Il consulente di lavoro, all’interno di un’azienda, ricopre un ruolo molto importante in quanto, non solo si limita a gestire il personale ma viene impiegato anche per fare in modo che ogni azienda funzioni nel migliore dei modi.
Nel momento in cui si fa riferimento ad una consulente del lavoro, l’idea che ci compare nella mente potrebbe essere molto confusa. Ed è per questo motivo che abbiamo pensato di realizzare un testo in cui si va a descrivere il suo lavoro e i compiti che svolge durante una sua giornata tipo.
Il consulente del lavoro risulta essere una figura il cui compito è quello di svolgere determinate attività per fare in modo che un’azienda funzioni nel modo giusto.
In base a ciò che possiamo leggere on-line, in particolar modo su Wikipedia, possiamo sapere che il consulente del lavoro risulta essere un libero professionista il cui scopo è quello di dare consulenza nel settore giurislavorativo nel nostro Stato, avendo a disposizione delle competenze specifiche utili per amministrare il personale subordinato e parasubordinato, un tipo di lavoro che svolge per enti ed imprese.
Il consulente del lavoro risulta essere una risorsa molto utile per un’impresa, in quanto gli dà il suo supporto per rendere più semplice la gestione del personale se si analizza il tutto da un punto di vista amministrativo.
Il compito del consulente del lavoro non è soltanto quello di gestire le risorse umane dall’inizio alla fine, ma di occuparsi anche della parte burocratica facendosi carico del realizzare un rapporto lavorativo a partire dalla generazione fino alla definizione, arrivando così a concludere il tutto nel migliore dei modi.
Egli si occupa di redigere i contratti di lavoro, chiarire delle incomprensioni tra colleghi oppure compilare le buste paga.
Nel caso in cui l’attività principale del consulente del lavoro risulta essere il compilare i cedolini di dipendenti, attraverso il calcolo di ogni adempimento assicurativo e previdenziale, tale professionista può utilizzare le proprie competenze anche in altri compiti, alcuni dei quali molto complicati e che quindi hanno bisogno di competenze bene specifiche.
Egli può quindi occuparsi dell’inquadramento dell’azienda e di ogni dipendente, dando così delle informazioni sui vari adempimenti in campo lavorativo a partire dalla previdenza fino all’assistenza di ogni dipendente.
Sarà compito del consulente e iscrivere ogni lavoratore presso gli istituti assicurativi e previdenziali, gestendo così ogni comunicazione con i vari centro per l’impiego.
Egli puoi inoltre mettere a disposizione una consulenza tecnica lavorativa nel momento in cui i dipendenti si trovano di fronte a problemi per l’inquadramento contrattuale, andando a gestire ogni comunicazione o pratica con i vari enti di competenza.
Inoltre, un altro compito del consulente del lavoro è quello di dare una consulenza nel momento in cui si verificano liti o cause legali.
Egli infatti, nel corso di un processo, può mettere a disposizione una consulenza tecnica d’ufficio, andando ad assistere le parti in conflitto oppure il giudice.
Al momento, in Italia, numerosi sono i consulenti del lavoro esistenti, un dato dovuto al fatto che il tessuto produttivo è ricco di numerose impresa.
Si tratta di imprese sulle quali grava una burocrazia molto ingombrante che dipende dal tipo di lavoro.
Se si analizza il tutto sotto un’ottica professionale, il consulente del lavoro fa parte delle professioni protette e quindi, coloro che la esercitano, devono avere necessariamente effettuato l’iscrizione all’albo professionale di categoria.
Per avere libero accesso totale professione, è importante aver conseguito una laurea in giurisprudenza triennale oppure in scienze politiche o economia oppure essere in possesso di una laurea triennale o un diploma universitario in consulenza del lavoro.
A seguito della laurea, è importante seguire un tirocinio della durata di 18 mesi a cui segue l’esame di stato per iscriversi all’albo professionale.
In ogni caso, la legge italiana non ha in previsione delle competenze esclusive per tale professione in quanto, anche avvocati, esperti contabili, commercialisti o ragionieri possono esercitare tale attività.
Un lavoro che può essere svolto anche da agrotecnici abilitati i quali hanno effettuato l’iscrizione all’albo.
In poche parole, è facile capire che il consulente del lavoro è una figura molto importante per le aziende, a cui si rivolgono al momento in cui hanno bisogno di ottimizzare la gestione di ogni dipendente e tutto ciò che ne consegue.
Si tratta di un collaboratore molto prezioso, il quale deve essere scelto prestando particolare attenzione in quanto egli è in grado di rendere più semplice ogni burocrazia e interfacciarsi con le varie istruzioni a nome dell’azienda.