Assegno mensile di 1500 euro dall’INPS per vedove ed eredi: cosa fare per averlo

Quali documenti servono per ottenere l’assegno mensile di 1500 euro dall’INPS: le informazioni per vedove ed eredi. 

Assegno INPS
Assegno INPS -oipamagazine.it

Alcuni piani pensionistici prevedono che una parte dell’importo totale venga consegnata al coniuge superstite alla morte del titolare. Tuttavia, è importante notare che non tutte le vedove e gli eredi ricevono l’assegno. Il processo è noto come reversibilità.

Ci sono casi in cui l’assegno del lavoratore in pensione non va al coniuge superstite o agli eredi. È il caso dell’Ape Sociale, una prestazione transitoria per i lavoratori in pensione che soddisfano determinati requisiti.

Vedove ed eredi: le informazioni sull’Ape

Il termine Ape sta per Anticipo Pensionistico. È l’acronimo della prestazione ponte che aiuta i pensionati fino al raggiungimento dei requisiti necessari per la pensione di vecchiaia o anticipata.

L’INPS offre un’indennità finanziata dallo Stato e destinata specificamente ai lavoratori con almeno 63 anni di età e in possesso di determinati requisiti.

Ape sociale
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L’indennità è pensata per sostenere chi ne ha più bisogno. Secondo la normativa vigente, possono richiedere l’Ape le persone disoccupate che hanno esaurito la NASPI o l’indennità equivalente con un minimo di 30 anni di contributi.

Inoltre, possono richiedere l’indennità anche i caregiver che hanno prestato assistenza per un minimo di sei mesi (con 30 anni di contributi), gli invalidi con il 74% di invalidità e i dipendenti che svolgono lavori fisicamente impegnativi con un minimo di 36 anni di contributi.

I casi in cui l’assegno da 1500 euro non viene erogato

L’Ape Sociale è un’indennità erogata dall’INPS in Italia. L’importo di questa indennità è calcolato in base alla pensione mensile al momento dell’accesso alla prestazione.

Se l’importo è inferiore a 1.500 euro, allora l’indennità sarà pari a tale importo. Al contrario, se la pensione raggiunge o supera i 1.500 euro, l’indennità sarà fissata a 1.500 euro.

Una caratteristica importante dell’Ape Sociale è che non è reversibile. Questo significa che in caso di decesso del beneficiario, né il coniuge superstiti né gli eredi avranno diritto a ricevere l’indennità dall’INPS.

Questo aspetto ha sollevato molte domande e dubbi tra coloro che sono interessati a questa prestazione.

Pensionati leggono
Pensionati leggono – oipamagazine.it

Sebbene l’Ape Sociale possa essere vantaggiosa per alcune categorie di lavoratori che desiderano andare in pensione anticipatamente, non deve essere considerata come un trattamento comparabile alla pensione tradizionale.

Ad esempio, essa non include ulteriori benefici come la tredicesima o la quattordicesima mensilità.

Inoltre, l’Ape Sociale non prevede un adeguamento automatico dell’importo in base all’inflazione o ad altri fattori.

Non è soggetta a eventuali aumenti o aggiornamenti automatici. Inoltre, è importante notare che i beneficiari dell’Ape Sociale non possono svolgere alcuna attività lavorativa durante il periodo in cui ricevono l’assegno e non accumulano contributi figurativi durante tale periodo.

La legge stabilisce chiaramente che in caso di decesso del beneficiario dell’Ape Sociale, il trattamento cessa immediatamente e l’indennità non è più erogata.

Pertanto, né il coniuge superstiti né gli eredi avranno diritto a ricevere i 1.500 euro dell’assegno. È importante considerare l’Ape Sociale non come una pensione a tutti gli effetti, ma come un’indennità basata sui contributi versati, la quale perde valore giuridico in caso di decesso del beneficiario.

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