Nuovo bonus figli 650 euro, ecco in cosa consiste e chi potrebbe richiederlo

In cosa consiste questo nuovo bonus figli 650 euro? Chi sono i beneficiari e come richiederlo? Risponderemo di seguito.

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Dopo l’uscita dell’Italia dalla pandemia, la situazione rivelata nel 2022 è che l’11,5% delle famiglie con minori si è ritrovato in una condizione di povertà assoluta.

Tuttavia, quando queste famiglie risiedono in alloggi in affitto, questa percentuale aumenta notevolmente al 28,2%.

Da notare che questi dati sono in attesa dell’uscita dei nuovi dati Istat sulla povertà, la cui pubblicazione è prevista per il mese di ottobre.

In questa fase, una statistica rivela una maggiore sfida economica affrontata dalle famiglie con bambini.

Questa condizione è spesso accompagnata da redditi ridotti, ostacoli nell’ottenere un mutuo, e una minore probabilità di aver risparmiato o ereditato beni, come sottolineato dall’Istat lo scorso anno.

Quando le famiglie con figli piccoli sono proprietarie della casa, il tasso di povertà assoluta scende al 6,4%, che è inferiore alla media nazionale del 7,5% per tutte le famiglie nel 2021.

Tuttavia, se la proprietà della casa è basata sull’usufrutto o sul libero uso, il l’incidenza della povertà sale al 13,1%. Per le famiglie con figli minori che affittano, il tasso di povertà sale oltre il 28%.

Per fortuna, a partire dal 2022, ai genitori italiani viene garantito un l’assegno unico e universale per i figli a carico.

Sembra però che sia in fase di elaborazione una nuova indennità integrativa di 650 euro, pensata appositamente per le famiglie italiane con figli a carico. Questo ulteriore sostegno andrà ad aggiungersi all’assistenza già in atto.

A seguito dell’approvazione della Legge di Bilancio 2023, il governo ha attuato una serie di incentivi rivolti alle famiglie con figli che si affidano al sostegno dei genitori.

Accanto all’introduzione del nuovo assegno universale pensato appositamente per i figli a carico, è previsto anche un bonus figli stanziato per l’anno 2023.

Nuovo bonus figli 650 euro: un aiuto che si aggiunge all’assegno unico

Da marzo 2022 è disponibile un assegno unico e universale. Tuttavia, ha subito modifiche con la recente legge di bilancio.

L’assegno 2023 di nuova attuazione funge da risorsa di aiuto finanziario destinata alle famiglie con figli a carico e di età inferiore ai 21 anni, in particolare se detti figli sono impegnati in attività educative.

Nuovo bonus figli 650 euro
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Tutti i nuclei familiari hanno diritto all’indennità in base all’ISEE. Nel 2023 sono state apportate modifiche degne di nota, in particolare il significativo aumento del 50% dell’integrazione forfetaria per i nuclei familiari con un minimo di 4 figli a carico.

Di conseguenza, a partire da marzo 2023, le famiglie che rientrano in queste categorie riceveranno 150 euro al mese.

Nel caso di famiglie più numerose con tre o più figli a carico, l’assegno è stato successivamente maggiorato del 50%.

Tuttavia, tale aumento è applicabile solo ai bambini di età compresa tra 1 e 3 anni. In particolare, l’importo dovuto per ciascun figlio aumenterà del 50% per i nuclei familiari con un ISEE fino a 40.000 euro.

Inoltre, le famiglie con bambini di età inferiore a un anno riceveranno ora una maggiore indennità del 50%.

Soglia di non imponibilità dei Fringe Benefits innalzata

Nel 2023 è stato implementato un nuovo bonus figli, che consente un contributo finanziario di 650 euro.

Questa particolare sussidio è conseguenza del recente decreto lavoro, che ha innalzato a 3.000 euro la soglia di non imponibilità dei Fringe Benefits.

Tuttavia, è importante notare che questo bonus è disponibile esclusivamente per i dipendenti che hanno figli di cui sono finanziariamente responsabili.

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La soglia che è andata a determinare il suddetto rialzo corrisponde al recente incentivo figli di 660 euro.

Tale somma viene riconosciuta al genitore lavoratore dipendente per ogni figlio a lui affidato, con un limite di tre figli.

L’intenzione non è che questo sia un rimborso da parte del governo, ma piuttosto un vantaggio non tassato fornito dalle società. L’obiettivo è elevare a 1000 euro il limite imponibile del Fringe Benefit.

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