La non stipulazione di un regolare contratto d’affitto può portare gravi conseguenze sia al proprietario di casa che all’affittuario. Ecco quali sono i rischi e le possibili sanzioni per tutti.
Non tutti dispongono di una casa di proprietà. Le ragioni possono essere varie e non legate solo a un aspetto prettamente economico. C’è chi non ha intenzione di legarsi per tantissimi anni alle rate di un costoso mutuo. Altri, invece, non potranno permettersi l’acquisto di una casa a causa del reddito basso.
Alcune persone, poi, si spostano di continuo a causa del proprio lavoro e non ritengono utile acquistare un immobile di proprietà, proprio per questo motivo principale. In tal caso, infatti, la soluzione più ovvia sarebbe quella di prendere una casa in affitto in base alle proprie esigenze e possibilità.
A prescindere dalle motivazioni, però, sono in tanti ad abitare in affitto e a versare una retta mensile al proprietario della casa in questione. Nella rata potranno essere comprese anche le spese condominiali. In alcuni casi, il proprietario potrebbe alzare un po’ la rata e comprendere anche le bollette, facendo una media sul costo di esse.
Sul mercato in ogni zona del nostro Paese sono disponibili un buon numero di case in affitto. Ogni proprietario potrà scegliere di affittare il proprio immobile per un tempo prestabilito oppure di valutare la situazione di volta in volta alla scadenza del contratto di locazione.
Il costo di una casa in affitto può variare in base alla grandezza di essa, alla zona in cui sarà situata e per altri innumerevoli fattori.
In questo articolo, però, vogliamo soffermarci su un aspetto specifico, vale a dire l’obbligo che avranno padrone di casa e affittuario di stipulare un regolare contratto d’affitto. Cosa accade se esso non dovesse essere stipulato fra le parti? Scopriamo i rischi e le possibili sanzioni.
Chi affitta un immobile senza stipulare un regolare contratto di locazione commette un illecito tributario. Si tratta, infatti, di una vera e propria evasione fiscale. A rispondere delle sanzioni associate a questo illecito, poi, saranno sia il proprietario di casa che l’affittuario. Scopriamo tutti i dettagli in tal senso.
In caso di non registrazione di un regolare contratto sarà come se la rata mensile versata dall’affittuario venga erogata al proprietario di casa in nero. Una non stipulazione del contratto farà evadere non solo i redditi percepiti in merito all’affitto dell’immobile, ma anche l’imposta di registrazione del contratto.
Una doppia evasione fiscale che potrà avere davvero conseguenze spiacevoli dal punto di vista delle sanzioni comminate. I problemi, però, potranno esserci non solo a livello fiscale, ma anche nel normale rapporto fra proprietario e affittuario.
Nel caso in cui, infatti, quest’ultimo non dovesse pagare l’affitto, il proprietario di casa non potrà assolutamente avvalersi della legge per denunciare l’accaduto. Non potrà, in sostanza, chiedere il decreto ingiuntivo.
Oltre a questo rischio, poi, potranno essere date – sia al proprietario che alla persona in affitto – anche alcune multe pecuniarie elevate, nel caso in cui si dovesse accertare una irregolarità sul contratto d’affitto. Ecco tutto quello che devi sapere.
I contratti d’affitto dovranno essere registrati entro e non oltre 30 giorni da quando l’affittuario sarà entrato nella casa del legittimo proprietario. Esso andrà registrato all’Agenzia delle Entrate e sarà necessario pagare anche l’imposta di registro.
In caso di non sottoscrizione del contratto, i rischi non sono solo del proprietario dell’immobile nel caso in cui l’affittuario non paghi le rette mensili. I rischi, infatti, sono anche per l’affittuario, dal momento che non potrà mai far valere i suoi diritti nei confronti del proprietario nel caso in cui essi dovessero essere stati negati.
Il proprietario, però, può mettersi in regola con il contratto anche dopo i 30 giorni. In tal caso, dovrà pagare una sanzione con interessi e imposte variabili a seconda del ritardo. Fino a 90 giorni, la percentuale di interessi da pagare sarà del 6%.
Se l’Agenzia delle Entrate dovesse accertare l’irregolarità, la multa applicata per questa mossa non consentita potrà essere compresa fra il 120 e il 240% dell’imposta che si sarebbe dovuta pagare con il contratto. Una vera e propria mazzata.
Il consiglio che diamo è quello di mettersi sempre in regola con il contratto d’affitto, sia per una questione di etica e di regolarità, sia per non avere mai problemi con l’altra parte in causa e con l’Agenzia delle Entrate.