Cos’è il Co-Living e quali sono i suoi vantaggi oggi

Un modello immobiliare secondo il quale si va a proporre l’affitto gli spazi condivisi all’interno di abitazioni, è il Co- living. Vediamo insieme come funziona.

Co-Living
Co-Living- Oipamagazine.it

In Italia e in numerosi altri Paesi, si sta facendo spazio il fenomeno del Co- living. Questo è ciò che sta accadendo in un momento in cui la situazione economica sta spingendo numerose persone ad andare alla ricerca di risparmio anche per quando riguarda gli affitti.

La diffusione del Co-Living

Il Co-Living risulta essere una risposta ai vari problemi che si stanno verificando in questo periodo a causa dei costi degli alloggi.

Si tratta di edifici realizzati in modo totale per riuscire a proporre, ai vari inquilini, una condivisione degli spazi comuni.

Si tratta di una soluzione molto valida grazie all’utilizzo di tecnologie digitali che gestiscono gli immobili.

Pare infatti che il 75% della popolazione europea viva all’interno di aree urbane, un dato che, secondo le Nazioni Unite, aumenterà fino all’84% entro il 2050.

Questa tendenza è data dal fatto che il tasso di occupazione, all’interno delle città europee, ha visto un aumento del 5% durante l’ultimo decennio.

Cinque anni fa, ossia nel 2018, poco meno di un terzo della popolazione europea viveva all’interno di alloggi in affitto, una percentuale che 10 anni prima era pari al 27%.

Inoltre, l’età media per i cittadini europei in cui si sposano è pari a 31 anni, a differenza di 29 anni del 2008.

Invece, per quanto riguarda l’età in cui gli europei scelgono di ampliare la propria famiglia con dei figli, ha subito un aumento da 27 A 29 anni.

In cosa consiste il Co-Living

Visto che i modelli di lavoro sono cambiati sempre di più, molti sono coloro che si lamentano della solitudine al punto da spingere sempre di più la sharing economy in cui si vede riconsiderato il contesto in cui si desidera andare a vivere.

Gruppo che vive insieme
Gruppo che vive insieme- Oipamagazine.it

Fino ad oggi, il Co-Living interessava soprattutto single, freelance e Nomadi digitali i quali non erano legati a nessun luogo in particolare.

Con il passare del tempo, diventa una priorità fare nuove esperienze di vita oltre che a nuove esperienze abitative, un qualcosa che viene reso molto più semplice dalla digitalizzazione.

Questo è un argomento trattato da un report della società CBR e in cui si afferma che nella maggior parte dei casi, sono i giovani a trasferirsi in città, proprio grazie alla presenza di scelte di vita e opportunità di lavoro.

Un report in cui si legge anche:

“questa giovane generazione che richiede un alloggio flessibile, centrale o collegato al centro città e con opportunità di socializzazione è il target primario per il Co-living”.

Il cambiamento delle soluzioni abitative in città

Durante questi anni, il Co-Living è diventata una risposta molto efficace a tale scenario e ad ogni necessità ad essa collegato.

Si tratta di un nuovo modello abitativo che sta subendo dei cambiamenti e che si sta rispondendo sempre di più in modo tale da interessare anche le persone più in avanti con l’età e quindi non soltanto giovani e single ma addirittura delle famiglie intera, oltre che a professionisti che scelgono questo tipo di soluzione non per motivazioni economiche ma solo per una scelta di vita.

La trasformazione del Co-Living si sta indirizzando anche verso l’integrated living il che vuol dire unire l’offerta di alloggio con numerosi altri servizi indirizzati alla medesima community di persone che vivono insieme.

Si tratta di un settore in costante sviluppo che vede al suo interno numerose opportunità di crescita al punto che è riuscito ad attirare di interesse di numerosi stakeholder e di investitori.

I vantaggi che si ottengono con il Co-Living

Il Co-Living risulta essere la soluzione perfetta di alloggio in risposta alle numerose richieste di soggetti che vanno alla ricerca di un luogo in cui vivere, sfruttando però un affitto condiviso.

