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Economia e Finanza

Addio all’odiata tassa, il Governo punta all’abolizione: cosa non dovrai più pagare

Il Governo Meloni punta a diversi obiettivi futuri. Ma c’è dell’altro: è possibile che tra poco si dirà addio all’odiata tassa.

Tassa da non pagare – Oipamagazine.it

Entro la fine dell’anno, l’obiettivo è ottenere l’approvazione delle sezioni più cruciali della riforma fiscale, per poterle attuare entro il 2024.

Il piano è delineato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che afferma l’intenzione di diminuire le aliquote Irpef da 5 a 3 ed eliminare gradualmente la flat tax.

Attualmente la legge delega è al vaglio del Parlamento e, una volta approvata, il governo avrà facoltà di emanare decreti attuativi.

È possibile che il primo possa essere finalizzato prima della pausa estiva. Tuttavia, cosa ci si può aspettare di cambiare per i contribuenti? Ecco una panoramica completa degli aggiornamenti degni di nota.

Le aliquote Irpef nuove

Due sono le ipotesi allo studio in merito agli scaglioni di imposta. Nella prima ipotesi rimarrebbero invariati lo scaglione minimo, che comprende i redditi fino a 15mila euro, e lo scaglione massimo, che comprende i redditi oltre i 50mila euro.

Tuttavia, le aliquote intermedie verrebbero consolidate. Ciò comporterebbe che chi guadagna tra i 15 ei 28mila euro paghi il 3% in più di tasse, mentre chi guadagna tra i 28 ei 50mila euro pagherebbe il 28% (ovvero il 27%) invece dell’attuale 35%.

Di conseguenza, si avrebbe un aumento delle tasse per redditi fino a 34mila euro, mentre il risparmio maggiore si osserverebbe per redditi compresi tra 35 e 50mila euro.

Il governo Meloni-oipamagazine.it

Ma cosa significa questo in termini pratici? Ad esempio, chi guadagna 18.000 euro pagherebbe circa 90 euro in più di tasse, mentre chi ha un reddito di 20.000 euro vedrebbe aumentare le proprie tasse a 150 euro.

La flat tax

Cresce il sostegno alla proposta di allargare l’aliquota forfetaria del 15% al ​​di là dei soli soggetti titolari di partita Iva, per includere gli ordini professionali e le società composte da soggetti di età inferiore ai 35 anni.

IRES e IRAP

La delega concessa al governo consente di risolvere la questione Irap esistente, che verrebbe poi ripartita tra le altre imposte.

Inoltre, viene proposta l’introduzione della doppia IRES, che comporterebbe una riduzione dell’aliquota fiscale per le imprese che destinano una parte dei propri utili alla ricerca e all’innovazione.

Scadenze nuove per F24 e imposte

Al fine di fornire ai contribuenti una maggiore flessibilità, si propone di concedere una tempistica supplementare per il pagamento delle imposte.

In particolare si sta valutando la possibilità di rateizzare a novembre l’anno successivo. Inoltre, il modello F24 può essere utilizzato per estinguere vari adempimenti tributari, canoni o contributi dovuti a enti pubblici.

Fondi pensione e tredicesima

Al momento è all’esame la proposta di alleggerire il carico fiscale sulla tredicesima, con l’intento di garantire agli italiani una maggiore disponibilità di reddito.

Inoltre, è prevista l’introduzione di detrazioni fiscali per i fondi pensione, con l’obiettivo di innalzare l’attuale soglia di deducibilità di 5.164 euro annui.

Tale adeguamento renderebbe economicamente più vantaggioso l’investimento in previdenza complementare.

Addio all’odiata tassa

Grandi notizie per le persone che possiedono veicoli di lusso. Da tempo molti sperano vivamente che il governo elimini il superbollo, una tassa di 20 euro per ogni kilowatt che supera i 185.

Superbollo-oipamagazine.it

Inoltre, è imperativo cessare la tassazione imposta agli studenti universitari. Attualmente gli studenti sono tenuti a versare tale tassa, che ammonta a poco più di un milione di euro annui, all’atto dell’iscrizione agli anni successivi al primo anno di immatricolazione.