Sicurezza sul lavoro: come avviene la manutenzione degli estintori

E’ la norma UNI 9994-1 a specificare tutte le attività riguardo alla manutenzione degli estintori. Si tratta di una legge che non deve essere presa sotto gamba, proprio perché si fa riferimento ad un elemento molto importante per la sicurezza.

Manutenzione degli estintori
Manutenzione degli estintori- Oipamagazine.it

All’interno della norma si parla del controllo iniziale, della sorveglianza, del controllo periodico, della revisione programmata e del collaudo di ogni estintore di incendio con lo scopo di fare in modo che la loro funzionalità sia garantita.

Le norme di riferimento per la manutenzione degli estintori

Attraverso la norma UNI 9994-1 del 2013 si definiscono tutte le indicazioni riguardo alla manutenzione degli estintori in cui si prescrivono tutte le operazioni che devono essere effettuate periodicamente, per fare in modo che questi continuino ad essere efficienti.

Alla base troviamo quindi un decreto che obbligava una minima periodicità e andava ad introdurre diverse nozioni e linee guida che sono poi state riprese, anche se parzialmente, dalla norma.

Il decreto di cui parliamo è il DM 10/03/1998, il quale è stato modificato tramite i decreti ministeriali 1 settembre 2021, 2 settembre 2021 e 3 settembre 2021.

Il decreto non ha fissato una semestralità per quanto riguarda un tempo minimo di controllo ma introduce anche tutti quei concetti riguardo alla responsabilità per il mantenimento il quale risulta essere a carico del datore di lavoro e del personale il cui compito è quello di gestire la manutenzione.

Più volte viene ribadita la responsabilità del datore di lavoro da parte del legislatore.

Inoltre, all’interno della Uni 9994-2 del 2015 è stata sviluppata una formazione specifica dedicato al personale della manutenzione.

Il decreto del primo settembre del 2021

Da quando è entrato in vigore il decreto del primo settembre del 2021, affiancato dai DM del 02/09/2021 GSA e 03/09/2021 Mini codice, non solo è stato abrogato il DM 10/03/1998 andando però a riprenderne alcuni concetti e ad approfondirli sempre di più, ma si è dato anche una svolta a tutte le competenze di colui che occupa il ruolo di manutentore antincendio, il quale si è trasformato in una figura professionale regolamentata e identificata.

Che cosa è cambiato per la manutenzione degli estintori

Da un punto di vista di attività delle pratiche, i cambiamenti sono quasi nulli in quanto la periodicità minima non viene più indicata dal legislatore ma si basa su disposizioni, tecniche specifiche o norme.

A tutto ciò si affianca anche l’attività di sorveglianza la quale può essere effettuata dal personale che in genere si trova nell’attività lavorativa dopo aver eseguito una formazione specifica.

Chi è il tecnico manutentore qualificato

Ma se dal punto di vista delle attività pratiche non è cambiato nulla, grandi modifiche ci sono invece al livello professionale.

Infatti è stata accolta la figura del TMC, ossia il tecnico manutentore codificato il cui compito è quello di essere attivo nella manutenzione di tutte le apparecchiature antincendio dopo aver seguito un preciso percorso formativo e avere ottenuto una qualifica a seguito del superamento di un esame con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.

Utilizzare un estintore
Utilizzare un estintore- Oipamagazine.it

Egli infatti dovrà superare una verifica sia pratica che teorica in cui potrà sviluppare tutte le capacità necessarie per diventare un professionista accreditato.

Le tempistiche di manutenzione degli estintori

A questo punto è lecito chiedersi ogni quanto tempo bisogna fare manutenzione sugli estintori.

Una risposta è quella che viene data dalla norma UNI 9994-1 del 2013 il cui compito è quello di stabilire le fasi di verifica, ossia:

  • controllo iniziale;
  • sorveglianza;
  • controllo periodico;
  • revisione programmata;
  • collaudo;
  • manutenzione straordinaria.

Allo stesso momento si definisce una figura responsabile il cui compito è quello di realizzare un programma di manutenzione utile per per mantenere efficienti gli estintori di incendio e tenere un registro di tutte le attività portate avanti.

Il responsabile avrà quindi il compito di sorvegliare periodicamente lo stato degli estintori, mettersi nelle mani di aziende specializzate per il servizio di manutenzione e valutare ogni attività di controllo.

La fase del controllo iniziale

La prima fase, ossia quella del controllo iniziale, risulta essere a carico di ogni azienda di manutenzione.

Questa deve essere eseguita nel momento in cui le apparecchiature vengono prese in carico.

Si tratta di un controllo che può essere periodico e che non consiste in altro che nel verificare se sono presenti o meno tutte le documentazioni che in genere devono accompagnare gli estintori, controllare se sono state fatte le operazioni periodiche di manutenzione, se l’apparecchio è in buono stato e se è adatto al servizio.

Si tratta di una fase molto importante in cui si devono segnalare tutte le probabili inefficienze e mancanze le quali potrebbero addirittura compromettere le apparecchiature in caso di bisogno.

La fase della sorveglianza

Si tratta di una fase che viene effettuata dal responsabile delle attività, un qualcosa che accade solo dopo che quest’ultimo ha seguito una formazione, ottenendo tutte le informazioni sulle operazioni da eseguire.

Questa consiste principalmente in controlli cui scopo è quello di assicurarsi visivamente che l’estintore si trovi in uno stato di efficienza e verificarne il posizionamento oltre che a tenere sotto controllo ogni scadenza per le verifiche periodiche.

Una fase che non possiede una periodicità precisa anche se in genere si raccomanda di farla almeno una volta al mese.

A seguito di ogni fase di sorveglianza, si dovrà registrare l’esito all’interno di un registro, il quale risulta essere a carico di colui che ricopre il ruolo di responsabile dell’attività.

