Bonus 200 euro, l’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti sarà estesa ad una vasta platea di beneficiari: spetta a tutte queste categorie.
L’indennità una tantum pari a 200 euro, integrata di 150 euro, spetta ad una platea di beneficiari più vasta: ecco chi sono. Il provvedimento interministeriale siglato il 7 dicembre dal ministro del Lavoro, Marina Calderone, e dal ministro del Tesoro Giorgetti è stato ufficializzato dai magistrati contabili.
L’originaria previsione normativa indicava come beneficiari i pensionati ed i lavoratori dipendenti.
Successivamente la platea è stata ampliata e sono stati inclusi anche i lavoratori autonomi con Partita Iva, lavoratori atipici, stagionali, dottorandi di ricerca e lavoratori domestici. La platea dei beneficiari dell’indennità una tantum è stata ampliata in modo tale da sostenere economicamente ampie fasce sociali.
L’obiettivo è quello di contrastare il carovita dovuto all’incremento dei costi della materia energetica e all’aggravarsi del contesto geopolitico internazionale. Il bonus 200 euro è stato incrementato ulteriormente di altri 150 euro per le stesse categorie di lavoratori che hanno redditi bassi.
Con l’aggiornamento normativo è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari dell’indennità una tantum pari a 200 euro, che consente di contrastare l’inflazione ed il carovita.
Oltre ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati, hanno diritto a percepire il bonus 200 euro integrato di 150 euro anche i lavoratori autonomi, i lavoratori atipici, i disoccupati, i percettori del Reddito di Cittadinanza, i lavoratori domestici, gli stagionali, i dottorandi ed i borsisti. La platea è stata incrementata di oltre 30mila lavoratori titolari di Partita Iva e 50mila liberi professionisti.
Per richiedere il bonus una tantum pari a 200 euro, con integrazione di 150 euro, non è necessario presentare la domanda, nel caso in cui si sia dipendenti o pensionati. In tutti gli altri casi, per i lavoratori autonomi e liberi professionisti, è necessario presentare la domanda tramite la piattaforma approntata dall’Inps.
Il governo si impegna a scendere in campo per sostenere economicamente le famiglie ed i lavoratori che non riescono a fronteggiare i rincari e la fiammata inflazionistica. Nonostante il calo dei prezzi delle materie energetiche, i prezzi rimangono al centro dell’attenzione da parte delle forze politiche.
Oltre ai bonus una tantum sono stati prorogati il bonus sociale, che si sostanzia in uno sconto in bolletta per assicurare un risparmio sulla spesa della fornitura elettrica e gas ai nuclei familiari che vivono in una condizione di disagio economico.
Per ottenere questo bonus non è necessario presentare la domanda, ma è sufficiente presentare ogni anno la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) al fine di provare la propria situazione economica.
Per poter accedere al bonus sociale è necessario essere in possesso di determinati requisiti. L’Isee non deve eccedere i 15mila euro, o i 30mila euro, nel caso in cui ci siano più di quattro figli fiscalmente a carico.