Per questi lavoratori, il mese di agosto non sarà soltanto tempo di ferie, ma anche di soldi in più in busta paga.
Dopo cinque mesi di attesa, oltre 14 milioni di dipendenti pubblici e privati avranno finalmente il tanto atteso aumento in busta paga, a patto che il loro reddito lordo non superi i 35mila euro.
Come precedentemente promesso, la tanto attesa riduzione del cuneo fiscale sulle retribuzioni dei lavoratori sarà attuata in contanti, a partire dal pagamento di luglio.
Questi aumenti forniranno una spinta ai redditi dei lavoratori, continuando fino alla busta paga di novembre.
Tuttavia, non ci sono disposizioni finanziarie in vigore per dicembre, lasciando le famiglie a fare affidamento sul tradizionale bonus della tredicesima per sostenere le spese invernali.
Soldi in più in busta paga ad agosto per questi lavoratori
A partire dalla prossima settimana, i dipendenti si ritroveranno con uno stipendio leggermente più alto in quanto il costo contributivo del lavoratore viene ridotto.
Secondo le stime della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, i lavoratori con uno stipendio mensile di 1.500 euro potranno fare affidamento su un aumento medio di circa 60 euro.
Tuttavia, l’aumento sarà direttamente proporzionale al loro stipendio attuale. Per chi guadagna fino a 25.000 euro, questa riduzione del costo del lavoro sarà il secondo aggiustamento (è già in vigore uno sconto contributivo dell’1%).
Combinando questi due interventi, i lavoratori con uno stipendio di circa 1.500 euro avranno un aumento medio mensile di circa 75 euro.
I dipendenti con reddito lordo annuo fino a 35.000 euro, invece, beneficeranno di una riduzione dei contributi che va dal 2% al 6%, con conseguenti incrementi salariali medi da 90 a 100 euro al mese.
Date le circostanze attuali, ulteriori 100 euro al mese sono una vera e propria manna dal cielo. Il Ministero dell’Economia ha varato una nuova iniziativa che consente ai lavoratori con figli di ricevere fringe benefit pari a 3mila euro.
Questi benefici possono assumere la forma di vari bonus, che vanno dai rimborsi carburante ai contributi in bolletta.
Tuttavia, è fondamentale notare che è in ultima analisi responsabilità delle aziende raggiungere un accordo con i rispettivi rappresentanti di categoria e provvedere successivamente agli esborsi necessari.
Nuova riduzione del cuneo fiscale in futuro?
Il governo, a quanto pare, è disposto a “incoraggiare” l’utilizzo di queste misure di sostegno al reddito attuando un vincolo, in particolare per coloro che ricevono assistenza pubblica.
E ci sono molte persone che rientrano in questa categoria. Secondo il giuslavorista Enzo De Fusco, il governo Meloni punta a ridurre il carico fiscale del 7% per gli stipendi fino a 25.000 euro e del 6% per gli stipendi fino a 35.000 euro nella seconda metà del 2023.
Questa riduzione è determinante per aiutare le famiglie a far fronte all’inflazione e all’aumento dei tassi dei mutui.
Tuttavia, la vera sfida sta nel sostenere questa riduzione nella prossima legge di bilancio 2024, che richiederà quasi 15 miliardi di euro all’anno.
In altre parole, non è una cifra irrisoria. Per questo sta prendendo piede l’idea di sfruttare agevolazioni fiscali che non hanno un impatto negativo sulle aziende e sono molto vantaggiose per i lavoratori in quanto non incidono sul reddito imponibile.
Nel mondo delle aziende private, dove i negoziati sono più flessibili, questo concetto ha grande valore.
Tuttavia, rimane il dato di fatto che anche 6/7 milioni di lavoratori del settore privato operano con contratti collettivi scaduti che non sono stati modificati per 7 anni, ma in alcuni casi anche fino a 12 anni.
Il Ministero dell’Economia ha recentemente diffuso un comunicato, evidenziando che per circa un milione di dipendenti del settore pubblico, la rata del mese di luglio sarà erogata insieme alla busta paga di agosto.
Questo stesso processo sarà implementato per i mesi successivi, fino a dicembre 2023, con pagamento previsto per gennaio 2024.
Secondo i dati del Tesoro, circa 860.000 persone beneficeranno di una riduzione del 6% del cuneo fiscale, mentre circa 335.000 dipendenti arriveranno fino al 7%.