Diversi pensionati si ritroveranno a settembre con una pensione molto più ricca. Ma di quanto? Chi sono questi fortunati? Andiamo a vederlo.
A partire da settembre 2023 ci sarà un nuovo aumento delle pensioni. Ma chi ha esattamente diritto a questo aumento e quando possono aspettarsi di riceverlo? Scopriamolo.
C’è aria di grande cambiamento in arrivo per i pensionati nel mese di settembre 2023, ma non riguarderà tutti.
Solo alcuni riceveranno l’aumento previsto nei loro assegni. Tutto questo grazie ad alcune operazioni di aggiustamento e alla rivalutazione degli assegni con nuovi importi delle pensioni 2023.
A settembre, tutti i pensionati che quest’anno hanno compilato il modello 730 saranno sottoposti ai consueti controlli IRPEF. In caso di importo a debito, saranno tenuti a restituire i soldi.
Quindi, chi può godere esattamente dell’ultimo aumento delle pensioni a partire da settembre? E per chi è specificamente destinato questo assegno? Andiamo a scoprirlo.
Pensione molto più ricca a settembre, ma per chi?
Ci riceverà esattamente un aumento delle proprie pensioni a settembre? Non saranno tutti, come abbiamo già detto.
L’INPS rivedrà le pensioni di settembre 2023 e farà alcuni adeguamenti attraverso l’IRPEF. A seconda dei casi, se il pensionato è debitore o creditore, l’INPS si occuperà del rimborso o della trattenuta dell’importo necessario in qualità di sostituto d’imposta.
Inoltre, vi è la possibilità di un adeguamento del trattamento pensionistico, che può avvenire in ragione del calcolo degli arretrati in relazione alla Legge di Bilancio e tenendo conto dell’andamento dei modelli inflazionistici.
Ecco perché a settembre, alcuni pensionati potrebbero trovarsi con un po’ di soldi in più in tasca. L’Inps ha già avviato l’iter di aggiustamento con la liquidazione di luglio e agosto, ma non tutti i pensionati ne hanno beneficiato.
In realtà, per molti pensionati, la rivalutazione della pensione minima avverrà quando riceveranno il pagamento di settembre 2023.
I pensionati che attualmente percepiscono una pensione inferiore al minimo percepiranno gli opportuni aumenti, oltre agli eventuali arretrati loro spettanti.
Se il pensionato ha inviato tempestivamente il Modello 730/2023, otterrà il conguaglio dall’INPS. D’altra parte, se il pensionato ha un debito, l’INPS interverrà detraendolo dal pagamento.
Esiste un’opzione per suddividere il pagamento in più rate, a condizione che l’intero importo venga saldato entro novembre di quest’anno.
Ecco i pensionati che avranno un cedolino più ricco
Andiamo a fondo su chi riceverà un aumento della pensione a settembre. Se sei un pensionato che ha presentato all’INPS il modello 730/2023 quale sostituto d’imposta entro il 20 giugno di quest’anno e hai diritto alla riduzione IRPEF dovuta, ti verrà rimborsato il periodo da gennaio a dicembre 2023.
A parte il rimborso IRPEF, l’aumento delle valutazioni pensionistiche per chi le percepisce sarà di un bel 1,5% dell’importo della pensione.
Si tratta di circa 570,00 euro al mese, tredicesima mensilità inclusa, per tutti i mesi da gennaio a dicembre di quest’anno.
Inoltre, le persone anziane che hanno più di 75 anni e percepiscono la pensione minima possono ottenere un aumento ancora maggiore del 6,4% nelle loro mensilità, per un totale di 600 euro.
Quando arriva il conguaglio IRPEF sulle pensioni?
Ora che abbiamo coperto tutti i dettagli del motivo per cui le pensioni aumenteranno a settembre, chi riceverà l’aumento e chi no, diamo un’occhiata al programma delle date per l’adeguamento.
Se hai presentato il modello 730/2023 prima del 31 maggio 2023, la comunicazione all’Agenzia delle Entrate andava inoltrate entro il 15 giugno 2023. Di conseguenza, l’adeguamento è avvenuto nel mese di agosto di quest’anno.
Se hai inviato il Modello 730 in un periodo compreso tra il 21 giugno e il 15 luglio 2023, la data di adeguamento prevista sarà appunto a settembre di quest’anno.
Invece, se invii la dichiarazione tra il 16 luglio e il 31 agosto 2023, l’Agenzia delle Entrate le riceverà entro il 15 settembre 2023. Quindi gli eventuali conguagli avverranno da settembre a novembre di quest’anno.
Se invii il modulo 730/2023 tra il 1 settembre e il 2 ottobre 2023, l’eventuale rimorso IRPEF arriverà a novembre.
Se, nel secondo caso, l’autorità responsabile determina che il riaccertamento IRPEF comporta un debito residuo, sarai tenuto a saldarlo entro novembre 2023. Non ti saranno concesse proroghe o rinvii.