’ISEE con i vari cambiamenti e aggiornamenti.
Come si richiede il RdC per ancora tre mesi?
Partiamo subito con una distinzione. Se il cambiamento riguarda persone maggiorenni, quindi anziani Over 60 o disabili con la maggiore età, prima ancora di andare a compilare la Dsu è importante fare il cambio di residenza. Se ciò non avviene, il Reddito di cittadinanza non potrà essere erogato.
Solamente dopo, l’ISEE dovrà essere aggiornato e una volta terminato questi semplici passaggi, si potrà procedere con la pratica della nuova domanda del Reddito di Cittadinanza. Una volta analizzati i requisiti dei richiedenti e stabilito che rientrino nei parametri, allora dal mese successivo il sussidio verrà erogato.
Questo vuol dire che è molto importante presentare la domanda entro il mese di novembre di quest’anno così da godere almeno dell’ultima mensilità del provvedimento prima della sua completa scomparsa. Un’altra situazione in cui il provvedimento sarà ancora valido, è quella che viene segnalata dai comuni all’Inps di quelle famiglie che sono seguite dai Servizi Sociali. In questo caso il RdC verrà ripristinato automaticamente.
Per tutti coloro che non avranno più diritto di ricevere il sussidio, già dal mese di settembre è previsto un supporto per il lavoro e per la formazione di euro 350. Ovviamente sarà rivolto a quelle persone che vengono ritenute occupabili. Per ottenerlo sarà sufficiente presentare una domanda di ISEE non superiore ai 6000 euro e partecipare e frequentare un’attività formativa.
Mentre invece, a partire dal nuovo anno verrà introdotto un Assegno di inclusione che andrà a sostituire l’ormai scomparso del tutto Reddito di cittadinanza. Per tutte quelle famiglie a cui il RdC è stato sospeso, questo mese di agosto non è affatto semplice.