È vero che riprendere il lavoro dopo le ferie migliora le proprie prestazioni? È questa argomento su cui diversi studiosi si sono interrogati e che hanno trovato finalmente la risposta che molti stavano aspettando.
Sappiamo infatti che le ferie sono un vero e proprio toccasana per ognuno di noi. Trovare un modo per ricaricare le pile è di sicuro la soluzione ideale per avere l’energia necessaria da utilizzare nella propria occupazione.
Insomma, si tratta di argomenti che per molto tempo si è discusso anche se mancava ancora una conferma scientifica. Ma la tanto attesa risposta è finalmente arrivata e finalmente sappiamo che la scienza afferma che i giorni di vacanza sono necessari per rendere migliori le prestazioni professionali.
Le ferie fanno bene al lavoro. Questa è una conclusione a cui si è giunti attraverso il caso Ernst & Young.
Stiamo parlando di una società di consulenza direzionale mondiale che ha preso la decisione di offrire bene 10 ore di ferie in più nell’arco di un mese a tutti i suoi dipendenti.
Il risultato ottenuto è stato a dir poco senza sensazionale. L’azienda ha visto un incremento dell’8% su base annuale.
Non mancano poi altre aziende che hanno scelto di seguire una strada differente andando a sperimentare il sistema delle ferie libere, ossia un sistema in cui ogni dipendente gestisce in totale autonomia, i propri compiti, senza nessun vincolo di orario o di giorno.
Questa è una decisione presa dall’azienda One day, un gruppo imprenditoriale formato da soli giovani che fanno Capo a delle community di notevole successo come per esempio House of Talent, l’agenzia di viaggi We Road e ScuolaZoo.
Ma qual è il segreto che si nasconde in tale realtà? In queste aziende, il tutto si basa su responsabilità e fiducia oltre che al riuscire a raggiungere tutti gli obiettivi.
Sono questi gli elementi fondamentali che fanno sì che queste aziende riescono ad avere un enorme successo.
A seguito della pandemia provocato dal Covid-19, la concezione del lavoro è cambiata notevolmente.
Oggi, le persone sentono dentro di sé il bisogno di unire molto di più la vita privata con la vita professionale e quindi trovando il tempo anche per le proprie passioni oltre che per le mansioni lavorative.
Ed è per questo motivo che numerose sono le aziende che hanno scelto di investire in risorse mai utilizzate fino ad allora, concentrandosi molto sul benessere e sulla salute mentale di ogni dipendente.
Si tratta di soluzioni in cui hanno scelto di mettere a disposizione dei programmi di benessere come potrebbero essere corsi di meditazione, di terapia oppure di yoga.
In base a ciò che ha sottolineato una ricerca portata a termine da Mc Kinsey, questo potrebbe essere la strada da percorrere al fine di evitare di trovarsi di fronte alla sindrome di burnout tra i vari dipendenti, una soluzione che più di due terzi dei capi delle risorse umane hanno scelto di intraprendere.
In poche parole, un lavoratore felice si traduce in un lavoratore efficiente e quindi, un periodo di ferie non fa altro che aumentare, nel dipendente, il livello di felicità e di benessere.