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Ecosostenibilità nell’arredamento grazie al legno che cattura anidride carbonica

Una grande innovazione è quello che si è presenta nel mondo dell’arredamento, in cui ha fatto il suo ingresso una soluzione in legno, capace di catturare l’anidride carbonica presente nell’ambiente circostante.

Arredamento eco sostenibile- Oipamagazine.it

Si tratta di una soluzione capace di favorire la sostenibilità ambientale e che, da un altro punto di vista, permette di ottenere non pochi vantaggi. Ma analizziamo insieme tutte le caratteristiche di questo nuovo arredamento.

Il settore edile e la presenza di materiale alternativi

Negli ultimi anni, all’interno di un arredamento, venivano inserite le piante proprio perché il loro compito era quello di fare in modo che l’ossigeno potesse essere rigenerato.

Oggi però una grande innovazione è data dagli arredamenti in legno, capaci di catturare l’anidride carbonica e purificare l’aria nei luoghi in cui si vive abitualmente.

È questo un progetto che vede impegnate due nazioni molto importanti, ossia gli Stati Uniti e il Canada, luoghi in cui i ricercatori stanno lavorando per creare un materiale capace di assorbire la CO2, un oggetto che possa essere utilizzato per arredare abitazioni e uffici.

L’idea ha origine in un momento molto fertile e in cui si sta cercando di fare di tutto per bloccare la cementificazione e costruire nuovi edifici, così che si possa riqualificare il patrimonio esistente, una pratica che si sta cercando di portare avanti già da circa 10 anni.

All’interno delle architetture e dell’edilizia, sono diversi gli approcci che si stanno utilizzando per le costruzioni, delle soluzioni che possono descriversi come rispettose dell’ambiente e che possono essere più inclini a conservare ciò che è già esistente.

I materiali importanti per l’edificazione sono acciaio e cemento anche se sono proprio quest’ultimi a contribuire per il 14% alle emissione globale di anidride carbonica.

Emissione di CO2- Oipamagazine.it

Inoltre, in base a una delle ultime stime effettuate, sembra che l’utilizzo degli edifici siano i responsabili del 40% della produzione di CO2.

Attuto ciò si aggiunge anche il fatto che anche all’interno dell’edilizia e quindi degli arredamenti interni, si sta facendo spazio un approccio sempre più sostenibile, il cui scopo è quello di dar vita a spazi funzionali e armoniosi, così da rendere favorevole il benessere di coloro che vivono al loro interno.

Ed è per tale ragione che l’ambito in questione si sta concentrando molto di più sul legno e su tutti quegli altri materiali riciclati che si stanno trasformando in soluzioni perfette per creare componenti d’arredo oltre che mobili.

Il legno capace di catturare l’anidride carbonica

Negli Stati Uniti e in Canada, molti sono i ricercatori che stanno lavorando sulla possibilità di realizzare delle strutture in legno capaci di assorbire la anidride carbonica.

Il modello su cui si parte è proprio il legno naturale e da lì gli studiosi dell’Università di Calgari in Canada e quelli della Rice University di Houston hanno dato vita ad una sorta di legno sostenibile in grado di catturare l’anidride carbonica presente nell’atmosfera, un materiale innovativo che potrebbe essere addirittura molto più resistente del classico legno.

Tramite un processo formato da due fasi differenti, si va a realizzare un materiale biodegradabile e riciclabile.

Si tratta di un composto in legno ricco di carbonio il quale potrebbe diminuire l’impronta di carbonio di tutti i materiali strutturali, a differenza di quelli convenzionali come plastica o cemento.

Legno capace di assorbire il CO2- Oipamagazine.it

Per ora questo materiale non risulta ancora essere in produzione anche se i risultati sono molto promettenti e si crede che, in poco tempo, molti uffici e case possano vedere, al loro interno, oggetti o mobili molto più sostenibili.

Per fare in modo che questo legno possa essere impiegabile realmente all’interno dell’edilizia, bisognerà procedere con ulteriori studi i quali potrebbero essere incentrati anche sulla durata del materiale.

Nonostante ciò, i ricercatori sono abbastanza motivati nell’andare fino in fondo e quindi rendendo più veloce possibile questa ricerca in modo tale che si possa utilizzare, quanto prima, questo materiale all’interno delle abitazioni di tutti noi.