Alle famiglie italiane in difficoltà il Governo ha deciso di destinare 192 euro sul conto. Ecco a chi è destinato questo sussidio.
Questa situazione attuale può essere descritta come una crisi perpetua, o più comunemente indicata come una “permacrisi“, caratterizzata da una tendenza inflazionistica continua e pervasiva che non si è verificata negli ultimi tre decenni.
Le ragioni alla base di questa significativa e diffusa impennata dei prezzi sono numerose, principalmente derivanti dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime a causa del conflitto in corso in Ucraina e delle conseguenti tensioni tra le nazioni coinvolte.
In sostanza, lo stato generale dell’economia globale ha un impatto diretto sulla vita quotidiana degli individui.
Mentre le bollette esorbitanti sono spesso la preoccupazione più citata, è fondamentale non trascurare l’aumento dei prezzi del carburante e dei prodotti alimentari che esacerbano ulteriormente le pressioni inflazionistiche.
Famiglie con reddito basso le più colpite
Questa difficile situazione colpisce tutte le famiglie, con un effetto particolarmente profondo su quelle con redditi più bassi, poiché le loro spese costituiscono una quota sproporzionatamente maggiore del bilancio familiare.
In Italia, una parte significativa della popolazione si trova di fronte alla scelta di ridurre le proprie abitudini di consumo o affidarsi ai prestiti.
Questa sfida economica colpisce un individuo su tre, con il 42% che fatica a far fronte ai propri obblighi finanziari e il 37% deve attingere ai propri risparmi.
Inoltre, il 59% ha dovuto rinunciare al godimento di un viaggio programmato, mentre il 33% ha dovuto ridurre le cure mediche necessarie.
Invece, il 20% è stato costretto a ridurre i propri acquisti di cibo. L’impatto di questi aggiustamenti dello stile di vita, derivanti dall’impennata dei prezzi, ha influito negativamente sul benessere psicologico del 56% degli individui.
I risultati presentati nell’indagine statistica condotta da Altroconsumo fanno luce sui cambiamenti nelle abitudini degli italiani in vari ambiti a seguito dell’aumento del costo della vita.
Questi domini includono i consumi delle famiglie, le scelte alimentari, i modelli di acquisto, le attività del tempo libero e l’assistenza sanitaria.
L’indagine annuale sulla capacità economica degli italiani evidenzia un allarmante trend di crescente difficoltà economica delle famiglie, comprese quelle appartenenti alla classe media.
Bonus famiglia: di cosa si tratta?
Per fornire assistenza finanziaria alle famiglie in difficoltà, l’amministrazione Meloni ha deciso di stanziare fondi attraverso l’attivazione di un nuovo bonus famiglia.
Questo beneficio di nuova costituzione garantirà alle famiglie aventi diritto una somma di 192 euro.
In ottemperanza al decreto che ha dato attuazione al nuovo bonus, i fondi stanziati saranno utilizzati per far fronte alle spese relative a luce, gas e acqua, nel rispetto delle soglie ISEE.
Il vantaggio di ciò si è verificato anche nei mesi di luglio, agosto e settembre. In realtà, nonostante la diminuzione del costo delle risorse energetiche, le tariffe delle fatture elettriche non risentiranno molto di questo cambiamento che si sta verificando in anticipo.
La motivazione alla base di questa decisione è chiara. Fino ad ora, il governo ha adottato misure per rimuovere eventuali costi o addebiti aggiuntivi dalle bollette dell’elettricità.
Tuttavia, a partire da luglio, queste spese aggiuntive saranno reintrodotte e incluse nelle bollette di luce, gas e acqua.
Di conseguenza, i cittadini sperimenteranno una disparità minima nelle loro spese complessive. Proprio per questo il governo ha affermato l’attuazione del bonus famiglia.
192 euro sul conto a queste famiglie italiane
Pensato per fornire assistenza finanziaria alle famiglie in difficoltà colpite dall’aumento del costo dell’energia, il bonus famiglia di 192 euro serve come mezzo per alleggerirne l’onere.
In sostanza, questo beneficio funziona come una riduzione applicata alle bollette relative ai consumi di luce, gas e acqua.
Per poter usufruire dell’assistenza economica, il nucleo familiare deve possedere un indicatore ISEE che non superi i 9530 euro.
Tuttavia, per le famiglie con un minimo di quattro figli a carico, la soglia ISEE è elevata a 30.000 euro.
Avranno la possibilità di accedere al bonus anche coloro che sono percettori del reddito di cittadinanza o della pensione.
Le famiglie con un ISEE compreso tra 9.530 euro e 15.000 euro riceveranno un beneficio ridotto, pari all’80% del bonus ordinario.
In ogni caso, i bonus hanno un valore variabile a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.
Per le famiglie composte da 1-2 persone l’importo minimo del bonus è di 16,19 euro, mentre quello massimo è di 96,36 euro.
Le famiglie con 3-4 componenti, invece, hanno diritto ad un beneficio riconosciuto che va da 19,14 a 119,72 euro.
Le famiglie composte da più di quattro persone possono aspettarsi di ricevere un importo del beneficio variabile, che può variare da un minimo di 19,87 euro fino a un massimo di 134,32 euro.
La qualificazione non richiede la presentazione di una domanda. A partire dal 2021 la ripartizione avviene in automatico attraverso l’aggiornamento dell’indicatore ISEE del nucleo familiare.