In questo 2023, gli italiani dovranno dire addio a tutti questi bonus. Quali esattamente? Andiamo a scoprirlo di seguito.
Non aspettarti gli stessi bonus nel nuovo anno. Il governo Meloni ha apportato modifiche al proprio piano di contributi, incentivi e assistenza finanziaria ai cittadini, optando per la non proroga di alcuni benefici a cui hanno fatto affidamento milioni di persone nell’ultimo anno.
La stessa Presidente del Consiglio ha dato ampio monito su questa decisione, sottolineando il suo impegno per l’attuazione di misure più a lungo termine.
Diamo un’occhiata ai vantaggi chiave che sono stati esclusi dal nuovo piano e non saranno più disponibili per gli italiani.
Niente più sconto sulle accise che gravano sui carburanti
La prima azione intrapresa è stata la riduzione delle accise. In particolare, il 31 dicembre è andato in scadenza lo sconto carburante, già ridotto da 30,5 a 18,3 centesimi dall’amministrazione guidata da Giorgia Meloni nel dicembre 2022.
Come abbiamo spiegato in precedenza, ciò si traduce in un aumento di circa 18 centesimi del prezzo della benzina e del gasolio nelle stazioni di servizio dal 1° gennaio 2023.
Resta da vedere se il governo opterà per ulteriori riduzioni nel corso dell’anno, poiché al momento non sono state fornite indicazioni.
Nessun rinnovamento del bonus trasporti
A partire dal 2023 il bonus trasporti non sarà più disponibile. È stata presa dal governo la decisione di non prorogare il buono da 60 euro, specificamente destinato all’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché per i servizi di trasporto ferroviario a livello nazionale.
Tale contributo era destinato ai soggetti il cui reddito complessivo nel 2021 non superava i 35mila euro. Sfortunatamente, le domande non vengono più accettate.
Addio a tutti questi bonus da 200 e 150 euro una tantum
Addio anche agli incentivi unici messi in atto dall’amministrazione Draghi per tutto l’anno 2022.
Di conseguenza, con l’inizio del nuovo anno, non saranno più in vigore il sussidio di 200 euro per chi guadagna meno di 35mila euro e quello di 150 euro per chi guadagna meno di 20mila euro.
Ridimensionamento del Superbonus
Come ampiamente riconosciuto da diversi mesi, il Superbonus, pur non essendo completamente eliminato, ha subito una trasformazione che si discosta dalla sua struttura originaria.
Nel 2023, per chi non presenta la Cila entro il 31 dicembre, l’incentivo passerà dallo sconto maggiorato del 110% al 90%.
Questa riduzione ha un impatto significativo sul numero di persone idonee a beneficiare del programma.
Nel regno delle costruzioni, il bonus della facciata è completamente svanito. Originariamente previsto al 90%, negli ultimi tempi è gradualmente sceso al 60% e ora ha cessato di esistere del tutto.
Questo incentivo fiscale ha comportato una riduzione della tassazione complessiva per tutti gli sforzi che si sono concentrati sulla rivitalizzazione o sul rinnovamento della facciata esterna di strutture preesistenti.
Niente più bonus tv
Entrambi i bonus TV non sono attualmente disponibili. In primo luogo, non è avvenuto il rinnovamento del contributo di 50 euro (dipendente dall’ISEE fino a 20mila euro) per l’acquisto di televisori e decoder compatibili con i nuovi standard con cui viene trasmesso il segnale del digitale terrestre.
In secondo luogo, non è stato prorogato lo sconto fino a 100 euro per lo smaltimento di elettrodomestici obsoleti, accessibile a tutti i contribuenti senza vincoli di reddito.
I finanziamenti totali per i premi televisivi erano esauriti lo scorso novembre e da allora non è stato pianificato alcun rinnovo dei finanziamenti.