La fase del controllo periodico

Proprio come accade per ogni attività successiva che la stessa norma prevede, il controllo periodico deve essere portato avanti da un’azienda specializzata che possiede una struttura adeguata oltre che a delle ottime risorse strumentali, a capacità organizzative e a personale qualificato.

Controllo estintori
Controllo estintori- Oipamagazine.it

Oltre alle operazioni che si prevedono con la segnalazione, attraverso la fase del controllo periodico si dovrà controllare la carica attraverso la pesatura, utilizzando uno strumento calibrato per gli estintori realizzato con biossido di carbonio

In molti sono coloro che consigliano di pesare tutte le apparecchiature senza tener conto del tipo di fase del controllo iniziale, utilizzando delle verifiche per quanto riguarda la tolleranza di riempimento di ogni agente estinguente.

La fase della revisione

Un’altra fase molto importante è la revisione programmata, ossia diverse operazioni che si devono eseguire solo da personale competente il cui compito è quello di fare in modo che gli estintori restino efficienti anche con il passare del tempo.

Si tratta di operazioni tecniche in cui si devono controllare i diversi componenti che fanno parte degli estintori, in maniera approfondita, andando così a verificare tutte le sezioni di passaggio oltre che allo stato dei serbatoi.

Una fase in cui si vanno a sostituire anche le guarnizioni insieme ai vari dispositivi di sicurezza.

Un’operazione che si conclude con il rimontare tutto e ripristinare così l’estintore nel pieno della sua efficienza.

I tempi riguardo a tali operazioni sono diverse in base al modello che si presenta di fronte. Ecco un riassunto di ciò che afferma la norma:

  • 24 mesi per quanto riguarda gli estintori a base d’acqua che possiedono un serbatoio in acciaio al carbonio;
  • 36 mesi di tempo per gli estintori a polvere;
  • 48 mesi per gli estintori a base d’acqua;
  • 60 mesi per gli estintori formati con biossido di carbonio;
  • 72 mesi per gli estintori ad idrocarburo alogenati.

E’ molto importante prendere in considerazione il fatto che il ricambio e gli agenti estinguenti non devono essere solo compatibili ma originali.

In caso contrario, ciò che potrebbe accadere è che decada la corrispondenza al prototipo originale.

È importante quindi che il produttore fornisca ogni indicazione utile per andare avanti con questa attività.

La fase del collaudo

Si tratta di una fase che deve essere portata a termine solo ed esclusivamente da personale competente.

Questa consiste nel controllare la stabilità di ogni serbatoio o delle varie bombole degli estintori in quanto si tratta di apparecchi a pressione e quindi bisogna che le valvole di erogazione vengano sostituite ogni qualvolta si programma una revisione.

Anche in questo caso, i tempi di tale attività sono diverse in base al modello dell’estintore.

Infatti, per quegli apparecchi che non sono soggetti a verifiche periodiche, in base a ciò che afferma la legislazione, si dovrà effettuare una prova idraulica della durata di un minuto e con una pressione di 3.5 bar.

Cartellino dell'estintore
Cartellino dell’estintore- Oipamagazine.it

Invece, i modelli seguenti alla PED e che prevedono una marchiatura CE, dovranno sottostare ad una prova idraulica della durata di 30 secondi, basandosi sulla pressione di prova che possiamo trovare sul serbatoio stesso.

La fase della manutenzione straordinaria

Si tratta di un intervento che si esegue oltre le normali operazioni di manutenzione, ossia quando quest’ultime non riescono fare in modo che l’apparecchio torni nelle condizioni iniziali.

Il cartellino di manutenzione

Il documento che comprova ogni verifica periodica sui vari estintori è proprio il cartellino di manutenzione.

Si tratta di un qualcosa che può essere verificato nell’immediato, proprio perché si trova sullo stesso estintore.

In particolare modo, tale cartellino vede, al suo interno, le informazioni seguenti:

  • numero di matricola oppure un altro identificativo unico dell’estintore;
  • ogni dato di contatto con l’azienda manutentrice;
  • il tipo di estintore;
  • il peso lordo;
  • il tipo di verifica periodica che è stata effettuata;
  • la data della verifica;
  • la scadenza del controllo successivo;
  • identificativo del tecnico che sia impegnato ad effettuare la verifica.

Ogni operazione di controllo, sia periodica che straordinaria, deve essere riportata all’interno del cartellino di manutenzione.

Per quanto riguarda le operazioni di revisione programmata e quelle di collaudo, è importante che queste vengano riportate inserendo, come dati di riferimento, il mese e l’anno, un qualcosa che si deve aggiungere sia all’interno che all’esterno dell’estintore così da provare l’operazione effettuata.

Il registro e il documento di manutenzione

Ogni attività deve essere registrata all’interno di un apposito registro il quale risulta essere a carico del responsabile dell’attività in questione.

Inoltre, il manutentore deve realizzare un documento in cui si attestino tutte le attività portate a termine, insieme alle anomalie che si sono riscontrate, agli interventi portati a termine e alla segnalazione di alcune operazioni che devono essere eseguite.

Quanto costa la manutenzione degli estintori

Molte sono le variabili da prendere in considerazione nel momento in cui si vuole capire a quanto ammonta il costo per la manutenzione di un estintore.

Estintori
Estintori- Oipamagazine.it

Bisogna infatti valutare la quantità degli apparecchiature, quanti pezzi devono essere ricambiati oltre che al costo del personale e delle aziende di gestione.

I tempi inoltre si riferiscono ad operazioni che si effettuano sul presidio e che quindi non prendono in considerazione la logistica inerente l’operazione.

Quindi, i costi si possono definire analizzando i tempi previsti andando a considerare i costi delle varie regioni.

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