Nel momento in cui si instaura un contratto di mutuo, si vanno a garantire tutte le libertà ad ognuno delle due parti coinvolte. In molti casi vi è anche la possibilità di cambiare il mutuo anche se è doveroso affermare che non tutti gli istituti permettono di fare ciò, né tantomeno è certo che si possa modificare l’intestatario del mutuo.
Per modificare alcuni dati del mutuo, spesso si utilizza la surroga. Si tratta di modifiche che interessano il tipo di tasso, lo spread applicato, i tassi di interesse oppure la durata del piano di ammortamento. Delle modifiche che però non permettono di cambiare le parti interessate.
Si può cambiare intestatario del mutuo nel momento in cui è presente una garanzia che viene inserita nel contratto stesso.
Dopo aver effettuato richiesta di cambio, sarà compito dell’istituto bancario andare avanti con le dovute verifica su colui che sarà poi l’intestatario del contratto.
Dopo aver trovato la persona con cui si vuole fare il cambio di intestazione, due sono i metodi che si possono applicare per proseguire su questa strada, ossia:
Nel momento in cui si sceglie l’accollo, si utilizza un cambio di intestazione attraverso un accordo che si stipula tra il mutuatario e un terzo soggetto che ancora non era stato citato nel contratto e che prende il nome di accollante.
Quest’ultimo quindi si fa carico delle spese del mutuo, andando ad impegnarsi a pagare il debito restante liberando così l’accollato che non è più costretto a versare le restanti rate.
In questo modo, il primo intestatario viene totalmente liberato dall’obbligo di pagare il piano di ammortamento che aveva stipulato in passato.
Diverse sono le situazioni in cui entra in gioco un accollante che si fa carico del mutuo.
Un esempio potrebbe essere quello in cui un soggetto prende la decisione di comprare un immobile sotto ipoteca su cui però è stato acceso un mutuo ipotecario che però non è stato ancora pagato del tutto.
In questo caso, il compratore può prendere la decisione di procedere con le pratiche e pagare il muto andando così ad acquistare l’immobile, nonostante si trovi in una situazione abbastanza delicata.
In tale occasione, il compratore prende il nome di accollante. Inoltre, l’operazione per cambiare l’intestatario risulta essere decisamente utile per rendere più veloce ogni pratica poiché si vanno ad evitare tutte quelle spese inerenti all’accensione del mutuo.
E’ doveroso aggiungere che l’accollante però è costretto a sottostare tutte quelle condizioni già approvate dal venditore, delle condizioni che si possono cambiare tramite la rinegoziazione del mutuo.
Due sono tipologie di accollo per il cambio dell’intestatario di un mutuo, ossia:
Attraverso l’accollo liberatorio vi è la possibilità di liberare del tutto l’accollato e quindi l’accollante avrà il compito di versare tutte le rate rimanenti avendo come vantaggio il fatto che non si è costretti a pagare le spese accessorie necessarie per accendere il mutuo.
E’ un tipo di cambio molto differente dall’accollo cumulativo poiché questo comporta anche un vincolo del mutuo che devono rispettare sia colui che subentra che colui che ha messo la firma sotto il contratto originario.
Tutto ciò vuol dire che sia il primo che secondo soggetto coinvolto, sono tenuti al versamento delle rate.
Però, nel momento in cui uno dei due adempie a questo compito, l’altro risulta essere libero e quindi non costretto al versamento.
Nel caso in cui uno dei due risulta insolvente, entra in gioco l’altra persona il cui compito è quello di sistemare la posizione con l’istituto di credito.
In poche parole, è molto importante che il venditore faccia attenzione al tipo di accollo che sceglie.
Infatti quello liberatorio va a sollevare il venditore da ogni tipo di responsabilità riguardo al debito residuo, mentre l’accordo cumulativo fa in modo che il venditore continui ad essere responsabile del pagamento proprio come l’accollante.
Nel momento in cui non si vuole scegliere la soluzione dell’accollo, un’idea potrebbe essere quella di andare a sostituire il mutuo.
Questa sostituzione consiste nel cancellare il contratto precedente e stipulare un finanziamento tutto nuovo il quale vede come intestatario un nuovo soggetto debitore.
La differenza dell’accollo, in questo caso si dovrà pagare ogni spesa iniziale tra cui quelle di istruttoria, le spese accessorie e quelle notarili.
Ciò che ne consegue dalla sostituzione, è che viene cancellata l’ipoteca precedente e ne viene acceso uno nuovo.
Per questo si fa riferimento ad un mutuo privo di vincoli o limitazioni che spesso sono ereditati dal mutuo sottoscritto in precedenza.
Inoltre, anche eventuali garanti possono essere sostituiti o cancellati del tutto.