In alcuni casi può essere molto conveniente riscattare l’anno militare ai fini pensionistici. Scopriamo tutti i dettagli e chi avrà diritto a tutto ciò.
Tutti i cittadini nati entro l’anno 1985, i quali hanno svolto l’obbligatorio anno di leva militare, possono riscattare a fini contributivi questo anno, in modo tale da poter andare prima in pensione.
La cosa interessante da sottolineare è che non si dovrà pagare alcun importo all’INPS per poter ottenere il riconoscimento dei contributi derivante da questo anno di leva militare. Si dovrà solo effettuare regolare domanda di riscatto. Essa, poi, dovrà essere accettata da parte dell’apposito ente.
Alla maggior parte dei contribuenti, quindi, converrà riscattare l’anno di leva militare, dal momento che verrà anticipata di un anno la possibilità di accedere alla cosiddetta pensione anticipata.
Essa fa riferimento al fatto di versare 42 anni e 10 mesi di contributi per poter accedere alla pensione ben prima del raggiungimento limite attuale della pensione di vecchiaia, vale a dire a 67 anni d’età.
Un altro aspetto interessante, poi, si ha in riferimento al possibile aumento del cedolino futuro mensile della pensione. Oltre ad accelerare i tempi di accesso alla pensione, infatti, chi riscatta l’anno militare a pochi anni dal fatidico “traguardo”, potrà anche contare su qualche soldo in più un domani.
Analizziamo gli altri aspetti relativi al riscatto dell’anno di leva militare. A chi converrà? Ecco tutti i vantaggi a riguardo.
Il riscatto dell’anno militare rientra fra i contributi figurativi versati direttamente dall’INPS. Sarà, come detto, necessario fare domanda per il riscatto. Esso, quindi, non verrà riconosciuto in via automatica nel caso in cui nel corso della propria vita l’utente sia stato “protagonista” di questo anno speciale di servizio militare.
Altri esempi di contribuzione figurativa riguardano il riscatto della laurea oppure il versamento da parte dell’INPS dei periodi di malattia durante gli anni occupazionali.
Tutti gli altri casi, invece, rientrano nella cosiddetta contribuzione ordinaria e fanno riferimento agli effettivi contributi versati dai vari datori di lavoro nel corso degli anni. Per i lavoratori autonomi, invece, si dovrà provvedere personalmente al versamento dei contributi.
Per ottenere il riscatto dell’anno militare sarà doveroso effettuare una precisa domanda, compilando un modulo specifico, ma non solo. Sarà obbligatorio, infatti, allegare una vera e propria autocertificazione in grado di attestare di avere tutti i requisiti per ottenere questo “vantaggio”.
Chi ha diritto al riconoscimento contributivo dell’anno militare? Come vedremo nel prossimo paragrafo, infatti, non tutte le persone avranno la possibilità di “risparmiare“ un anno di contributi per andare in pensione anticipata. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Per la compilazione della domanda di riscatto dell’anno militare sarà doveroso fornire diversi dati all’INPS. Oltre ai dati personali e ai recapiti telefonici e di posta elettronica, infatti, si dovranno indicare le date di inizio e fine della leva militare, la caserma nella quale si sarà svolto il tutto, ma non solo.
L’utente dovrà anche indicare il tipo di servizio militare praticato in quel periodo, l’indirizzo di residenza dell’epoca e il fondo pensionistico dove richiedere il riscatto.
Come anticipato in precedenza, però, non basterà solo aver svolto l’anno di leva militare per poter riscattare i contributi. In quel periodo, infatti, non si saranno dovuti versare ulteriori contributi, derivanti da aspettative sulla retribuzione.
Il sistema pensionistico non prevede il conteggio di contributi doppi nello stesso periodo. Durante quell’anno, dunque, non dovranno essere stati versati altri contributi.
Sarà opportuno, comunque, chiedere il parere a persone esperte nel settore per quanto concerne il riscatto dell’anno militare. In alcuni casi, infatti, potrebbe risultare come controproducente alla propria situazione personale tale riscatto.
Solo chi ha un vecchio regime retributivo avrà benefici dal riscatto. Tutte le persone che hanno iniziato a versare i contributi dal 1996 a oggi non dovranno riscattare l’anno militare.
Essi, infatti, non potranno sfruttare la pensione anticipata, allungando solo i tempi per poter andare in pensione. Ripetiamo come sarà necessario farsi consigliare al meglio da persone specializzate in questo settore, dal momento che la situazione di ogni contribuente sarà diversa da quella degli altri.