Da settembre 2023 verrà erogato il nuovo bonus 350 euro. Di cosa si tratta esattamente? Quali sono i requisiti per ottenerlo?
A partire da settembre 2023 verrà avviato un nuovo bonus 350 euro. Questo bonus è specificamente progettato per le persone che si impegnano in corsi di formazione.
In linea con la riforma del reddito di cittadinanza, che ha introdotto l’assegno di inclusione, questo bonus è una componente dell’iniziativa globale denominata Programma di sostegno alla formazione e al lavoro.
Il suo scopo primario è quello di fornire assistenza finanziaria a coloro che sono disoccupati durante il periodo in cui acquisiscono nuove competenze attraverso la partecipazione a corsi di formazione.
Per poter beneficiare dell’assistenza devono essere soddisfatte alcune condizioni, come avere un reddito inferiore alla soglia ISEE di 6.000 euro o rientrare nella fascia di età “lavorativa” dai 18 ai 59 anni.
La richiesta del nuovo bonus 350 euro è notevolmente più articolata rispetto ad altri bonus.
Pertanto, è fondamentale chiarire l’intero processo, consentendo alle persone interessate di iniziare prontamente i preparativi al fine di evitare complicazioni impreviste a settembre.
Nuovo bonus 350 euro al mese: chi può richiederlo?
Il programma noto come Sostegno alla formazione e all’occupazione si rivolge a persone che sono a rischio di esclusione sia sociale che professionale.
Più specificamente, è progettato per quegli individui che soddisfano i seguenti criteri:
- possedere la qualità di cittadino dell’Unione o di un suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, nonché il cittadino di uno Stato terzo titolare del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero una persona che detiene lo status di protezione internazionale;
- essere residenti in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due consecutivi;
- trovarsi nella fascia di età compresa tra i 18 ei 59 anni;
- avere una soglia ISEE di importo inferiore a 6.000 euro;
- essere cittadini che non percepiscono il Reddito di Cittadinanza;
- non percepire, o essere esclusi dal parametro della scala di equivalenza, l’Assegno di inclusione;
- non beneficiare di sostegno al reddito per disoccupazione, come la Naspi, o di strumenti pubblici di integrazione.
Il possesso di questi requisiti non è però l’unica condizione per ricevere il nuovo bonus 350 euro. Il soggetto deve essere subordinato all’adempimento di una serie di obblighi.
L’iter per la richiesta
Come prevedibile, l’iter per richiedere il bonus da 350 euro è piuttosto intricato. Inoltre, è imperativo iscriversi al programma di supporto per la formazione e l’occupazione.
Il primo passaggio prevede la presentazione della domanda attraverso la nuova piattaforma Inps denominata “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa” (Siisl).
Successivamente verrà avviata una procedura di attivazione, che prevede un rinvio automatico agli appositi servizi per l’impiego.
Al momento della presentazione della domanda di adesione al programma, gli aspiranti partecipanti dovranno inoltre fornire una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DIRE) e autorizzare la condivisione dei propri dati personali con centri per l’impiego, agenzie per l’impiego abilitate e istituzioni intermediarie.
Quando il richiedente è chiamato a utilizzare il servizio di collocamento competente, sarà tenuto a firmare un accordo individualizzato per la fornitura di servizi.
Prima di questo, devono anche firmare un accordo per l’attivazione dei servizi digitali.
Nell’ambito dell’accordo individualizzato è previsto l’obbligo di fornire evidenza, mediante allegata comunicazione, che il richiedente abbia preso contatto con non meno di tre agenzie per il lavoro o altri soggetti abilitati che svolgono attività di intermediazione.
Il contratto di servizio delineerà il modo più efficace per attivare la partecipazione. Ciò potrebbe comportare la partecipazione a sessioni di formazione, l’ottenimento di qualifiche professionali o la riqualificazione, l’orientamento, la partecipazione a iniziative di sostegno al lavoro e l’attuazione di politiche attive del lavoro, indipendentemente dai loro nomi specifici.
Inoltre, le attività comprese nel Patto possono comprendere anche il concetto di servizio civile universale.
Il semplice fatto di far parte della piattaforma Siisl e di accettare il Contratto di servizio non garantisce il bonus di 350 euro.
Per essere ammissibile, il richiedente deve seguire una serie di passaggi. In tal modo, il candidato non solo riceverà offerte di lavoro, ma avrà anche accesso a servizi di orientamento e supporto professionale.
Inoltre, saranno inseriti in iniziative di formazione specialistica offerte da soggetti pubblici o privati accreditati che sono riconosciuti per i loro programmi di formazione da fondi regionali, interprofessionali e organizzazioni bilaterali.
I disoccupati hanno la possibilità di seguire autonomamente corsi di formazione, purché rispettino i suddetti requisiti. Queste persone devono notificare alla piattaforma appropriata la loro intenzione di partecipare.
Nuovo bonus 350 euro al mese: quando viene pagato?
Con l’iscrizione ai suddetti percorsi formativi, le persone acquisiscono diritto al nuovo bonus 350 euro.
Tuttavia, il bonus verrà erogato solo a coloro che, all’atto della sottoscrizione del contratto di servizio personalizzato nell’ambito del Programma di Sostegno alla formazione e al lavoro, si impegnano a partecipare a un corso di formazione (e ne informano gli enti preposti tramite Siisl).
I partecipanti alle misure di attivazione lavorativa riceveranno un bonus per la loro partecipazione al programma. Tale bonus sarà concesso per tutta la durata del programma, con un limite massimo di 12 mesi.
La partecipazione a progetti che contribuiscono al miglioramento della comunità è un altro fattore qualificante per ricevere il bonus.
Come conservare il diritto al bonus
I soggetti iscritti ai programmi di formazione e inserimento lavorativo sono tenuti a fornire ogni tre mesi evidenza del proprio impegno nelle attività prescritte previste dal Patto.
La mancata comunicazione di tali informazioni comporterà la sospensione temporanea del bonus di 350 euro, ove applicabile.
Inoltre, sarà imperativo segnalare eventuali alterazioni dei redditi economici del nucleo familiare, nonché l’avvio di attività lavorative o imprenditoriali, nonché eventuali modifiche nella composizione del nucleo familiare.