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Economia e Finanza

Mai commettere questo imperdonabile errore: addio assegno della pensione se lo fai

Non commettere questo rilevante errore, se lo fai rischi di dire definitamente addio all’assegno previdenziale. Presta massima attenzione.

Addio assegno pensione – oipamagazine.it

 Dopo tanta fatica finalmente è arrivato il momento di ritirarsi dal mercato occupazionale, ma è necessario aver maturato determinati requisiti anagrafici e aver raggiunto un montante contributivo per avere diritto a percepire il trattamento previdenziale dall’INPS. La normativa sul welfare ammette la possibilità di optare per determinate misure di pensione anticipata, ma occorre valutare se si è possesso dei requisiti stabiliti.

Tuttavia, una volta avuto l’accesso all’assegno pensionistico è necessario prestare massima attenzione in quanto potrebbe essere ridotta o vedersela sospesa. Bisogna stare attenti e valutare in ogni momento se si è in possesso di tutti i requisiti necessari per vedersi erogata la pensione. Ecco in quali si rischia veramente grosso.

Andare in pensione, è necessario rispettare determinati requisiti

Per accedere all’assegno previdenziale in Italia è necessario essere in possesso di determinati requisiti: per accedere all’assegno previdenziale di vecchiaia è necessario aver compiuto 67 anni ed avere un’anzianità contributiva pari a venti anni. Per accedere all’assegno di vecchiaia contributivo è necessario aver maturato 5 anni di contributi ed aver compiuto il 71esimo anno di compleanno. Per accedere alla pensione anticipata è necessario aver compiuto i 61 anni di età ed avere un montante contributivo pari a venti anni.

pensioni INPS – Oipamagazine.it

I dipendenti del comparto privato devono avere un’invalidità pari a 80 punti percentuali. Determinate regole sono previste per i lavoratori usuranti e per quelli notturni. È importante rispettare i requisiti previsti dalla normativa prima di accedere al trattamento pensionistico.

È bene evitare questo errore se non si vuole perdere la pensione

Una volta presentata la domanda per richiedere l’assegno previdenziale, è necessario rispettare determinati requisiti per evitare di perderlo o di vederselo sospeso. Condizione necessaria è la residenza del soggetto beneficiario: nel caso in cui la residenza permanga per oltre un mese fuori dal territorio italiano, il trattamento pensionistico sarà oggetto di sospensione. Nel caso in cui la sospensione vada oltre i 365 giorni, il trattamento viene bloccato.

Quando viene richiesta la restituzione dell’assegno pensionistico?

Ci sono casistiche in cui l’INPS può richiedere la restituzione della pensione. Può capitare il caso in cui il computo sia errato: se la pensione percepita è di importo maggiore rispetto al trattamento spettante, è possibile che l’INPS richieda la restituzione. Anche nel caso di errori presenti nella dichiarazione dei redditi, è possibile che l’INPS richieda la restituzione dell’assegno pensionistico.

L’assegno previdenziale non deve cumularsi con altri incentivi o misure, tra cui Quota 103.

errori calcolo pensione – Oipamagazine.it

Come restituire le somme indebitamente percepite all’INPS?

Per restituire le somme percepite indebitamente è possibile ricorrere alla compensazione con i crediti, anche se la pensione e l’assegno sociale sono oggetto di esclusione. Altra modalità per restituire le somme non dovute è quella tramite le trattenute: in questo caso è possibile operare una trattenuta fino ad un importo pari a 1/5 della pensione percepita. In alternativa, l’Inps può stabilire un piano di rateazione dell’importo dovuto.