Non ci sono ancora ufficialità, ma nel 2024 ci sarà una nuova rivalutazione sulle pensioni. Ecco di quanto potrebbero aumentare a partire dal prossimo gennaio. Analizziamo insieme le stime in tal senso.
Nel nostro Paese oltre 16 milioni di cittadini hanno concluso la propria attività lavorativa e si stanno godendo la propria meritata pensione. Non tutti i cedolini mensili, come normale che sia, sono uguali fra i vari pensionati. Molto dipenderà dall’età e, soprattutto, da quanti contributi saranno stati versati all’INPS nel corso degli anni.
Per poter andare in pensione anticipata occorre aver versato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Chi avrà raggiunto ciò, potrà andare in pensione anche prima dei 67 anni d’età, limite attuale in Italia per quanto concerne la pensione di vecchiaia.
Molte categorie di lavoratori, poi, possono andare in pensione anche prima, per effetto di alcune leggi particolari in merito ai lavori usuranti o ad altri aspetti specifici. La data di uscita dal mondo del lavoro, dunque, varia di caso in caso e spesso è oggetto di aspetti non del tutto chiari a tutti.
In questo articolo cercheremo di capire se l’anno prossimo saranno previsti aumenti sulle pensioni per tutti gli italiani. L’INPS non ha ancora dato ufficialità in tal senso, ma già trapelano alcuni dati e informazioni abbastanza evidenti. Di cosa parliamo? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Aumenti sulle pensioni nel 2024: ecco le cifre stimate
L’aumento del costo della vita ha fatto in modo, grazie ai dati ISTAT, che le pensioni aumentassero nel corso dell’anno che stiamo vivendo. Molti milioni di italiani hanno visto aumentare il proprio cedolino mensile in questo 2023. Cosa succederà l’anno prossimo? Ecco tutte le informazioni in tal senso.
Chi ha una pensione pari o inferiore a una somma di 4 volte quella facente riferimento al trattamento minimo dell’INPS, in questo 2023 ha visto registrare importanti aumenti sulle proprie pensioni. Dallo scorso primo gennaio, infatti, la percentuale di variazione per quanto riguarda il calcolo della perequazione è stata fissata al 7,3%.
Molti pensionati, quindi, hanno potuto contare su diversi soldi in più ogni mese, in modo tale da poter contrastare efficacemente l’inflazione e l’aumento dei prezzi in ogni settore, compresi i generi alimentari di prima necessità e i medicinali.
Considerando che l’inflazione si farà sentire anche nei mesi successivi, con molta probabilità le pensioni saranno nuovamente rivalutate a partire dal gennaio 2024. Siamo ancora lontani dallo scoprire gli importi veri e propri e il calcolo della nuova perequazione. Possiamo, però, farci un’idea su quello che potrà accadere. Ecco i dettagli.
Stime sul calcolo della pensione nel 2024: ecco cosa potrebbe accadere
Chi riceve una pensione di 4 volte ciò che è previsto dal trattamento minimo, ha avuto degli aumenti in questo 2023 pari a 153 euro lordi circa. Anche le pensioni minime sono aumentate notevolmente rispetto al passato. Gli over 75 sono arrivati a ricevere circa 600 euro al mese. Aumenti di quasi 50 euro, poi, ci sono stati anche per gli under 75.
Come anticipato, nel 2024 il tasso di perequazione sarà di nuovo calcolato in modo preciso grazie ai dati ISTAT. Si calcolerà, quindi, il costo medio della vita delle singole persone e le pensioni verranno adeguate – come sempre accade – all’inflazione.
Non ancora c’è nulla di ufficiale, dal momento che le informazioni vere e proprie sulle rivalutazioni verranno fornite dall’INPS alla fine dell’autunno prossimo, ma possiamo già scoprire indicativamente a quanto si attesterà la percentuale relativa alla perequazione.
L’inflazione è in leggero calo rispetto ai burrascosi mesi precedenti. Non si arriverà, quindi, al dato percentuale del 7,3% come nel 2023. Con ogni probabilità nel 2024, la rivalutazione del 100% sulle pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo si attesterà fra il 5,4% e il 6% rispetto alle somme di quest’anno.
Per una pensione attuale di 1.000 euro, quindi, gli aumenti saranno compresi fra i 54 e i 60 euro lordi. Questi aumenti faranno in modo che gli italiani possano contrastare al meglio gli effetti dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi.
All’aumentare delle pensioni – per quelle superiori a 4 volte la somma minima – le rivalutazioni saranno man mano inferiori alla percentuale del 5,4. Sarà, comunque, necessario attendere le ufficialità che arriveranno in autunno. Fra pochi mesi scopriremo a quanto ammonteranno effettivamente gli aumenti sulle pensioni.