Siete pronti per partire per le vacanze? I bagagli ci sono, le biciclette pure e il navigatore è impostato, ma sapete che l’aria condizionata potrebbe costarvi molto cara?
E’ periodo di vacanze e partenze e molte persone scelgono anche mete lontane da raggiungere comunque con la propria automobile. Si predilige questa soluzione perché molto spesso gli altri mezzi hanno costi incredibili e soprattutto, una volta giunti a destinazione, si rimane completamente a piedi. Chiaramente viaggiando in macchina, l’aria condizionata è fondamentale. Sapete però, che ha un costo molto elevato?
Ogni anno è la stessa storia: non si sa dove andare in vacanza. Una volta trovata la destinazione ci si chiede se è possibile raggiungerla con il proprio mezzo, oppure se convenga affrontare il viaggio con altri tipi di mezzi.
Se prendiamo in analisi il prezzo, questo varierà molto a seconda della nostra meta e soprattutto il periodo in cui vorremmo partire. Chiaramente nel periodo di ferragosto sarà tutto molto più caro rispetto a fine giugno o metà settembre. In secondo luogo, va anche detto che se la nostra destinazione è un villaggio turistico potrebbe valere la pena viaggiare in treno, ma se ci troviamo sperduti nel nulla avere il proprio mezzo non sarebbe male.
Infatti, viaggiare con la propria automobile ha numerosi vantaggi, tra cui quella di potersi fermare quando e quanto si desidera e una volta a destinazione si è liberi di lasciarla parcheggiata in un parcheggio o muoversi con tutta la comodità.
In questi ultimi anni però, dobbiamo tenere presente di un aspetto che quasi mai nessuno tiene in considerazione: l’aria condizionata. Vi starete chiedendo di cosa stiamo parlando e fidatevi che inciderà notevolmente sulla cifra totale del vostro viaggio. Entriamo più nel dettaglio.
Prima di entrare nel focus del discorso, una premessa è doverosa. Per capire il nostro discorso, dobbiamo fare un passo indietro e arrivare allo scorso anno quando inizia lo scoppio dei conflitti nelle zone dell’Ucraina. Come ormai abbiamo capito tutti, a causa di questa situazione ci sono state delle conseguenze importanti e in alcuni casi disastrose.
Tali risultati non si sono solo raggruppati nel Paese coinvolto, ma si sono sparsi a macchia d’olio sul continente europeo coinvolgendo altre realtà che oggi si ritrovano a dover fare dei conti importanti. Senza andare ad analizzare questioni ben più difficili, basti pensare come in questi ultimi tempi sia diventato complicatissimo reperire alcuni prodotti che un tempo erano estremamente diffusi.
Un esempio? Pensiamo bene quanto sia diventato difficile trovare la farina o l’olio di semi di arachidi e questa situazione ha comportato una situazione gravosa di inflazione del mercato alimentare. Ma non solo. Gli aumenti infatti si sono visti e sentiti anche sulla bolletta di luce e gas causando difficoltà a numerose famiglie.
Pensiamo ad esempio a tutte quelle compagnie di energia elettrica che sono state costrette a rimanere in linea con i provvedimenti e gli aumenti. Esse sono state obbligate a dover applicare degli aumenti a quasi tutti i loro clienti creando un disagio incredibile ad essi.
Siamo sempre intenti a parlare di aumenti di tutto quello che riguarda la vita quotidiana, ma quasi mai si sente parlare del consumo elettrico delle nostre automobili. Infatti, ciò che preoccupa maggiormente ad esempio sono tutti gli elettrodomestici presenti nelle nsotre abitazioni, ma quasi mai si pensa all’auto.
Quando viaggiamo in estate, la prima cosa che facciamo dopo essere saliti in macchina è accendere l’aria condizionata. Ma sapete che si tratta di uno dei processi che consuma più energia elettrica? A differenza di quanto si possa pensare, non si tratta di una spesa minima, anzi. Stando ai risultati di alcuni recenti studi è evidente come il condizionatore delle auto ha un consumo di energia che si aggira ai 2 e i 3 kW.
In parole più semplici, questo significa che al prezzo (già alto) del carburante si andrà aggiungere circa 1 euro in più per utilizzare il condizionatore in auto. Se pensiamo ad un tragitto breve, questo non comporta chissà quale dislivello, ma se si tratta di un viaggio lungo come nel caso delle ferie estive, parliamo anche di decine e decine di euro per il suo consumo.