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IMU azzerato per chi risiede qui, la notizia rende questi italiani pezzi di gioia

IMU azzerato per i residenti di un comune del Nord Italia. Si tratta di una notizia che sicuramente farà felice questi cittadini.

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Il Comune di Padova ha provveduto ad adeguare l’aliquota IMU che Ater deve per gli alloggi di edilizia residenziale che sono regolarmente assegnati a chi ne ha diritto. Manca solo l’approvazione del Consiglio Comunale.

IMU azzerato per chi risiede qui

La decisione di adeguare l’IMU per gli alloggi Ater è stata presa grazie alla continua collaborazione tra vari enti.

La crisi abitativa è diventata un problema sociale significativo che da tempo attira l’attenzione, ed è un tema centrale nei programmi del governo.

Il 4 maggio Ater Padova si è rivolta al Comune per valutare l’azzeramento dell’aliquota IMU per l’edilizia residenziale pubblica.

L’obiettivo era quello di destinare i fondi che sarebbero stati spesi per il pagamento al mantenimento degli alloggi e al miglioramento delle condizioni di vita degli inquilini, in particolare quelli di Padova.

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In risposta a tale richiesta, si è svolto il confronto tra l’Assessorato alle Politiche abitative e all’Edilizia popolare, che ha portato all’approvazione dell’azzeramento dell’aliquota, precedentemente fissata allo 0,58% per l’intero 2023 per gli alloggi regolarmente assegnati.

Il parere dell’assessore Antonio Bressa

Secondo l’assessore ai tributi Antonio Bressa, c’è una nuova delibera in merito alle aliquote IMU per il 2023.

Tali aliquote erano già state fissate durante le discussioni di bilancio 2023, dove sono stati apportati gli adeguamenti.

In particolare, sono state aumentate le aliquote IMU per gli alloggi sfitti, mentre sono state abbassate le aliquote per gli alloggi in locazione con canone concordato.

Rimane tuttavia la possibilità di modificare le aliquote IMU per il 2023 in ragione della scadenza per l’approvazione del bilancio, fissata al 31 luglio di quest’anno.

Allora, cosa è cambiato da dicembre? “Inizialmente avevamo fissato un’aliquota dello 0,58% annuo per le unità abitative regolarmente assegnate dall’Ater”, afferma l’assessore.

“Tuttavia, a causa della crescente crisi abitativa in città e di una richiesta dell’Ater, è stato chiesto l’azzeramento di tale tariffa. In cambio, Ater ha promesso di destinare le risorse risparmiate alla manutenzione e ristrutturazione di questi alloggi, mettendoli a disposizione di persone bisognose di alloggio”.

Fondi accumulati da destinare alla manutenzione

Nel bel mezzo delle discussioni in corso guidate dal consigliere per le politiche abitative Francesca Benciolini, insieme al coinvolgimento diretto del sindaco, le tensioni sono ovviamente aumentate.

È importante notare che questa decisione, dal punto di vista tecnico, non incide sul saldo di bilancio. Ciò è dovuto al fatto che Ater non ha mai versato in precedenza l’aliquota IMU richiesta, in quanto l’edilizia sociale è esentata per legge.

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Tuttavia, affinché un immobile possa qualificarsi come edilizia sociale, non solo deve essere assegnato e occupato, ma deve anche rispondere a specifici criteri edilizi.

Sui 6.000 alloggi Ater è stato condotto negli ultimi anni un esame approfondito per determinare quali siano realmente classificati come alloggi sociali.

Di conseguenza, è probabile che la maggior parte di questi alloggi già esentati sarà ripristinata. L’iter di verifica è ancora in corso, motivo per cui Ater non ha ancora effettuato il pagamento dell’IMU.

Tuttavia, i fondi stanziati a tale scopo sono stati riservati nel bilancio della società. A partire dal 2023, invece di essere accantonati, questi fondi possono ora essere utilizzati da Ater per la manutenzione e ristrutturazione degli alloggi, con l’obiettivo di aumentare la disponibilità di unità abitative.

L’importo in questione è stimato in diverse centinaia di migliaia di euro.