Inoltre, attraverso la mobilità Internazionale, numerose aziende sono riuscite ad attirare talenti da tutto il mondo.

Nel momento in cui si condividono appartamenti, si permette di vivere in zone centrali e costose che, singolarmente, non potrebbero essere accessibili con un affitto privato.

Ci sono poi delle attività di Co-Living che mettono a disposizione anche degli spazi di coworking per tutti coloro che scelgono di lavorare da casa.

Cosa sono i contratti all-inclusive

Non mancano poi delle formule di contratto All inclusive, al cui interno non è presente soltanto la locazione degli alloggio ma anche altri fattori tra cui la manutenzione di strutture, pulizie e bollette domestiche.

La tecnologia utilizzata come facilitatore

Il Co-Living non esisterebbe se non ci fossero tutte queste nuove tecnologie che renderebbero ogni cosa molto più efficiente.

Infatti, l’evoluzione di tecnologica insieme alla digitalizzazione, risulta essere un elemento essenziale per il Co-Living.

Co living e co working
Co-living e co-working- Oipamagazine.it

Infatti, i protagonisti principali di questo settore utilizzano piattaforme digitali evolute le quali vengono aggiornate costantemente in modo da raggiungere, gestire e mappare il mercato.

Si tratta di un ambito in cui anche i sistemi di intelligenza artificiale, Analytics e i Big Data ricoprono un ruolo molto importante.

Il Co-living nella città di Milano e in altre realtà europee

Numerosi sono i modelli di Co-Living esistenti i quali si differenziano da Paesi a Paesi.

Infatti, i tipi di alloggi o di camere che si mettono a disposizione, sono differenti e variano in base alle città degli operatori oltre che per fasce di prezzo.

Nel nostro Stato, il Co-Living risulta essere una realtà che sta ancora emergendo al punto che ancora non ha una definizione precisa.

Una delle città più evoluta su questo fronte e certamente la città di Milano, in cui esistono due formati differenti Co-Living.

La soluzione più comune risulta essere l’appartamento formato da un minimo di tre ad un massimo di 6 camere da letto in cui è presente anche cucina e bagno in comune.

In genere, gli appartamenti formati da tre camere da letto, hanno una dimensione intorno ai 100 mq mentre, quelli formati da sei camere vedono una dimensione tra i 180 e 200 mq.

Non mancano poi soluzioni di Co-Living realizzate con monolocali autonomi, i quali sono meno comuni e possiedono degli spazi fino a 40 metri quadri.

A Milano, uno degli operatori principali da cui specializzazione è proprio nel Co-Living e DoveVivo, un servizio che ha intenzione di ampliare i suoi orizzonti arrivando fino in  Spagna, Francia e che possiede dei piani di sviluppo anche ad Aparto, Firenze, Torino e Pavia.

In genere nella città di Milano, le strutture convenzionate sono indirizzate maggiormente ad una popolazione universitaria.

Il mercato del Co-Living in Europa

Nella città di Londra, il concerto di Co-Living è formato soprattutto da strutture molto ampie al cui interno ci sono dei piccoli monolocali.

Qui vengono messi a disposizione degli alloggi individuali affiancati da spazi comuni molto grandi che, messi insieme, danno vita ad un ambiente molto vasto.

Giovani che vivono insieme
Giovani che vivono insieme- Oipamagazine.it

In genere, gli spazi comuni vedono compresa anche una palestra insieme a luoghi in cui consumare bevande e cibi tutti insieme.

Inoltre è bene sapere che un contratto di affitto per il Co-Living varia da un minimo di 3 mesi fino ad un massimo di 12 mesi e le tariffe dipendono dalla durata del soggiorno stesso.

Nella città di Berlino non mancano degli operatori che propongono soluzioni di Co-Living e di co-working insieme, proprio per essere diversi dai propri competitor.

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