Alcuni avvisi di pagamento imprevisti da parte dell’INPS stanno generando perplessità fra i contribuenti. Andiamo a scoprire il tutto e a fare chiarezza su questo argomento.
Molti contribuenti del nostro Paese sono stai sopresi dalla ricezione di alcuni avvisi di pagamento da parte dell’INPS. In molti casi, questi avvisi sono stati del tutto imprevisti. Analizziamo che cosa sta succedendo a molte persone e per quale motivo stanno arrivando tali avvertimenti.
Lo scorso 30 giugno molti cittadini italiani hanno dato la propria disponibilità a mettersi in regola dal punto di vista economico su alcune cartelle esattoriali. Pensavano, quindi, di non dover più affrontare la ricezione in merito ad alcuni avvisi di pagamento dell’INPS. Non per tutti, però, è andato come sperato.
In alcuni casi, però, tali avvisi sono stati causati da errori e sono del tutto ingiustificati. Altre volte, invece, l’errore sarà del cittadino e non si potrà fare altro che saldare un eventuale debito entro i termini fissati. Di cosa stiamo parlando? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento spinoso per tante famiglie.
L’INPS è l’istituto nazionale della previdenza sociale e garantisce aiuti e sostegni economici ai cittadini in maggiore difficoltà dal punto di vista reddituale. L’ente, inoltre, cura tutti i contributi previdenziali dei lavoratori e dei rispettivi datori di lavoro, erogando bonus di natura assistenziale e le pensioni degli aventi diritto.
Quali avvisi da parte dell’INPS, però, stanno preoccupando in modo massiccio alcune fasce specifiche di cittadini del nostro Paese? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Il costo della vita sempre più elevato e le tante spese da dover sostenere ogni mese – sia di natura ordinaria che di genere straordinario – possono causare diversi problemi a molte persone. Spesso, quindi, specie in particolari momenti dell’anno, diventa difficile far quadrare i conti.
Alcune famiglie non riescono a pagare tutte le spese e, di conseguenza, faranno dei debiti. Lo Stato, però, per venire incontro alle difficoltà di molti concittadini ha previsto da qualche anno una sorta di “rottamazione” dei debiti e delle cartelle esattoriali.
Si tratta di un sistema agevolato di pagamento, che consente alle persone di saldare tutti i debiti e i ritardi di pagamento con il Fisco in modo maggiormente flessibile e agevolato. Non sarà necessario, infatti, sostenere le spese relative alle sanzioni dovute ai vari ritardi e agli interessi di mora.
Anche le multe stradali potranno essere saldate, senza che nella spesa rientrino tutti gli interessi dovuti al ritardo sul pagamento.
Nel 2023 è prevista la cosiddetta “Rottamazione Quater” di tutte le cartelle esattoriali ricevute fra l’inizio del 2020 e il 30 giugno del 2022. Il pagamento potrà avvenire entro il 31 ottobre di quest’anno in un’unica soluzione oppure il tutto potrà essere rateizzato in 18 rate diverse.
Per quale motivo anche chi ha aderito a questa agevolazione sta ricevendo in questi giorni alcuni avvisi di pagamento da parte dell’INPS? Ecco tutti i dettagli.
Entro il 30 giugno molte persone hanno aderito alla già accennata “Rottamazione Quater”. Questa era la data di scadenza fissata per questa agevolazione economica riservata per il pagamento in ritardo di varie cartelle esattoriali.
Questa mossa avrebbe dovuto mettere al riparo dalla ricezione di avvisi di pagamento, ma non tutto sta andando come previsto. Molti cittadini, infatti, stanno ricevendo avvisi di pagamento da parte dell’INPS, nonostante abbiano aderito al sistema di rottamazione delle varie cartelle esattoriale. Per quale motivo?
Questi avvisi invitano le persone a saldare il tutto entro 15 giorni dalla ricezione di essi, in modo tale da mettersi in regola in via definitiva. Il motivo può essere dovuto al fatto che alcune cartelle esattoriali non rientrino nella rottamazione prevista. In tal caso, non si potrà fare altro che provvedere al pagamento come da avviso.
Altre volte, invece, l’avviso sarà del tutto ingiustificato. La cartella esattoriale può rientrare nella rottamazione. In tal caso, sarà necessario avvisare l’INPS e far presente l’adesione alla rottamazione. Un ritardo potrebbe aver generato l’errore.
L’ente provvederà personalmente ad avvisare il soggetto creditore della situazione del contribuente.
Chiudiamo con una informazione. Anche chi aveva già aderito alla “Rottamazione Ter” avrà potuto fare richiesta per la cosiddetta “Rottamazione Quater”. Il tutto era stato specificato in modo molto chiaro dalla Legge di Bilancio 2023.