Sono in molti a chiedersi se i genitori dovranno per forza farsi carico dei debiti accumulati dai figli dopo il superamento dei 18 anni. Ecco tutti i vari casi.
Quando i figli sono dei minori, i genitori dovranno per forza farsi carico del loro sostentamento sotto ogni punto di vista. Nel caso remoto in cui un figlio con meno di 18 anni dovesse aver contratto con qualcuno dei debiti, saranno i genitori o chi ne fa le veci a doversi far carico del ripianamento della situazione.
Questo è ciò che prescrive la legge del nostro Paese in tal senso. In pratica, un debito di un minore per la legge verrà equiparato a un debito contratto dai propri genitori. Starà a questi ultimi pagare il tutto, dopo aver fatto una bella ramanzina al proprio figlio minore.
Educare fin da subito i propri figli al controllo dei soldi e delle risorse a disposizione è fondamentale. Solo in questo si eviterà di ritrovarsi impelagati in situazioni non proprio piacevoli sotto questo punto di vista.
Abbiamo visto cosa accade per i figli minori. E per quelli che hanno già superato la maggiore età? Di seguito, ti facciamo scoprire chi sarà tenuto a saldare i debiti contratti da un figlio che avrà superato i 18 anni di età. Esistono alcuni casi in cui saranno ancora i genitori a doversi far carico di ciò. Ecco tutti i dettagli in merito.
Un debito dovrà essere per forza saldato dal debitore verso uno o più creditori entro determinati limiti. Le regole valgono per tutte le persone fisiche e giuridiche. Chi ha più di 18 anni ne risponderà sempre personalmente. Cosa dovranno fare i genitori in caso di debiti contratti dal proprio figlio maggiorenne?
La regola generale dice che i genitori non saranno mai costretti a dover ripianare i debiti contratti dai propri figli dopo il superamento dei 18 anni di età. I creditori, dunque, non coinvolgeranno mai in prima persona i genitori e i loro beni.
Starà, quindi, al singolo genitore decidere o meno di ripianare i debiti di un figlio maggiorenne. La legge, però, non impone mai ciò. Questa, però, è la regola generale. Esistono, infatti, vari casi specifici in cui i genitori potranno rientrare nella situazione debitoria creata dal proprio figli. Scopriamo tutti i dettagli.
Il legame parentale non imporrà mai l’obbligo di pagamento dei debiti contratti dal figlio. Ciò, invece, potrà avvenire in altri casi legati a situazioni totalmente di altro genere. Quali? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Se un genitore presta una determinata garanzia al proprio figlio, allora sarà coinvolto nell’eventuale ripianamento dei debiti. In caso di fideiussione per l’acquisto, per esempio, di una casa, ecco che i genitori avranno le responsabilità spettanti ai garanti.
In caso di non pagamento delle rate del mutuo, i genitori saranno coinvolti nell’inadempimento finanziario. La stessa cosa accade nel caso in cui un figlio maggiorenne non dovesse pagare varie mensilità d’affitto. Se il contratto d’affitto è cointestato con un genitore, ecco che anche lui sarà coinvolto.
Esiste, poi, un caso molto spiacevole per una specifica vicissitudine. In caso di morte precoce del figlio, i genitori che accettano l’eredità verrebbero coinvolti nel dover pagare eventuali debiti contratti in vita.
Tutti questi casi rendono ben chiaro il fatto che nel ripianamento dei debiti contratti da un figlio maggiorenne esistono specifiche questioni riguardanti leggi e garanzie. Contratti e garanzie faranno in modo che nel debito siano coinvolti anche i genitori. Non si avrà alcun legame prettamente parentale per quanto concerne i debiti.
I contratti, infatti, potrebbero legare fra loro anche persone non imparentate fra loro. Come normale che sia, però, nelle dinamiche genitori-figli incide anche il buonsenso e il rapporto diretto di parentela. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, un genitore salderà i debiti del figlio nonostante la legge non lo imponga.