In arrivo una nuova tassa da pagare: ecco di cosa si tratta e quanti soldi si dovranno sborsare. Facciamo chiarezza.
Brutte notizie in arrivo per i contribuenti italiani che saranno costretti a pagare una nuova tassa per finanziare i servizi sanitari.
Il comparto sanitario rischia di crollare e per garantire tutti i servizi sanitari essenziali, il ministro della Sanità punta ad introdurre una nuova tassa per evitare la bancarotta del comparto sanitario. Non è una novità che il sistema sanitario nazionale sia in forte affanno e rischi di collassare.
Da mesi e mesi le Regioni hanno chiesto al governo di intervenire immediatamente per evitare il peggio e per fare quadrare i conti della sanità tricolore. Purtroppo, poco è stato fatto ed i problemi economici che concernono il sistema sanitario sono rimasti e si sono aggravati, in certi casi.
Come risulta dal Def, il fondo per il SSN è salito di quasi 5 miliardi di euro, ma questo incremento non è sufficiente per evitare la bancarotta del comparto della salute. L’inflazione, i rincari ed i rinnovi contrattuali pesano sui bilanci del SSN. Per questo, è necessario intervenire introducendo una nuova tassa.
Ad impattare sulla crisi del SSN è la fiammata inflazionistica ed i rinnovi contrattuali del personale. L’incremento del fondo per il Sistema Sanitario Nazionale di 4,9 miliardi di euro non è assolutamente sufficiente per evitare la bancarotta. Il rischio che i pazienti italiani corrono è il commissariamento, con il conseguente taglio delle prestazioni sanitarie, il blocco delle assunzioni nel comparto e la riduzione del livello qualitativo dei servizi erogati.
Il ministro della Salute Schillaci chiederà al ministro del Tesoro di chiedere ulteriori miliardi per risanare i conti della sanità italiana. A seguito della pandemia e dell’inflazione, i debiti della sanità sono aumentanti.
Secondo le stime del ministro della Salute nella prossima manovra di Bilancio dovranno essere stanziati tre o 4 miliardi di euro. Si tratta di risorse economiche che consentiranno di raggiungere il pareggio di bilancio, evitando ai conti di essere “in rosso”.
Per evitare il peggio, ovvero il collasso del sistema sanitario tricolore, è bene il presidente della commissione Sanità e Lavoro del Senato, Franco Zaffini di Fratelli d’Italia, ha pensato di proporre l’introduzione di una tassa che consenta di evitare il peggio, ovvero la bancarotta del comparto della salute. Lo stesso Zaffini sottolinea:
“La sanità per una volta deve ‘fare bingo’, perché la pandemia pur avendo messo in luce la straordinaria generosità del nostro sistema sanitario nazionale ha anche mostrato tutte le sue fragilità”.
La finalità di Zaffini sarebbe quella di introdurre una “tassa di scopo” volta a finanziare la sanità pubblica e a garantire una maggiore tracciabilità del gioco, venendo a contrastare la ludopatia.
La proposta sarebbe quella di indirizzare maggiori risorse nel comparto della salute con il prelievo dal gioco.