Sapevi che ci sono novità sulla pensione minima INPS? Scopriamo quali cambiamenti sono in arrivo e quali misure sono in atto.
Arrivano sostanziali cambiamenti riguardo le pensioni, molto attese da coloro che devono andare in pensione in quanto possono sfruttare delle misure specifiche per ottenere l’assegno.
Stiamo parlando dello sconto di oltre 4 anni e di quello sui contributi di cui possono usufruire alcune categorie di lavoratori per andare in pensione. Scopriamo nel dettaglio quali sono queste novità e chi riguardano!
Sono in arrivo tante novità e cambiamenti per i lavoratori che devono uscire dal mondo del lavoro per prendere la pensione minima INPS. In Italia sono disponibili svariati strumenti per accedere alla pensione con condizioni favorevoli.
Molti possono anche accedere alla pensione anticipata sfruttando determinate misure messe a disposizione dall’ente previdenziale e uscire prima dal mondo del lavoro.
Fra quelle che porteranno cambiamenti per accedere alla pensione minima troviamo il bonus di oltre 4 anni e lo sconto sui contributi. Questo vuol dire che si potrà andare in pensione anche con meno contributi, ma solo in certi casi.
Le novità in arrivo sono comunque allettanti e bisogna conoscerle bene per poterne usufruire al meglio. Vediamo di cosa si tratta e come funzionano queste novità.
Per accedere alla pensione ad avere la precedenza sono indubbiamente coloro che presentano la domanda all’INPS per primi. E’ chiaro che occorre avere dei precisi requisiti per accedere alla pensione, anche se si potrà usufruire di un bonus sconto di 5 anni e di uno sconto sui contributi.
Occorre presentare innanzi tutto all’INPS una richiesta specifica e calcolare se è possibile recuperare fino a 5 anni di contributi. Uno strumento che pochi conoscono per andare prima in pensione è la contribuzione maggiorata.
Di cosa si tratta? Consiste in una specie di beneficio che si ottiene dall’INPS su due fronti, sull’età anagrafica e sui contributi. Ma a chi spettano questi contributi maggiorati e come vengono calcolati? Possono ottenerli alcune categorie di lavoratori che presentano la domanda per averli riconosciuti.
Fra le categorie di lavoratori che possono ottenere una maggiorazione contributiva e quindi avere uno sconto sui contributi troviamo le donne. Costoro possono avere sulla pensione di vecchiaia il vantaggio di 1 anno.
Come è noto, ad oggi per andare in pensione servono 67 anni compiuti e 20 anni di contributi. Questa misura è uguale sia per le donne che per gli uomini, ma non per le donne che lavorano e che sono madri.
Infatti, le donne lavoratrici con figli possono beneficiare di un bonus di 4 mesi per ciascun figlio. Dunque, chi ha tre o più figli può godere di un bonus di 12 mesi al massimo, quindi pari ad 1 anno.
Lo sconto sui contributi permette a queste donne di andare in pensione in anticipo di un anno, quindi a 66 anni piuttosto che a 67.
Ma a godere maggiormente della maggiorazione contributiva sono gli invalidi. Infatti, le persone che sono dichiarate invalidi civili dalle autorità ma hanno proseguito l’attività lavorativa hanno diritto ad una contribuzione speciale.
Stiamo parlando della contribuzione figurativa, che prevede l’assegnazione di 2 mesi di contributi per ciascun anno versato.
In definitiva, le persone con invalidità civile riconosciuta dagli organi competenti possono andare in pensione in anticipo grazie ad uno sconto sui contributi che non può però superare i 5 anni in tutto.
Si tratta di una grande occasione per chi vuole uscire prima dell’età prevista dal mondo del lavoro e può sfruttarla in pieno per realizzare questo desiderio. Per sapere se si può accedere basta calcolare gli anni di contributi e capire se si raggiungono i 5 anni di bonus!