La nuova carta acquisti, chiamata carta “Dedicata a te”, è arrivata. Il problema è che la lista degli esclusi è veramente lunga. Vediamo chi c’è dentro.
Ecco che è arrivata la nuovissima social card, chiamata “Dedicata a te“, che ha l’obiettivo di fornire un’assistenza tanto necessaria alle famiglie bisognose quando si tratta di acquistare generi alimentari di prima necessità.
Tuttavia, sono state sollevate alcune preoccupazioni in merito alla potenziale discriminazione associata a questa iniziativa.
Perché i single e le coppie senza figli non possono ricevere il bonus spesa da 382 euro? E chi altro è escluso da questo programma?
In questo articolo, approfondiremo queste domande, fornendo un esame approfondito della questione della discriminazione che circonda la social card.
La nuova carta acquisti è praticamente come un pass VIP, ma è solo per famiglie con tre o più persone e un ISEE inferiore a 15.000 euro.
Ma ecco il bello: se sei single, o una coppia senza figli, o anche una persona anziana che vive da sola o con un partner, sei automaticamente escluso.
Allora qual è il problema con questa ingiusta esclusione? E ci sono eccezioni a questa regola? Scopriamolo.
Quando si tratta di ottenere una social card, le regole favoriscono le famiglie con tre o più membri e almeno un membro che ha meno di 14 anni.
Quindi, anche se una famiglia ha due adolescenti al liceo (che, ammettiamolo, possono rappresentare una spesa ancora più onerosa), non avranno accesso prioritario alla nuova carta acquisti.
È un po’ una delusione, soprattutto se paragonata alle famiglie con due bambini piccoli alle elementari.
Passando al punto successivo, diamo uno sguardo alle famiglie composte da tre individui. In questa categoria è richiesto che almeno un componente sia minorenne.
Successivamente, abbiamo famiglie con tre membri ma senza limiti di età. Questo metodo di categorizzazione privilegia le famiglie con figli piccoli, in quanto tendono ad avere spese inferiori rispetto a quelle che studiano, soprattutto studenti universitari.
Ma che dire delle famiglie con figli più grandi o di quelle senza figli? C’è qualcosa riservata per loro?
Quindi, se vivi da solo o con un partner ma senza figli, puoi ottenere la social card solo se ci sono risorse rimanenti.
Ma, diciamoci la verità, le possibilità che ciò accada sono piuttosto scarse visto che le liste dei beneficiari INPS sono già state sigillate.
Quindi questo significa che i single e le coppie senza figli sono totalmente sfortunati quando si tratta di ottenere il beneficio?
Non solo i single e le coppie senza figli perdono la social card, ma ci sono anche altri gruppi che ne sono esclusi.
Prendiamo ad esempio coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione, la Naspi, l’indennità di disoccupazione sociale per i collaboratori Dis-Coll, l’indennità di mobilità, i fondi di solidarietà per l’integrazione al reddito e la Cig.
Queste esclusioni sono giuste? E cosa significano effettivamente per le persone colpite?
Il fatto che i single e le coppie senza figli vengano esclusi dall’equazione sta sicuramente sollevando alcune perplessità quando si tratta di equità e uguaglianza sociale. C’è un modo per vagliare metodi alternativi per assicurarci che anche queste persone siano incluse?
La social card è una risorsa unica e non rinnovabile, con un plafond complessivo di 382 euro. Per metterlo in prospettiva, è quasi il prezzo di una tazza di caffè al giorno.
Nel frattempo, le famiglie sono state colpite dall’inflazione, che ha avuto un impatto di diverse migliaia di euro.
Quindi, la domanda rimane: può davvero essere vista come una strategia efficace per affrontare la povertà?