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Come usare il metodo Ikigai se non sei felice al lavoro

Sono molti coloro che non amano il proprio lavoro, un dato confermato da una ricerca del Global Talent Trends 2022/23 del Mercer. In base a questa scoperta, si è potuto appurare che il 50% dei lavoratori non fa il lavoro che desiderava.
In questo caso è possibile utilizzare in metodo Ikigai per renderlo più piacevole!

Il metodo dell’Ikigai- Oipamagazine.it

Sin da bambini, si cresce con l’idea di fare il lavoro dei propri sogni anche se, con il passare degli anni, la propria vita prende strade diverse al punto che, per sopravvivere, siamo costretti ad accontentarci e a fare un lavoro che non sempre è gradito.

Cosa accade se si fa un lavoro che non si ama

Coloro che si trovano tutti i giorni a recarsi in ufficio e a portare avanti un lavoro che non ama, non stanno facendo altro che portare avanti un comportamento poco positivo per se stessi.

Infatti, ciò che si fa per 8 ore nell’arco del giorno, diventa parte della propria identità.

In questi casi, ossia quando si lavora in un posto che non piace, in un ambiente che non si riesce a sentire proprio e insieme a collaboratori con cui non vi è sintonia, vi sono diverse conseguenze negative che causano, nel lavoratore, una stanchezza doppia, andando ad aumentare anche il rischio di burnout.

Spesso capita di aggrapparsi ad una strada che non si sente propria anche se poi si trasforma nella propria comfort zone. 

E’ questo ciò che capita in quanto, per paura di buttarsi e tentare nuove soluzioni, si resta lì immobili a subire tutto ciò.

Si tratta di una situazione che interessa molti più lavoratori di quanto pensiamo.

Per fortuna però, in nostro soccorso arriva una cultura giapponese, la Ikigai, la quale riesce a fare in modo che questa situazione possa avere finalmente fine.

In cosa consiste il metodo Ikigai

Il termine Ikigai di origine giapponese vuol dire “motivo per cui vivere“. Si tratta di una parola formata da iki, termine che vuol dire vivere e gai, che tradotto vuol dire ragione.

In base ad una credenza giapponese, chiunque possiede un proprio Ikigai. Si tratta di un qualcosa che ognuno di noi deve trovare, un elemento verso cui deve orientare la propria vita.

Una ricerca che non è molto semplice in quanto ha bisogno di molto lavoro di introspezione.

Ikigai- Oipamagazine.it

Tutto ciò che in genere si fa nella propria vita, risulta essere la conseguenza di un insieme di scelte che sono state prese nel corso degli anni.

Spesso si crede che il punto in cui si arriva è ciò per cui si è portati, anche se in realtà sono state tutte le scelte fatte in precedenza che ci hanno portato dove siamo oggi.

In che modo indirizzare la propria esistenza in modo più attivo? In base a ciò che afferma la tradizione, cinque sono i pilastri su cui si basa la ricerca dell’Ikigai.

Il popolo asiatico è noto per essere spirituale e introspettivo. Infatti è possibile affermare che l’Ikikai hai non è prettamente inerente alla posizione lavorativa.

Sappiamo inoltre che il popolo occidentale ripone, nel lavoro, un significato differente facendo sì che questo si trasformi in parte della nostra identità.

I pilastri dell’Ikigai

Nelle terre giapponesi, tutti i pilastri attraverso i quali l’Ikigai si manifesta, sono strettamente legati alla propria interiorità e ai piccoli piaceri

Non si parla di missioni di vita vista come una vera e propria attività.

Ecco quali sono i cinque pilastri dell’Ikigai:

  • Fare attenzione alle piccole cose;
  • dimenticarsi di sè stessi;
  • andare alla ricerca della armonia con la terra;
  • essere felici per le piccole cose che accadono tutti i giorni;
  • concentrarsi sul qui ed ora.

L’Ikigai potrebbe essere quindi il meditare o il fare giardinaggio.

Le funzionalità dell’Ikigai occidentale

Nel momento in cui si procede con una breve ricerca su Google digitando Ikigai, di fronte a noi compaiono numerosi test dell’Ikigai in cui si riesce a trovare il proprio orientamento della vita.

Uno svantaggio di questi test è il fatto che risultano essere troppo lunghi anche se, si tratta di un elemento fondamentale per comprendere quale sia la propria missione dell’universo

I pilastri dell’Ikigai- Oipamagazine.it

L’Ikigai occidentale si ottiene ad un principio che segue il diagramma di Eulero Ven noto per i suoi cerchi che si intersecano.

Basterà immaginare il diagramma di Ven composto da quattro cerchi. All’interno di ognuno di loro si dovrà aggiungere la risposta ad una delle quattro domande che si presentano:

  • Che cosa siamo fare;
  • in che cosa il mondo potrebbe essere utile;
  • per che cosa si potrebbe essere pagati
  • Che cosa si è bravi a fare.

La missione di vita sta proprio in quel punto in cui vanno ad intersecare i quattro cerchi, e quindi nell’attività che va a trovare un equilibrio tra passione, vocazione, missione e professione.

In che modo cambia la vita nel momento in cui si trova il proprio Ikigai

Riuscire a trovare il proprio Ikigai, non risulta essere soltanto una semplice cosa da fare ma un vero e proprio stato d’animo.

Nel caso in cui ogni cosa che si fa assume un senso infinito, ogni giornata andrà avanti in maniera decisamente gratificante al punto che tutte le sere si sentirà di aver completato una missione.

Ovviamente, si tratta di una consapevolezza che si assume con il tempo. Infatti non sarà sufficiente trovare una risposta a quelle domande, ma bisognerà riuscire a raggiungere un livello di armonia sia con sè stessi che con il mondo intero.