Oggi andremo ad analizzare la figura professionale del Chief Innovation Officer, un professionista che, all’interno dell’ambito aziendale, non può assolutamente essere assente. Ma qual è il suo compito? Vediamo insieme di cosa si occupa.
Con il passare degli anni, la figura del Chief Innovation Officer, meglio conosciuta con l’acronimo di CIO, si è evoluta al punto da trovarsi di fronte ad un ruolo del tutto nuovo e di fondamentale importanza per l’ambito lavorativo.
La figura del Chief Innovation Officer rappresenta un professionista che, nell’ultimo periodo, si è diffuso sempre di più proprio grazie all’utilizzo di tecnologie del tutto nuove oltre che alla presenza di strumenti digitali che si sono diffusi in maniera spropositata.
Si tratta di un professionista che attualmente è molto richiesto nelle aziende e che viene utilizzato in numerosi settori dell’economia.
Inoltre, le sue funzioni possono essere diverse in base all’organizzazione con cui si dà inizio ad un rapporto di lavoro.
Visto che si tratta di una figura professionale del tutto nuova, oggi la sua posizione all’interno di ogni azienda risulta essere meno definita a differenza delle altre figure dirigenziali.
Nonostante ciò, sappiamo che si tratta di un lavoro il cui ruolo è davvero molto importante. La professione di Chief Innovation Officer è in grado di rispondere ad una contesto che ha avuto inizio durante i primi anni del 2000, momento in cui nuove tecnologie si sono sviluppate e in cui il modello di business non fa riferimento solo alla performance di un prodotto ma tiene conto anche dell’esperienza customer.
Per cercare di capire con un esempio concreto il lavoro del Chief Innovation Officer, basta pensare al colosso giapponese Nintendo la cui specializzazione è nella creazione di videogiochi e che è riuscito a superare la concorrenza mettendo a disposizione la console Wii dei sensori di movimento.
Attraverso l’uso di questa console, chiunque può fare dell’esercizio fisico a partire dalla ginnastica fino al ballo, andando così ad allargare le possibilità di utilizzo di tale prodotto.
In poche parole, in questo occasione il Chief Innovation Officer è stato in grado di individuare una fetta in più di mercato andando a modificare il prodotto proponendolo ad un pubblico nuovo.
Il Chief Innovation Officer sta riuscendo a dirigersi verso una funzione che più si va avanti e più si definisce e, allo stesso momento, riesce a rispondere alle esigenze delle varie organizzazioni.
Basti pensare al fatto che fino a 10 anni fa tale professionista si limitava semplicemente a gestire il budget dedicato all’innovazione e ad andare alla ricerca di progetti su cui investire. Oggi invece le cose sono ben diverse.
Il Chief Innovation Officer attualmente risulta essere un professionista esperto innovazione il quale è diventato di grande supporto per diversi ambiti aziendali oltre che ad essersi trasformato in un facilitatore per l’innovazione dell’intera azienda.
Otto sono gli ambiti di azione che sono stati individuati. Ecco quali sono:
Visto che nell’ultimo periodo ci stanno sviluppando sempre più tecnologie, un fattore dovuto anche alla diffusione dello Smart working a causa della pandemia, è necessario utilizzare delle figure dirigenziali che siano capaci di gestire tale cambiamento.
E quindi ogni direttore HR si deve confrontare con il lavoro ibrido e con tutte quelle priorità del personale aziendale.
Invece, dall’altra parte, i direttori marketing devono ampliare i propri orizzonti andando ad immaginare una comunicazione in cui i consumatori avanzano delle esigenze differenti se si fa il confronto con il periodo prima della pandemia.
Infine, i direttori della produzione si trovano faccia a faccia con tecnologie che avanzano sempre di più e le quali, se sfruttate nel modo giusto, si possono trasformare in vantaggi per la stessa azienda.
Ed è in questo caso che entra in gioco la figura dello Chief Innovation Officer il quale fa in modo di trovare una soluzione a tutte queste nuove necessità che nascono proprio a seguito del cambiamento.
Si tratta di una sfida molto importante che può portare la presenza di nuove opportunità di lavoro per coloro che cercano impiego e, dalla parte dell’azienda, si va ad acquisire una figura che risulta essere fondamentale in quest’ultimo periodo.
Per ottenere il titolo di Chief Innovation Officer, è importante iscriversi a corsi di formazione tecnico manageriali.
In seguito, dopo aver terminato questa prima fase, si dovrà continuare con una formazione sperimentale sul campo in cui si fa pratica sul gestire progetti innovativi, una fase che in genere viene fatta nel campo aziendale.
Il percorso formativo principale per trasformarsi in Chief Innovation Officer sono di sicuro i Master Executive in Innovation Management, i quali danno la possibilità di ottenere ogni strumento manageriale e operativo necessario per esportare le aziende verso progetti di successo e di innovazione.